Che voi viaggiate in camper, automobile o moto, che siate appassionati d’arte o meno, questi itinerari sapranno sicuramente affascinarvi, coccolarvi, stupirvi e deliziarvi. Perfetti per le coppie, ma anche per le famiglie con i bambini che avranno di che divertirsi.

Le strade più rappresentative dell’arte Mudejar sono indubbiamente quelle della Castilla-Leon, la regione a nord di Madrid, ma l’essenza Mudejar si può cogliere nell’Andalucia, nella Murcia, nella Castilla La Mancha e in Aragona, persino in Madrid e fino al lontano Messico.

Cos’è l’arte Mudejar?

E’ forse l’arte spagnola per definizione. Proprio così, perchè è l’arte della pacifica convivenza, l’arte che rappresenta una civiltà composta di tante religioni e stili di vita. E’ l’arte che fonde il meglio delle architetture arabe e musulmane, elementi ebraici e navate cristiane. Ed è un’arte che si esprime non solo negli edifici rappresentivi religiosi, bensì anche nelle architetture civili, nei castelli e nelle fortezze, nelle torri, nei campanili, nelle case.
Gli elementi decorativi arabi esaltano le forme delle piante architettoniche cristiane e gli elementi decorativi cristiani esaltano le forme degli elementi architettonici tipicamenti arabi come l’arco a ferro di cavallo. E’ dunque un’arte tanto decorativa quanto strutturale.

Mudejar e Mozarabico

La disputa, in Spagna, è aperta: per alcuni Mudejar e Mozarabico sono termini sinonimi, mentre altri studiosi dell’arte ritengono siano termini complementari, indicando con Mudejar quell’arte nata da autori musulmani che hanno subito influenze artistiche cristiane, e mozarabe architetture opere di autori cristiani che hanno utilizzato elementi mutuati dall’arte araba. Questi ultimi distinguono così le chiese con absidi decorate ad archi nella parte esterna, come ad Olmedo, opere Mudejar mentre architetture con all’interno arcate a ferro di cavallo, come il Monasterio di San Miguel de Escalada, come mozarabe.

Olmedo, nel cuore dell’arte Mudejar

Olmedo deve il suo nome all’abbondanza di olmi che esistevano alla sua fondazione. Fu uno dei villaggi conquistati da Alfonso VI prima del 1085 ed è oggi un museo a cielo aperto dove poter apprezzare la vista castigliana. Il paese, racchiuso da antiche mura è anche patria delle cicogne che in primavera e in estate soggiornano qui, sopra i tetti di case, castelli e chiese!
Le feste più importanti, occasioni per visitare questo bellissimo paese, sono San Miguel y San Jerónimo il 29 e 30 de Settembre e il 10 ottobre, giorno in cui ricorre l’inconorazione de Nuestra Señora la Virgen de la Soterraña. Qui si trova anche il Parco Pasion Mudejar dove potrete fare un viaggio nelle miniature delle più rappresentive miniature Mudejar della zona.
Un ultimo appunto: qui si trovano moltissimi posti dove dormire e mangiare, è il punto di partenza ideale per le escursioni. Se volete portare con voi un assaggio di questa terra di Castiglia, fermatevi al Bar Arsal vicino all’ingresso del Parco e chiedete un panino con Chorizo a la plancha e uno con Lomo a l’oregano, sono entrambi caseri, ovvero artigianali, sia il pane che i salumi, e accompagnate con un buon bicchiere di vino tinto del Duero… non ve ne pentirete.

Viaggiando tra piccoli paesi

Con un mezzo proprio organizzate un itinerario che tocchi una serie di paesi; tenete conto che spesso chiese ed architetture meno note sono chiuse, ma niente paura: chiedete alle oficinas de turismo come fare per visitarle, vi indicheranno chi fa da custode.

Primo itinerario: nel cuore del Mudejar

Si comincia da Arevalo: il paese è nettamente distinto in una parte più moderna e nel centro storico, racchiuso da mura; l’ufficio del turismo è sotto l’arco della porta principale. Il castello rimane un pò più fuori. Tutto il centro storico è in fase di restauro e mantiene tutto il suo fascino. Non perdetevi la chiese Mudejar e romaniche di San Martin, Santa Maria, San Miguel e Salvador. Proseguite verso Madrigal de las Altas Torres, dove potrete apprezzare le mura della città e la chiesa di San Nicolas. Spostatevi quindi a visitare il Castello Mudejar di Coca, visitabile all’interno e davvero molto suggestivo. Passando da Olmedo dirigitevi verso Medina del Campo, dove potete visitare l’altro grande castello Mudejar di Medina.

Secondo itinerario: il gioiello di Tordesillas

Tordesillas è un piacevole paesino da cui si godono splendidi panorami; è infatti un paese che si erge in collina rispetto all’altopiano di Castilla, cosa che sta all’origine del suo nome “Otero de siellas” ovvero poggio delle selle. Ma il gioiello di questo luogo è indubbiamente il convento delle Clarisse, visitabile a pagamento. E’ una piccola Alhambra, dove si fondono arte cristiana e mozarabica, con archi, patii e soffitti d’oro da non perdere.

Proseguite poi verso nord a visitare Sahagun con la chiesa di San Tirso e il Santuario della peregrina, San Pedro de Las Duenas e il suo monastero, Santervas de Campos e la sua chiesa, Villanon de Campos e la sua San Miguel, Mayorga de Campos, VillaPando e Toro.
Nella provincia di Valladolid trovate ancora Cuellar, il castello di Pedraza, il castello di Turegano, Castilnovo, Matapozuelos

Terzo itinerario

Il terzo itinerario è quello che farete voi, girellando in questa terra meravigliosa! Una nostra piccola scoperta è stata la Iglesia de Santa María di Wamba, paesino di 390 anime, davvero meravigliosa, mozarabica. Toccando le città più note del Mudejar avrete occasione infatti di incontrare poi diverse indicazioni verso “Ermitas” ovvero piccole chiese solitarie poste in mezzo alle distese dell’altopiano. Sono generalmente edifici di una navata, con abside finale e un porticato mudejar su un lato. Fermatevi 10 minuti sotto questi porticati e lasciatevi trasportare dalle centinaia di diverse specie ornitologiche che popolano queste terre…
Qualche esempio? L’Ermita di Matapozuelos, quelli vicino Medina del Campo, Medina del Rioseco, Peñafiel, Quintanilla de Onésimo, l’Ermita de San Roque, l’Ermita de los Judíos, San Juan de Baños, San Cebrián de Mazote, San Baudelio de Berlanga, San Miguel de Escalada, Santa María de Lebeña, Santiago de Peñalba…

Non solo Mudejar!

Visitando tutti questi paesi, non mancate di vederne anche la Plaza Mayor, la piazza principale e magari entrare in un baretto per tapas o in una pasteleria per la merienda. Inoltre, guardatevi intorno: accanto alle grandi architetture vedrete l’edilizia civile residenziale, che in molti paesini, e comunque sempre nei centri storici, riflette la tipica casa castigliana. Al piano terra si ha un porticato con colonne, di legno o di granito; dal porticato si accede all’ingresso della casa, che si sviluppa al piano superiore. In facciata permangono le tipiche travi in legno a vista usate anche come rinforzo delle pareti, poste in diagonale.

Una visione d’insieme

Se volete approfondire questo affascinante tema esiste una sola pubblicazione italiana in merito, che saprà darvi una visione d’insieme tanto del Mudejar quanto dei luoghi e degli itinerari punto per punto: L’ arte mudejar: l’estetica musulmana nell’arte cristiana. Spagna