Il Giardino Botanico Alpino Paradisia è situato a Valnontey, una piccola frazione dopo Cogne, nel cuore del Parco Gran Paradiso, a 1700 m di quota. Il nome non deriva come si è facilmente portati a credere, dal massiccio del Gran Paradiso, a cui fa da cornice, ma dal Giglio di monte (Paradisea liliastrum, una liliacea dai delicati fiori bianchi spontanea nelle zone prative circostanti). Punto di riferimento per botanici e naturalisti a livello mondiale il giardino Paradisia provvede ogni anno alla stesura di un catalogo delle sementi dei fiori (Index Seminum) dando poi vita a scambi con giardini e orti botanici in ogni continente. Con le sue oltre mille specie alpine Paradisia è infatti uno dei giardini più interessanti da visitare anche per il pubblico che può passeggiare per almeno due ore tra conche e avvallamenti naturali su un’area di 10mila mq. Suggestivo il giardino delle farfalle: un itinerario, dedicato a questi lepidotteri che svolgono un ruolo molto importante come impollinatori della flora di montagna. È inoltre in fase di ultimazione anche un´area dedicata alle piante officinali più utilizzate nelle valli del Parco.

Aperto dal secondo weekend di giugno al secondo weekend di settembre con i seguenti orari: giugno e settembre 10-17,30; luglio e agosto 10-18,30. Ingresso 3 euro. Info: tel 0165/74147, www.pngp.it.

Al termine del primo tratto della funivia del Monte Bianco, (Pavillon) 2173 m, si trova il più alto giardino d’Europa: il Saussurea. Inaugurato nel 1984 prende nome dal fiore Saussurea alpina chiamato così in onore di Horace Benedict de Saussure, promotore della prima ascesa al Monte Bianco nel 1786. Il Giardino Alpino Saussurea si estende in un area di circa 7000 mq e si divide in 2 parti: le roccere in cui la flora è divisa in base alla provenienza geografica e gli ambienti naturali d’alta montagna. La fioritura inizia a luglio, le piante svolgono il loro ciclo vegetativo in soli 3 mesi per poi venire completamente ricoperte della neve che può arrivare a circa 3/4 metri, il periodo di massima fioritura è generalmente la seconda metà di luglio.

Aperto da fine giugno al 30 settembre, dalle ore 9 alle 17 (agosto fino alle 18). Ingresso compreso nel biglietto Funivie Monte Bianco per le tratte: La Palud/Pavillon e La Palud/Punta Helbronner. Info: tel 333/4462959, www.saussurea.net.

Il giardino botanico è collocato nel Parco del Castel Savoia (Gressoney-Saint- Jean località “Belvedere”) e si può visitare gratuitamente, mentre l’ingresso al castello è di 3 euro. Alla base del castello (copia di un maniero medioevale disegnata dall´architetto Emilio Stramucci nel 1904, su richiesta di Umberto I di Savoia in omaggio alla Regina Margherita) sul versante rivolto verso Gressoney e il Monte Rosa, il giardino botanico alpino ospita numerose specie tipiche e alcune esotiche. Rispetto agli altri giardini botanici valdostani è molto curata la disposizione e l’aspetto delle specie coltivate, sebbene catalogate secondo i criteri della botanica scientifica. Aperto dal 1 maggio al 30 settembre. Info: tel 0125/355398.

Ultima tappa, al confine fra Valle d’Aosta e Francia, al Colle del Piccolo S. Bernardo (13 km da la Thuile) il giardino Chanousia il più antico nel suo genere. Un’idea dell’Abate Pierre Chanoux (rettore del vicino Ospizio dell’Ordine Mauriziano) che nel 1897 trasformò la propria collezione di piante in un Orto Botanico Alpino con tanto di laboratorio di ricerca. Il giardino che prese nome dal suo fondatore prosperò fino al periodo della Seconda Guerra Mondiale, poi venne abbandonato fino alla seconda metà degli anni ’70. Dopo una accurata ricostruzione oggi il giardino ha nuovamente in cultura circa 1600 specie di piante alpine con un laboratorio e un piccolo museo. Vengono coltivate specialmente piante dell´arco alpino, disposte in ambienti simili a quelli naturali.

Il giardino è aperto, neve permettendo, nei mesi di luglio, agosto e settembre con i seguenti orari: 9-12. 30; 14-19. Info: tel +33/479/074332.

…E TRA GLI ALBERI SECOLARI – Centoventicinque alberi di 56 specie e, ancora, 6 formazioni boschive di protezione al cui interno vegetano, complessivamente 285 esemplari. Sono le piante monumentali della Valle d’Aosta, protette da una legge regionale che tutela gli alberi rari, di pregio, particolarmente vecchi. Tutte le piante sono catalogate e presentate in una mappa a disposizione dei turisti presso i punti informativi di ogni località. Un’idea per costruire un itinerario nuovo in Valle d’Aosta, all’insegna della natura e della storia del territorio. Piante spesso plurisecolari, risparmiate per diversi motivi: il ricordo di un evento, il ruolo nel paesaggio, la particolarità della specie… Ecco allora il Tiglio di quasi 500 anni della Collegiata di Sant’Orso ad Aosta (l’albero più rappresentativo tra i tanti monumenti vegetali della regione), la Pianta Grossa di Donnas (SS 26, verso Aosta, subito dopo Pont Saint Martin), probabilmente l’ippocastano più grande d’Italia, l’Olmo ciliato in località Prà di Perloz (che si raggiunge percorrendo da Pont-Saint- Martin la strada regionale di Perloz SR1), il Maggiociondolo di Château Verdun a Saint-Oyen (a 18 km da Aosta, sulla SS 27 del Gran San Bernardo)

Accanto alle singole piante in questo particolare itinerario non può mancare una visita al parco del castello Passerin d´Entrèves a Châtillon con le sue 28 piante monumentali, tra cui alcuni magnifici faggi e tigli pluricentenari. Apre al pubblico dall’inizio di aprile, con orario continuato 8/18 ed è chiuso il lunedì. Sono infine tre le aree boschive di protezione degne di nota: il bosco di Larici secolari, nella località Arollaz in Valgrisenche, lungo il sentiero che sale verso il rifugio l’Epée; lo storico arboreto realizzato dall’Abbé Vescoz all’inizio del secolo in località Pontys di Verrayes (a 30 minuti da Aosta e da St Vincent, raggiungibile da varie direttrici: da Nus, dalla frazione Champagne posta lungo la statale 26, da Chambave, da Saint-Denis o da Torgnon) e quello di ispirazione mediterranea, chiamato “Borna di laou” a Verrès.

Info: Ufficio piante monumentali Loc. Olleyes a Quart (Ao), tel 0165/775723, www.regione.vda.it (risorse naturali)