Le orchidee sono piante che hanno sempre eccitato la fantasia dell’uomo per quell’alone di esotico e di mistero che le circonda, poiché i non esperti associano a questo nome le specie delle regioni equatoriali, raccolte durante le spedizioni dei secoli scorsi in luoghi di difficile accesso, e coltivabili solo in serra con particolari accorgimenti.

Al contrario le orchidee sono diffuse in quasi tutti gli ambienti, dalle foreste equatoriali alla tundra, dalle foreste umide delle montagne tropicali alle regioni subdesertiche, dalla riva del mare al limite della vegetazione sulle alte montagne; sono presenti anche in Italia con più di 80 specie.

Origine del nome Orchidea

Il nome Orchidee proviene dal termine greco “Orchis“, usato per la prima volta da Teofrasto (IV-III sec. prima di Cristo), significa testicoli ed è riferito ai 2 tubercoli radicali presenti in molte piante di questa famiglia che crescono nei nostri climi. I due tubercoli erano usati allora come ancora oggi per produrre il “Salep” ritenuto afrodisiaco; questa usanza è causa, in certe regioni dell’Asia minore, della rarefazione e della scomparsa di alcune specie. Linneo sancì ufficialmente l’uso del nome Orchis per indicare sia un genere che tutta la famiglia nel suo “Species Plantarum” della metà del 1700; questa pubblicazione e la successiva “Genera Plantarum” sono considerate le basi della botanica moderna.

Colori e Profumi delle orchidee

I fiori di queste piante hanno colori molto vari: si va dal bianco puro fin quasi al nero attraverso tutti i colori dello spettro, i colori meno comuni sono il blu ed il nero, quelli più comuni il bianco ed il rosa con tutte le sue sfumature. Anche per quanto riguarda il profumo vi sono ampie variazioni: da fiori assolutamente inodori a quelli delicatamente o fortemente profumati a quelli che al contrario emanano odori anche molto sgradevoli.

Il frutto della Vaniglia, anch’essa un’orchidea, scoperta dagli Atzechi, serve per aromatizzare cacao, gelati e dolciumi. E’ originaria delle foreste dell’America tropicale. In realtà esistono più di 110 varietà di orchidee vaniglia, ma solo una, la planifolia, è quella che fornisce il 99% della produzione mondiale.

La pianta della vaniglia, infatti, è originaria del Messico e per molti anni questa nazione era l’unica depositaria del segreto del suo aroma, aroma usato insieme al miele per insaporire la “reale” bevanda del cioccolato. Solo dopo l’arrivo dei conquistadores spagnoli i baccelli di vaniglia furono importati in Spagna per essere coltivati poi nelle Isole Bourbon (quelle che attualmente sono chiamate le Isole della Reunion). Attualmente il Madagascar è il maggior produttore mondiale, con un prodotto di alta qualità, grazie ad una fortunata combinazione di clima, morfologia del terreno e sapere umano. La vaniglia è comunque coltivata anche in Indonesia, Messico, a Tahiti, e anche in altre parti di Asia ed Africa.

Regalare una Orchidea

Per coloro che intendono regalare quello che in Thailandia, uno dei maggiori produttori di questo fiore al mondo, viene chiamato “fiore del sorriso”, nella scelta delle piantine o del fiore reciso deve tener conto di alcuni fattori importanti come la freschezza del prodotto, la brillantezza e la consistenza del fiore e malgrado le convinzioni comuni va considerato il numero dei fiori aperti e non quello della lunghezza dello stelo.

Orchidee italiane

Ophrys thyrrena
Ophrys vernixia var. ciliata
Orchis italica
Orchis purpurea
Orchis morio
Orchis papilionacea
Orchis provincialis
Platanthera chlorantha
Serapias cordigera
Serapias lingua
Aceras anthropophorum
Cephalanthera longifolia
Cephalanthera rubra
Limodorum abortivum
Neotinea maculata
Neottia nidus-avis
Ophrys bertolonii
Ophrys bombiliflora
Ophrys cabronifera
Ophrys fusca
Ophrys lutea var. minor
Ophrys sphegodes