Dalle Alpi alle isole del Mare Nord fra Parchi Nazionali e Riserve della Biosfera, in Germania troverete quattro Parchi delle Stelle e molte “oasi di buio perfetto” certificati dall’International DarkSky Association: seguiteci, questo viaggio a naso all’insù vi regalerà momenti indimenticabili nella natura incontaminata, con paesaggi spettacolari e le stellate più romantiche della “terra di Goethe”!
“Spazio, ultima frontiera”? Sì, ma per una vacanza “stellare” in Germania non è necessario imbarcarsi sulla leggendaria Enterprise di Star Trek, è sufficiente un’avventura con i piedi per terra nei luoghi dei grandi cieli stellati. Da nord a sud del Paese si incontrano, infatti, ben quattro Dark Sky Park internazionali riconosciuti dall’International DarkSky Association (IDA) e vari Dark Sky Places come le incantevoli “Isole delle Stelle” di Spiekeroog e Pellworm. L’Ente Nazionale Germanico per il Turismo vi presenta alcune delle destinazioni più suggestive per ammirare il firmamento: bellissime alla luce del sole per il loro straordinario patrimonio naturalistico e culturale, risplendono anche nell’oscurità della notte rischiarata soltanto dalla luna e dal fulgore delle stelle.
La destinazione più vicina all’Italia è il Parco internazionale delle Stelle Winkl-Moosalm (Baviera), il primo delle Alpi, riconosciuto dall’IDA nel 2018. Teatro di magnifiche escursioni nella natura a piedi, in bicicletta o con gli sci, offre viste mozzafiato di giorno e spettacoli emozionanti di notte: quando il cielo è terso si possono ammirare perfino i minimi dettagli della Via Lattea, di giganti rosse e nebulose. Da qui chi riesce a contarle tutte può individuare circa 5.000 stelle: per fare un confronto basti pensare che da Monaco di Baviera se ne riescono a vedere all’incirca “appena” 500… Oltre a distinguere le varie costellazioni e a familiarizzare con le distanze astronomiche e le velocità nello spazio, con la guida di un esperto si scoprono anche l’importanza dell’oscurità naturale per l’uomo e l’ambiente e i pericoli dell’inquinamento luminoso: a partire da maggio, è possibile partecipare a speciali “osservazioni guidate” a tema per grandi e piccini da due luoghi diversi (la malga Winkl-Moosalm e Rimsting sul lago Chiemsee, durata: due ore circa; costo: 20 Euro per gli adulti, 10 Euro per i bambini e i ragazzi di età inferiore ai 18 anni).
A cavallo fra Baviera, Assia e Turingia, invece, si trovano i monti Rhön: questa “terra dagli orizzonti infiniti” è stata dichiarata Riserva della Biosfera dall’UNESCO nel 1991, e nel 2014 è stata certificata dall’IDA come Parco internazionale delle Stelle con il nome di Dark Sky Park Rhön. I suoi fiumi incontaminati ne fanno un paradiso per tutti gli appassionati di kayak, mentre i numerosi percorsi ciclo-escursionistici la rendono una meta da sogno per una vacanza attiva all’aria aperta. Protetta da politiche di illuminazione sostenibili anche nelle aree più densamente popolate, al calare del sole la regione diventa un “regno delle tenebre” da dove, in condizioni atmosferiche ottimali, si può ammirare a occhio nudo perfino M31: la Galassia di Andromeda, che dista circa 2,5 milioni di anni luce dalla Terra, è l’oggetto più lontano che si possa vedere senza l’ausilio di strumenti ottici. Oltre a numerose escursioni guidate notturne, dal 2016 il Parco offre anche la possibilità di “esplorare” il cielo stellato in autonomia, con i propri binocoli o telescopi, dal centro di osservazione astronomica sul monte Hohe Geba (750 m), le cui quattro piattaforme sono perfettamente attrezzate per consentire anche l’utilizzo degli strumenti di osservazione più moderni e sensibili.
