Primavera: questo il periodo più dolce per visitare Marrakech, città imperiale, capitale del Sud del Marocco. Bouganville in fiore, alberi ricolmi di arance e, sullo sfondo, le nevi dell’Atlante.

Bastano 3 ore d’aereo dall’Italia e ci si trova avvolti dal suo clima già caldo, un anticipo dell’estate, immersi nella sua magica atmosfera, fatta di colori e profumi, giardini lussureggianti e grandi e piazze, palazzi principeschi e moschee, folle variopinte e caratteristici mercati.

Splendidi i suoi giardini, cinti da alte mura. I più affascinanti sono i Giardini Majorelle dove riposano le ceneri di Yves St Laurent, che ne era il proprietario e li ha lasciati in eredità alla città: a renderli unici sono mondo i rari uccelli che li popolano e la ricca e foltissima collezione di piante provenienti da tutto che fa da cornice al blu intenso dei padiglioni, un colore splendido e vivissimo inventato dal pittore francese Louis Majorelle (che creò il parco ai primi del ‘900) e che in suo onore si chiama ancor oggi Blu Majorelle.

I più noti sono i Giardini della Menara, cinti da un muro lungo oltre un chilometro, con il suo enorme bacino d’acqua in cui si specchia il noto padiglione a tegole verdi, fra i simboli di Marrakech.

E poi, il Giardino dell’Agdal, quello risplendente di rose che circonda la Koutoubia e mille altri ancora, che in questo periodo dell’anno si mostrano nel loro splendore, prima della calura estiva.