Con il Natale il 25 Dicembre, Cipro apre un periodo di feste che durano fino all’Epifania, con modalità che rispecchiano attualmente le analoghe celebrazioni nel resto d’Europa, pranzi tradizionali, inni popolari, alberi addobbati (e possibilmente innevati anche qui, a pochi passi dal Medioriente e dal Nord Africa!) e scambio di regali (che nella Cipro contadina avviene di solito a Capodanno). Le tradizioni cipriote mantengono continuità, talvolta sotto forme mutate, di antichissime usanze, credenze o consuetudini di ere pagane: l’isola vanta tutte le contaminazioni storiche avvenute nei secoli per il sincretismo religioso che ha visto miscelare riti pagani a culti cristiani d’epoca successiva. Oggi chi si reca a Cipro nel periodo che prelude al Natale, rileva consuetudini domestiche che prevedono un’astinenza dai cibi grassi per la purificazione ed un intenso lavoro domestico gestito dalle donne che solertemente puliscono la casa, e fanno acquisti.

Rinnovarsi e fare regali è nel cuore della tradizione. Nelle cucine cipriote si preparano i pani speziati e le pizze con il sesamo con il disegno della croce: una delle tradizioni culinarie delle feste cipriote. “Yennopittes”, ovvero “pizze della nascita” che hanno forme diverse, a volte esseri umani, a volte animali oppure strumenti agricoli. S’appendono anche quali portafortuna sulle travi portanti dei soffitti delle case, oppure davanti alle sacre icone, per rimanervi fino a Capodanno o fino al Natale successivo.

Ovunque a Cipro a Natale, le campane a festa suonano fin dall’alba. I fedeli si vestono con gli abiti nuovi per recarsi in chiesa ed ascoltare la messa cantata dal pope in coro: inni di ringraziamento per la nascita del Signore.

I bambini travestiti da San Basilio, patrono del Capodanno, iniziano ad andare in giro per le strade muniti di triangolo e tamburello, bussando a ogni porta per cantare le “kálanda”, canzonette in rima che annunciano l’Avvento. Il loro arrivo è atteso in quanto augurio di gioia e di prosperità, e si spende volentieri l’obolo che essi raccolgono a fine esibizione porgendo il salvadanaio.

A tavola il capo famiglia spezza il “cristopsoma”, il Pane di Cristo e lo distribuisce ai membri della famiglia. Il pasto inizia con la minestra “avgolemono”, con brodo di carne e riso, con aggiunta di uova e succo di limone. Durante la giornata ci si scambia visite e si beve “zivania”, forte acquavite, accompagnata da frutta secca e pasticcini. Antiche leggende popolari tengono viva la credenza dei Kalikantzari, piccoli spiriti gaudenti e briosi, vestiti di nero con una coda tra le gambe che cominciano a comparire lungo i fiumi e nei boschi alla Vigilia del Natale. Spuntano nei villaggi dopo la mezzanotte e si trastullano nel disturbare la gente e spaventare donne, vecchi e bambini. Si ritiene che in parte rappresentino il maligno, oppure siano anime di bambini morti prima di essere battezzati. Vagano quindi fino all’Epifania, mentre ci si destreggia per mantenerli calmi con benedizioni di case con rami d’ulivo ed acqua santa, oppure ingolosendoli con dolci, salsicce ed altre delicatezze lasciate appositamente sopra i tetti delle case.

Le celebrazioni natalizie quest’anno offrono un folto calendario di iniziative dal 1° Dicembre 2010. Tra queste:

Ad Agia Napa:

Il 4 Dicembre 2010: luci festive e decorazioni natalizie con la partecipazione della banda Filarmonica delle Forze di Polizia cipriota e di altri gruppi musicali, per melodie e canti natalizi: il tutto accompagnato da regali, vino e spettacolo pirotecnico (alle 17.00)

Il 12 Dicembre 2010: la Celebrazione del Natale sulla piazza centrale di Agia Napa con gruppi danzanti e musicali ed un bazar caritatevole (dalle 14.00 alle 18.00)

Il 26 Dicembre 2010: sulla piazza centrale di Agia Napa s’ascoltano melodie natalizie con assaggi di delicatezze festive preparate dalla Cyprus Traditional Farm House “Agrotospito” (alle 16.00)

A Lemesos:

Un concerto natalizio con canti tradizionali ed inni sacri – Kalin Esperan Archontes – è presentato dal Bizantine Choir Romanos o Melodos, The Youth Community Choir e dal Group of Traditional Instruments of the Music School delle Diocesi di Lemesos, il 21 Dicembre 2010.

Christmas Show il 22 Dicembre al Rialto Theatre di Lemesos, con Valando Tryfonos e Stavros Michalakakos, per uno spettacolo festivo di passione e d’energia, un viaggio nelle tradizioni musicali natalizie da tutto il mondo. Lo stesso spettacolo viene replicato il 23 dicembre al Larnaka Municipal Theatre.

