Domenica 6 ottobre il Touring Club Italiano invita a visitare le piccole eccellenze dell’entroterra con la “Caccia ai Tesori Arancioni”: la più grande caccia al tesoro d’Italia per conoscere storie, persone, monumenti e piccole curiosità custodite nei luoghi meno noti.

Cento borghi e mille tesori, per scoprire l’Italia più bella. Ogni borgo organizzerà un percorso nel proprio territorio e, fornendo alcuni indizi, condurrà i partecipanti alla scoperta non solo di luoghi ma anche di persone, tradizioni, sapori locali.
L’obiettivo è di far vivere la storia e l’atmosfera più autentica del borgo, del passato ma soprattutto del presente. Le località Bandiera Arancione sono, infatti, realtà dinamiche e vivaci, uniche grazie anche alle storie delle persone che vi abitano.

La caccia al tesoro, o meglio ai tesori, è gratuita e aperta a tutti i curiosi che abbiano voglia di mettersi in gioco con la propria squadra e di vincere un premio, indovinando tutti gli indizi. Per partecipare basta scegliere il borgo e iscriversi da lunedì 2 settembre a domenica 6 ottobre sul sito tesori.bandierearancioni.it.
Sono 241 (su oltre 2900 candidate) le piccole località dell’entroterra che, ad oggi, hanno ricevuto il riconoscimento di Bandiera Arancione del Touring Club Italiano: marchio di qualità turistico – ambientale assegnato ai borghi eccellenti dell’entroterra con meno di 15 mila abitanti, che soddisfano più di 250 rigorosi criteri di valutazione. Sono luoghi autentici dove arte, natura, buona cucina, sostenibilità e accoglienza sono espressione della cultura più autentica del territorio.
L’assegnazione della Bandiera Arancione porta poi benefici reali e tangibili (+ 45% arrivi e +83% di strutture ricettive in media, dall’anno di assegnazione) e supporta un vero e proprio “circolo virtuoso”: i dati raccolti restituiscono un quadro estremamente positivo, in molti casi in controtendenza rispetto al resto del Paese.

La valorizzazione è il miglior modo di tutelare un luogo quando porta beneficio sia ai cittadini sia ai visitatori, e permette lo sviluppo di una sana economia locale e una opportunità di presidio territoriale, funziona come contrasto al dissesto e all’abbandono, e favorisce l’occupazione e la rivitalizzazione di questi borghi.