Sono molte le nazioni che, a seguito della diffusione del COVID-19 in Italia, stanno imponendo o modificando le limitazioni a chi proviene o abbia soggiornato nel nostro Paese, divieti e/o quarantene. Alcuni paesi hanno deliberato l’installazione di sensori di temperatura corporea anche alle frontiere, incluse quelle terrestri per il monitoraggio di viaggiatori su autobus e treni.

Tra le ultime nazioni che hanno previsto limitazioni (aggiornate al 6 Marzo 2020) troviamo le seguenti.

Se avete in programma un viaggio, vi invitiamo a visitare il sito  www.viaggiaresicuri.it che viene costantemente aggiornato con tutte le info.

Maldive. Le Autorità maldiviane, nell’ambito delle misure adottate per la prevenzione del contagio da COVID-19, hanno annunciato il divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti o in transito dall’Italia a partire dalla mezzanotte locale di domenica 8 marzo. Maggiori informazioni saranno fornite non appena disponibili. Si raccomanda di continuare a monitorare questo sito e di contattare la compagnia aerea di riferimento per informazioni sul proprio volo. Le autorità locali hanno inoltre temporaneamente sospeso l’ingresso nel Paese per i cittadini stranieri che risultino aver soggiornato – o anche solo transitato – nella Repubblica Popolare Cinese. Tale misura viene applicata anche a coloro che risultino aver soggiornato nella Repubblica Popolare Cinese e che siano transitati successivamente in altri Paesi prima di arrivare alle Maldive. Le autorità locali hanno inoltre deciso di sospendere temporaneamente, fino a nuovo ordine, l’ingresso alle Maldive per i viaggiatori provenienti o in transito dai seguenti Paesi: Iran e Corea del Sud limitatamente alle aree colpite dalla diffusione del coronavirus. A questo riguardo, si raccomanda di contattare la compagnia aerea di riferimento. Le autorità locali hanno disposto inoltre il divieto di sbarco per le navi da crociera. I cittadini delle Maldive in rientro da aree affette dal coronavirus saranno invitati ad osservare un periodo di quarantena all’arrivo.

Federazione russa. Al fine di prevenire la diffusione del COVID-19 (nuovo coronavirus), le autorità russe stanno adottando misure sempre più stringenti. A decorrere dal 5 marzo, per coloro che ritornano a Mosca (cittadini russi e residenti) provenendo da Italia, Cina, Corea del Sud, Iran, Germania, Francia e Spagna le Autorita’ della citta’ richiedono l’autoisolamento di 14 giorni. Non si può escludere che le autorità locali estendano tale misura, con scarso preavviso, anche ad altre categorie di viaggiatori. Le Autorità russe effettuano controlli sul rispetto di tale obbligo e hanno sottolineato sui mezzi di informazione che sono previste pene detentive per chi non osservi l’obbligo di autoisolamento. In raccordo con l’obbligo di autoisolamento, controlli sanitari (misurazione della temperatura e tampone) su viaggiatori provenienti dall’Italia possono essere effettuati anche una volta giunti presso la struttura alberghiera di destinazione o presso le loro abitazioni in Russia. I viaggiatori che presentino anche solo leggeri sintomi influenzali o da raffreddore/tosse, o con poche linee di febbre vengono trattenuti in osservazione presso l’aeroporto stesso, con difficoltà di comunicare con l’esterno. I viaggiatori così identificati in aeroporto vengono poi trasferiti nella maggior parte dei casi, per successivi accertamenti presso le strutture pubbliche specializzate in malattie infettive, dove è previsto un periodo di osservazione di qualche giorno ed eventualmente una quarantena di 14 giorni. Alla luce della possibilità di essere oggetto delle misure sopra descritte da parte delle autorità russe, si raccomanda di evitare di recarsi nella Federazione Russa se si presentano sintomi anche molto lievi di raffreddore, tosse, febbre o influenza. A fine gennaio è stata chiusa la frontiera terrestre con la Cina e interrotto il trasporto ferroviario di passeggeri tra i due Paesi, nonché tra Russia e Corea del Nord. Dal 28 gennaio è stato vietato l’ingresso ai gruppi turistici provenienti dalla Cina e dal 19 febbraio il divieto è stato esteso a tutti i cittadini cinesi in arrivo in Russia. Tutti i passeggeri dei voli in arrivo direttamente dall’Italia, dalla Cina, dalla Corea del Sud o dall’Iran in qualsiasi aeroporto russo sono sottoposti a controlli della temperatura. In alcuni scali ciò avviene sia a bordo degli aeromobile, sia all’interno dei Terminal. Le decisioni delle autorità sanitarie presso gli aeroporti sono improntate alla massima sicurezza. In particolare per l’aeroporto di Mosca-Sheremetyevo (SVO) si segnala che tutti i voli in da/per l’Italia sono attualmente concentrati al Terminal F al pari dei voli da/per Cina, Iran e Corea del Sud. Infine, si segnalano casi di controlli a campione effettuati nelle stazioni e sui treni della metropolitana. Per eventuali emergenze è possibile contattare il Consolato Generale a Mosca al numero +79060382441 o il Consolato Generale a San Pietroburgo al numero +79219365191. L’Ambasciata d’Italia a Mosca è contattabile al numero sempre attivo +79150902671.

