Bellinzona si presenta ancor oggi al passante ricca di questa eredità storico-geografica, lasciatele dal Medioevo, che pulsa dietro il fascino austero e rigoroso di borgata lombarda insediata nelle viscere dell’arco alpino a significare il suo posto di crocevia tra la latinità e il mondo alemanico lungo quella via delle genti per antonomasia che è il San Gottardo.
Parlano al passante i suoi vicoli e le sue piazze, i suoi cortili e le sue vecchie case. Ma soprattutto i suoi tre castelli di incomparabile forza e virile bellezza che raccontano secoli di storia scritta da romani e longobardi, svizzeri e milanesi. A questo ricco patrimonio si accompagnano in felice simbiosi le moderne realizzazioni di architettura della celebre scuola ticinese che creano un felice rapporto tra passato presente e futuro. Un racconto che incanta e coinvolge anche il passante più distratto.
Altezza: 240 m s/m
Abitanti: 18000 (con Contado: 30000)
Mercati: ogni sabato mattina nel centro storico
ogni primo mercoledì del mese mercato del libro usato in Piazza Cervia
Festa Patronale: San Pietro e Santo Stefano
Mercato: ogni sabato mattina nel centro storico
Casello autostradale e distanza in km dalla/e città più vicina:
Bellinzona Sud (Camorino) 3 km
Bellinzona Nord (Arbedo) 3 km

Breve storia:
Centro e cuore della Svizzera italiana, posta quasi al confine del mondo meridionale e del mondo nordico, allo sbocco dei grandi passi alpini del S. Gottardo, del S. Bernardino e del Lucomagno. La città di Bellinzona è situata in una posizione geografica favorevole, dominando la valle del Ticino. Le sue origini si smarriscono nella notte dei tempi, come testimoniano le centinaia di tombe scoperte nei suoi dintorni. Per Roma, Bellinzona fu una linea di difesa; in essa si scontrarono Franchi e Longobardi, e per merito di Paolo Diacono e Gregorio di Tours il suo nome entrò per la prima volta nella storia nel 590. Soggetta a re e imperatori, al vescovo ed alla città di Como, ai Visconti ed agli Sforza, duchi di Milano, nel 1500 passò sotto gli Svizzeri che la dominarono fino al 1803, cioè fino alla formazione del Cantone Ticino. Protetta da tre castelli medioevali – il Castelgrande, il Castello di Montebello, il Castello di Sasso Corbaro – e circondata ancor oggi parzialmente da una solida murata, Bellinzona mette in mostra, specie nel suo centro storico, lo stile caratteristico delle borgate medioevali lombarde. Unitamente alle vestigia dell’antica potenza militare, la città offre edifici di cospicuo valore architettonico, come la Collegiata dall’imponente facciata, ricca internamente di preziose opere d’arte, e le chiese di S. Maria delle Grazie, di S. Biagio e di S. Paolo. A ciò si aggiungono i segni del suo nobile passato nelle vecchie dimore patrizie situate lungo le strette contrade e risvegliare quelle impressioni che dilettarono l’occhio ed entusiasmarono lo scrittore ed esteta inglese John Ruskin. Bellinzona offre inoltre la possibilità di numerose gite ed escursioni. Bellinzona, capitale della Repubblica e Cantone del Ticino da oltre un secolo, conta oggi ventimila abitanti. Il carnevale Rabadan ed i numerosi appuntamenti musicali, teatrali e sportivi rappresentano dei momenti d’incontro e di spontanea allegria che coinvolgono gli abitanti.

Personaggi famosi:
Imperatore Barbarossa, (Federico di Hohenstauffen) di passaggio a Bellinzona verso il Passo del Lucomagno 1176
Generalissimo A. V. e Suworov, di passaggio da Asti verso il San Gottardo con l’Armata austro-russa, a Bellinzona nel 1798 J.
M. William Turner, artista/acquarellista inglese (da Turners Alpine Tours) attivo a Bellinzona nel 1842/43

Principali attrattive turistiche
Castelgrande XI, accuratamente restaurato, con museo storico archeologico e artistico
Castello di Montebello XV, con museo archeologico
Castello di Sasso Corbaro XV, con Sala Emma Poglia e il Belvedere con esposizioni temporanee
Murata sforzesca XV,
Museo in erba, il Museo dei piccoli;
Civica Galleria d’Arte Villa dei Cedri
Collegiata dei Santi Pietro e Stefano
Chiesa romanica di San Biagio
Chiesa di Santa Maria delle Grazie, in fase di restauro
Palazzo Civico
Teatro Sociale in stile neoclassico
Antico Convento delle Agostiniane a Monte Carasso
Complesso conventuale di Santa Maria a Claro
Torri della fame a Giubiasco.
Chiesa romanica di San Paolo d’Arbedo

Tipologia di coltivazione della vite, origine: a filari “Guyot” doppi in buona parte impiantati su terrazzi, terreni collinari; Vitigno/i: il vitigno principale è il Merlot di origine bordolese importato dalla Francia. Autoctona è la Bondola; Vini e denominazione: Merlot del Ticino, denominazione controllata
Musei del vino o della civiltà contadina: Progetto in fase di studio nelle torri medioevali del Castello di Sasso Corsaro

Produzioni alimentari e coltivazioni di frutta e verdura:
Formaggi delle alpi a pasta dura, Formagelle a pasta semidura, Formaggini a pasta molle, Prosciutto DOC della Mesolcina, Salame nostrano, Amaretti alla grappa, Bissoli di Bellinzona, Mostarda di frutta, Frutta annegata nella grappa, grappa di uva americana Ratafià (nocino)

Piatti locali:
Minestrone, Polenta e funghi, Risotto al Merlot, Bollito misto, Selvaggina, Pesce di fiume, Arrosti, Cazzöla, Zabaglione,

Per conoscere feste, mostre, aziende vitivinicole, ristoranti, puoi contattare l’ Ente Turistico.