Kamarina (da alcuni conosciuta anche con la forma italianizzata di Camarina), il cui nome secondo Strabone significa “Abitata dopo molta fatica”, fu un’importante colonia di Siracusa, fondata e costruita dai siracusani alla foce del fiume Ippari in Provincia di Ragusa. Di essa oggi non rimangono che rovine e importanti reperti archeologici, principalmente sul colle Cammarana nel territorio del comune di Ragusa.

I resti attuali, di grande interesse archeologico, sono tuttavia poca cosa per suscitare nell’osservatore ricordi della sua passata grandezza e potenza. Rimangono tombe arcaiche (VII secolo a.C.) e ruderi poco significativi di un tempio dedicato a Minerva. Lungo l’Ippari si può riconoscere il tracciato dell’antico porto canale. La città è ancora riconoscibile nella sua area originaria dai resti di case e di pavimentazioni.

Nel vicino bosco di Passo Marinaro si trovano ancora le tombe di una necropoli nel V – IV secolo a.C. Gli scavi condotti a Kamarina da Paolo Orsi dal 1896 al 1911, hanno fornito copioso materiale archeologico che si trova al Museo di Siracusa.

Interessante anche la visita al Museo Archeologico Regionale di Camarina.