Nel cuore della Renania Settentrionale-Vestfalia, invece, si incontra una regione di antichi vulcani assopiti fra imponenti foreste e laghetti craterici: è il Parco Nazionale dell’Eifel, dichiarato Dark Sky Park internazionale dall’IDA nel 2019. Nonostante si trovi a ridosso di un’area densamente popolata, il Parco è casa di animali rari e schivi quali gatti selvatici, castori, martin pescatori, pipistrelli e gufi: se dall’alba al tramonto offre spettacoli naturali grandiosi e sempre nuovi a cui assistere camminando o pedalando su percorsi che conducono nei suoi angoli più belli e selvaggi, di notte si trasforma in un’oasi di buio perfetto con valori di brillanza di altissima qualità, da dove sembra di toccare le stelle con un dito. Dai suoi dieci punti d’osservazione astronomica con temi diversi è possibile osservare il firmamento indisturbati: quando il cielo è sereno si può ammirare la Via Lattea nei minimi particolari e in tutto il suo splendore. Oltre che a vari laboratori di astronomia (anche in inglese) presso l’osservatorio di Vogelsang, si può partecipare a passeggiate guidate per osservare le stelle sia in estate che in inverno, quando il buio arriva prima e non si è costretti a fare le ore piccole. Durante le camminate le guide non illustrano solo stelle e costellazioni, ma anche i pericoli dell’inquinamento luminoso e l’importanza del buio naturale per la vita dell’uomo e degli animali e per l’equilibrio degli ecosistemi terrestri e acquatici.
Perfettamente buio è anche il cielo sopra Berlino, o poco più in là, a una settantina di chilometri dalla capitale: il Parco Naturale del Westhavelland è il primo Dark Sky Park riconosciuto dall’IDA in Germania, nel 2014. Situato in una regione straordinariamente ricca d’acqua e bellezze naturali, il Parco è lo spettacolare rifugio di molte specie animali a rischio e in via d’estinzione: non di rado vi si possono avvistare uccelli acquatici e di palude, castori e lontre europee, aquile di mare codabianca e nibbi reali, nonché le ultime otarde maggiori ancora presenti in Germania. Liberamente e gratuitamente accessibile in qualunque momento del giorno e della notte, il Parco è una meta perfetta anche per chi desidera starsene un po’ con il naso all’insù a contare le stelle da uno dei suoi nove punti d’osservazione o pernottando magari in una delle varie strutture ricettive “astro- friendly” perfettamente allestite e complete di binocoli e telescopi. La Via Lattea è visibile a occhio nudo in tutti i suoi dettagli, e oltre a stelle, costellazioni e, con un pizzico di fortuna, comete e stelle cadenti, da qui è possibile ammirare anche l’insolito fenomeno dell’airglow, la particolare luminescenza proveniente dagli strati più alti dell’atmosfera che si manifesta con suggestive strisce di luce verde o arancione più o meno fioca.
In Germania, inoltre, vi sono numerose “oasi di buio perfetto” che, pur non avendo ancora ottenuto dall’IDA lo status ufficiale di Dark Sky Park, sono già divenute un punto di riferimento privilegiato per astrofili, astroturisti e semplici appassionati: ottime condizioni di visibilità si trovano, ad esempio, nella Riserva della Biosfera del Giura Svevo (Baden-Württemberg), un’area protetta dall’UNESCO con oltre 150 castelli medievali e antichi conventi in un paesaggio di boschi e frutteti spontanei di antica origine. Un’altra meta molto amata è Sankt Andreasberg, nella regione dell’Alto Harz (Bassa Sassonia), dove il moderno osservatorio astronomico è affiancato da un planetario, utile alternativa nel caso in cui le condizioni meteorologiche non consentano l’osservazione delle stelle dal vivo.
Secondo le misurazioni effettuate dall’IDA, però, il cielo più buio di tutta la Germania è quello sopra l’isola di Spiekeroog, nel Mare del Nord, a cui nel 2021 l’International DarkSky Association ha conferito il titolo ufficiale di Isola delle Stelle insieme all’isola di Pellworm. Parte del Parco Nazionale del Wattenmeer della Bassa Sassonia e Patrimonio Naturale Mondiale dell’UNESCO, Spiekeroog è un piccolo paradiso naturalistico dagli ambienti incontaminati. Per quanto riguarda la brillanza del cielo notturno, l’adattamento dell’illuminazione pubblica e privata ha consentito di rendere ben visibili le stelle a occhio nudo perfino dai centri abitati; le stellate più romantiche, però, si possono ammirare nel silenzio dei sentieri fra le dune, dalla spiaggia e dai punti panoramici di osservazione Utkieker e Sternenkieker.
Photocredit – Oberweid: la via Lattea al Noah Sails observation tower ©GNTB Florian Trykowski