Con l'avvicinarsi di Halloween vale la pena di fare un salto nella storia celtica dell'Irlanda: dagli splendidi forti sulle scogliere delle selvagge isole dell'Atlantico ai gioielli pieni di magia, senza dimenticare usanze ed elementi tradizionali.
Fuochi ardenti accesi sulle colline nel buio della notte, rituali per entrare in contatto con l'Aldilà e banchetti a base di frutta e noci: i Celti celebravano così Samhain (l'antica festa da cui ha origine Halloween), all'epoca, uno dei più importanti momenti dell'antico calendario, nonché passaggio rituale per l’inizio dell'inverno.
Celebrazioni come momenti rituali legati ai mutamenti della natura e al lavoro
"In occasione Samhain, era centrale l'importanza della morte del mondo circostante", spiega la dottoressa Kelly Fitzgerald, direttrice dell’UCD’s School of Irish, Celtic Studies and Folklore. "Era ed è, quindi, un momento per riflettere su coloro che sono passati prima di noi". È anche il momento in cui le giornate si accorciano e come osserva ancora Fitzgerald: "Halloween è quel periodo dell'anno in cui affrontiamo le nostre paure perché entriamo nell'oscurità".
La celebrazione di questo tipo di ricorrenze era un modo per i Celti di segnare le stagioni dell'anno. Oltre a Samhain; a febbraio, celebravano Imbolc come ingresso nel periodo della primavera; a maggio, davano il benvenuto all'estate con Bealtaine e, ogni agosto, segnavano l'inizio del raccolto, festeggiando Lughnasa.
Il legame con la storia celtica in Irlanda è così forte che a distanza di secoli si celebrano ancora feste legate alla sua eredità, ma questi momenti non sono l'unica connessione con i Celti sull'isola di smeraldo: dai gioielli scintillanti alle antiche fortezze, se si sa dove cercare, le testimonianze di questo affascinante passato sono presenti un po’ ovunque. Ed è davvero suggestivo andarle a scoprirle.
La magia di “ciò che luccica”
I Celti arrivarono in Irlanda intorno al 500 a.C., portando con sé la scoperta del ferro e la conoscenza del bronzo e dell'oro, che li portò a creare gioielli bellissimi e con raffinate lavorazioni. Al National Museum of Ireland - Archeology di Dublino è possibile ammirare lo splendido collare di Broighter, gioiello in oro dell'Età del Ferro rinvenuto nel 1896 nei pressi di Lough Foyle, con piccoli motivi decorativi raffiguranti uccelli e cavalli, la cui particolare lavorazione ha avuto una lunghissima eco attraverso i secoli. Il National Museum ospita anche la Tara Brooch, realizzata intorno alla fine del VII o VIII secolo e ispirata ai disegni celtici.
Anche nell'Ulster Museum di Belfast si trovano oggetti in metallo dell'Età del Ferro legati ai Celti, come, per esempio, il Bann Disc, decorato con disegni celtici, che rappresenta un altro meraviglioso esempio di gioiello dell'epoca. I disegni celtici, inoltre, ispirano ancora oggi numerosi creatori di gioielli irlandesi, che danno vita splendide creazioni come quelle di Brian de Staic, Tracey Gilbert e Fada, solo per citare alcuni dei nomi più noti.
Visitare le loro figure in pietra
I Celti utilizzavano spesso immagini di triscele (tre spirali o gambe piegate che si estendono da un centro comune) o spirali e, in particolare, un gruppo di Celti in Francia creò la cosiddetta arte La Tène. Anche in Irlanda si possono trovare disegni riconducibili a La Tène: molto particolare è la pietra di Castlestrange vicino ad Athleague, nella contea di Roscommon, imponente masso di granito decorato con spirali.
A Boa Island, vicino al Lower Lough Erne, nella contea di Fermanagh, in Irlanda del Nord, si trovano incredibili figure in pietra scolpite che si ritiene rappresentino divinità pagane e il famoso poeta premio Nobel Seamus Heaney rimase così affascinato da una di esse che scrisse addirittura una poesia intitolata “January God”.
Forti e picchi
I forti sui promontori permettevano ai Celti di dominare dall’alto il territorio e di proteggersi dagli invasori. Uno dei forti più suggestivi è Dún Aonghasa a Inis Mór, isola delle Aran parte della contea di Galway, arroccato sul bordo di scenografiche scogliere che si gettano nell'Oceano Atlantico.