Sri Lanka. Al fine di contenere la diffusione del COVID-19 (nuovo coronavirus), le Autorità dello Sri Lanka hanno annunciato la decisione di disporre una quarantena di 14 giorni in strutture governative per i viaggiatori provenienti o transitati dall’Italia. Tale misura, non ancora entrata in vigore, potrebbe essere approvata in tempi brevi, con scarso o nessun preavviso. A tutti i passeggeri delle navi da crociera, indipendentemente dalla loro nazionalità o provenienza, sarà inoltre applicato il divieto di sbarco nel Paese.

Thailandia. Nell’ambito delle misure adottate dalle Autorità locali per prevenire la diffusione del COVID-19, le autorità thailandesi hanno stabilito che le persone provenienti da Italia, Cina e Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao, Iran, Corea del Sud, anche in assenza di sintomi, devono porsi in auto-quarantena presso il proprio domicilio (o albergo), per un periodo di 14 giorni. In particolare, i viaggiatori provenienti da aeree a rischio dovranno compilare un modulo all’imbarco in Italia (in caso di volo diretto) o all’arrivo, nel quale dovranno fornire tutti i dati utili per il successivo rintraccio. Durante il periodo di auto-quarantena, dovranno contattare regolarmente le autorità sanitarie ed essere presenti in caso di visite domiciliari. La violazione dell’auto-quarantena viene sanzionata con una multa di 20mila Thai Baht, pari a circa 620 euro. All’interno degli aeroporti thailandesi sono effettuati degli screening sanitari che prevedono la misurazione della temperatura corporea. I passeggeri con febbre saranno sottoposti a valutazione medica, in base alla quale verrà stabilito se inviarli o meno in un ospedale specializzato, dove saranno tenuti in quarantena per un periodo di circa 3-4 giorni, il tempo necessario per avere i risultati degli appositi test clinici. Nel caso in cui il test sia positivo, verranno sottoposti a trattamento medico in loco, se negativo, saranno dimessi dall’ospedale ma, se provenienti dalle aree a rischio già indicate, dovranno rispettare l’auto-quarantena. La Turchia ha disposto la sospensione del traffico aereo con l’Italia. Chi avesse acquistato un biglietto da/per la Thailandia che prevede uno scalo negli aeroporti della Turchia deve verificare direttamente con la compagnia aerea la sussistenza del volo e la possibilità di imbarco. Altre compagnie aeree potrebbero ridurre la frequenza dei collegamenti aerei tra Italia e Thailandia. Si raccomanda di verificare l’operatività del proprio volo con la compagnia aerea di riferimento, prima di recarsi in aeroporto. Per maggiori informazioni, consultare la sezione Situazione Sanitaria di questa scheda.