Il Capodanno Cipriota tra leggenda e ritualità vede imperare sulle tavole cipriote la “vasilopitta” (“Torta di San Basilio”), l’immancabile grande torta simile a un pane dolce con all’interno nascosta una monetina portafortuna. La torta sarà tagliata in fette uguali partendo da un’incisione fatta a croce, e quindi divisa dal padre tra i membri della famiglia, assenti compresi, a cominciare dal più giovane; una fetta spetterà tradizionalmente anche alla Casa, poi una al Cristo, una a San Basilio, mentre una sarà messa da parte “per i poveri”. Chi troverà il soldo nella sua porzione sarà baciato dalla fortuna per tutto l’anno a venire. Un tempo per la preparazione di questo dolce venivano usate spezie – resine di piante polverizzate e tradizionalmente utilizzate in cucina -, ma oggi la preparazione così complessa è semplificata, con profumazioni di scorza di agrume.

Secondo la leggenda, il rito della “vasilópitta” risale all’episodio dell’attacco di Cesarea da parte degli abitanti della Cappadocia. In quell’occasione San Basilio invitò i suoi concittadini a partecipare alla difesa della loro capitale con una donazione commisurata ai mezzi di ciascuno: ci fu così chi offrì oro, chi gioielli e pietre preziose, chi denaro o altri oggetti di valore, quando a un certo punto i Cappadoci rinunciarono come per miracolo ai loro propositi bellicosi. San Basilio, non sapendo come restituire le varie contribuzioni ai legittimi proprietari, diede l’ordine di infilarli in pani che distribuì equamente fra la cittadinanza. Per la Chiesa ortodossa, San Basilio è il portatore dei regali alle famiglie e ai bambini.

A Capodanno indossare un capo nuovo porta buon auspicio per il nuovo anno, così come evitare bestemmie o parolacce, e non ammalarsi…; divertirsi è l’obiettivo, mangiare bene e socializzare. Dopo la messa s’usa spaccare un bicchiere o un piatto davanti alla porta di casa per allontanare spiriti maligni, altrimenti spargere qualche beneficio bulbo d’asfodelo, sempre a richiamare la buona sorte. Se a varcare la porta di casa il primo giorno dell’anno è una donna di buon cuore, ciò porta bene, contrariamente al cane. Divinare il futuro la sera davanti al fuoco del camino rimane buona tradizione: le foglie d’ulivo nelle braci ardenti possono svelare felicità se sfrigolano, me se brucia senza crepitare allora è segno di mala sorte con delusioni e pianti.

Ad Agia Napa il 31 Dicembre 2010: musica e melodie con canti natalizi e assaggio di pietanze tradizionali cotte al forno. Per dare il benvenuto al nuovo anno 2011 il dolce tradizionale Vassilopita è tagliato e ripartito, a seguire una zuppa tradizionale (alle 21.00, fino all’alba).

Epifania: Fota, il Giorno della Luce, festa di luce ed acqua celebrata a Cipro con grande partecipazione religiosa. Giorno della Santa Trinità di Padre, Figlio e Spirito Santo, ovvero Ta Ousia. Rinascita spirituale dell’uomo, il sentirsi puliti, con un nuovo capo di vestiario e irrorati di luce: questa è parte della tradizione. La luce è dispensata dal prete durante la messa ed accesa dai fedeli con le candele rituali, che sono poi portate nelle case con la fiamma accesa. A Lemesos, Pafos e Larnaka, la liturgia del Kataklysmos comporta una lunga processione al mare, oppure al fiume: la rappresentazione del Giordano. La frutta della gente viene benedetta, le sementi poi sparse nei campi per il proficuo raccolto, arance e meloni sono gustati in preghiera: “Che la vita proceda con la stessa facilità con la quale questa frutta è stata sbucciata e tagliata”. Al termine della funzione il vescovo getta la croce in mare. A quel punto i nuotatori più capaci si tuffano per ripescarla, facendo a gara a chi la riesce a riportare per primo a terra: il vincitore, considerato un prescelto dal Signore, riceve qualche volta una ricompensa.

Ogni città svolge messa nella propria cattedrale, con la processione al mare verso le 10.30 del mattino, che conduce al Battesimo Cerimoniale della Santa Croce in acqua. A Lemesos dalla chiesa di Agia Napa fino al porto; a Larnaka dalla chiesa di San Lazaro alla marina; a Pafos dalla chiesa di Theoskepasti al porto; a Polis dalla chiesa di Agios Andreas al porto di pesca Latsi; ad Agia Napa dal Monastero di Agia Napa al porto cittadino.

Ad Agia Napa il 6 Gennaio 2011: le celebrazioni dell’Epifania si tengono al Monastero di Agia Napa, seguite dal battesimo della Santa Croce e dalla benedizione delle Acque nel porto di Agia Napa, con la partecipazione della Banda Filarmonica di Paralimni. Seguono danze e canti tradizionali ciprioti.

A Gennaio 2011, il 2,9,16,23 e 30 del mese Le Domeniche Musicali – “MUSICAL SUNDAYS” una serie di eventi culturali con la presentazione di canti e danze della tradizione, musica classica e contemporanea ed eventi organizzati dalla Cyprus Tourism Organization a Lemesos (Agios Tychonas), Larnaka e Pafos (Limanaki).