Nella contea di Meath, nell’Ireland’s Ancient East, si trova un altro importante luogo celtico: Tlachtga, noto anche come Hill of Ward. Gli scavi archeologici suggeriscono che la collina fosse usata per banchetti e festeggiamenti oltre 2.000 anni fa e si ritiene che anche i Celti la usassero per accendere un enorme fuoco durante Samhain, utilizzato poi per riaccendere tutti i fuochi d'Irlanda. Per approfondire il suo ruolo, nell'ambito del suggestivo Púca Halloween Festival, dal 31 ottobre al 3 novembre, sono disponibili visite guidate della collina.
Ad Armagh, in Irlanda del Nord, è possibile visitare l'enorme Navan Fort, del diametro di 240 metri, legato ai Celti attraverso un tempio costruito nel 95 a.C. Si dice che questo imponente sito - che oggi ospita un centro visitatori - sia stato addirittura la dimora dei re dell'Ulster. La Hill of the O'Neill a Dungannon, nella contea di Tyrone, anch’essa parte dell’Irlanda del Nord, si trova su un altro antico sito celtico legato a Geannan, importante e potente druido celtico.
Altro luogo fondamentale, naturalmente, è la collina di Tara nella Boyne Valley, nella contea di Meath, parte dell’Ireland’s Ancient East, area profondamente legata ai Celti: si dice che sia stata non solo la dimora degli dei, ma anche la sede degli Alti Re d'Irlanda. Parlando di questa contea è importante sottolineare che ospita il Puca Festival, evento legato ad Halloween tra i più particolari e imperdibile proprio per la sua connessione con l’eredità celtica.
Connessioni mistiche
Esiste poi un'enorme quantità di mitologia risalente all'epoca dei Celti, come, per esempio, la storia dei Tuatha De Danann, i mitici sovrani d'Irlanda. Si dice che siano apparsi da nuvole scure e siano atterrati sulle pendici della Slíabh an Iarainn ("Montagna di ferro"), rilievo della contea di Leitrim, parte delle Ireland’s Hidden Heartlands. Oggi, con tre percorsi ad anello e un centro visitatori, Slíabh an Iarainn è un luogo fantastico da visitare per ammirare i panorami e la fauna locale, che include tassi ai falchi pellegrini.
A Cookstown, nella contea di Tyrone, in Irlanda del Nord, è possibile fare una passeggiata fino agli intriganti - e forse mistici - Beaghmore Stone Circles: sebbene risalgano al Neolitico, prima, quindi, dell'arrivo dei Celti, su alcune pietre sono presenti segni che si pensa siano Ogham, antica forma di scrittura legata ai Celti, e si pensa che i Celti usassero il sito per alcuni rituali.
Knowth e Newgrange, nella contea di Meath, furono costruiti molto tempo prima che i Celti si recassero in Irlanda, ma essi li conoscevano e li visitavano: a Knowth sono stati rinvenuti numerosi corpi sepolti dai Celti e corredi funerari, mentre all'interno di alcuni passaggi si trovano scritte in Ogham.
Giochi e rituali
Poiché Samhain era un periodo in cui il velo tra il mondo dei vivi e quello dei morti diventava sottile, si dice che i Celti si travestissero per spaventare fantasmi e demoni.
Usavano anche la divinazione per prevedere il futuro, ad esempio, bruciando alcune noci per predire se una coppia fosse destinata a stare insieme a lungo: se bruciavano insieme lentamente, era di buon auspicio.
"Quando si pensa a tutti i giochi che si fanno ad Halloween, si comprende subito che molti riguardano il corso della vita e ciò che accadrà, così come la predizione del futuro", dice Clodagh Doyle, responsabile della Irish Folklife Division del National Museum of Ireland.
Approfondire le tradizioni e le usanze legate ai celti, scoprendo luoghi irlandesi in ogni momento dell’anno o sfruttando la ricorrenza di Halloween, è un ottimo spunto per un viaggio sull’isola di smeraldo e per connettersi con il suo affascinante passato. E per fare iniziare il viaggio ancor prima di partire ci si può cimentare anche con qualche piatto legato ad Halloween e a riti come quello di inserire un anello in un dolce come il barmbrack per propiziare l’amore per chi lo trova!
Info: www.irlanda.com/homeofhalloween