La nuova sede del Museo Ladino di Fassa, inaugurata nel 2001, ospita le collezioni etnografiche dell’Istitut Cultural Ladin, frutto di vent’anni di ricerche, ordinate secondo precisi criteri logici e dedicate ai diversi aspetti della civiltà ladina. Il Museo Ladino, progettato nelle sue linee essenziali fin dagli anni 1978-79, rispecchia l’immagine di una comunità viva e cosciente di sé, caratterizzata da una lingua propria, da un territorio e da una storia particolari: oggetto dell’esposizione è propriamente il processo di formazione di un popolo, o etnogenesi, attraverso le testimonianze della cultura materiale e spirituale dalle origini fino al tempo presente. Un’immagine di vitalità, che si riflette nella struttura espositiva stessa, concepita sotto la guida di Ettore Sottsass come luogo di impronta contemporanea, dove la cultura della minoranza ladina si definisce nella sua dimensione di attualità. Uno degli aspetti più significativi nell’allestimento è costituito dal Sistema di Supporto Multimediale, un sistema di 17 punti informativi, gestiti da una rete di computer e dotati di touch-screen interattivo, distribuiti lungo l’intero percorso museario: da qui il visitatore può accedere a 74 brevi filmati monotematici concernenti singoli oggetti o aspetti dell’esposizione, con sonoro originale e testi in più lingue.