L’isola di Mozia, posta al centro dello Stagnone di Marsala, fu nei secoli IX-IV a.C. un importante centro fenicio e punico.
A 40 anni dall’inizio degli scavi a Mozia, gli archeologi de “La Sapienza” hanno scoperto la vera funzione del kothon, il bacino artificiale dell’isola siciliana scavato nella roccia, finora ritenuto una darsena per la riparazione delle barche.

Gli straordinari risultati della campagna di scavi 2005 sono stati illustrati dal Direttore della missione archeologica a Mozia, professor Lorenzo Nigro, nell’ambito della Giornata di Studi dedicata alla memoria di Antonia Ciasca che per trent’anni ha diretto i lavori de “La Sapienza” nell’isola siciliana.
La presentazione – promossa con il sostegno del professor Paolo Matthiae – si è tenuta presso il Museo dell’Arte classica, la gipsoteca de “La Sapienza” dove è esposta l’unica copia esistente del “Giovane di Mozia”, statua in marmo rinvenuta nel 1979.