Il 33% dei turisti cambia hotel in base a quel che vede o legge e il 7% modifica addirittura la propria destinazione di viaggio: da qui nasce la campagna per promuovere il turismo a Vienna.

Si chiama “Unrating Vienna” ed è la campagna dell’estate 2019, che nasce da una idea controcorrente: non basare la propria destinazione di viaggio o cosa fare e vedere in un luogo in base a scelte altrui, ma rendersi protagonisti della propria esperienza, decidendo ciò che ci è più piaciuto.

Cominciando dai manifesti nella tube di Londra, l’intento è quello di diffondere l’hashtag #UnratingVienna nel resto del mondo: la campagna intende fermare per un momento le persone, farle pensare e innescare un dibattito pubblico più ampio. Se nella scelta di un hotel il giudizio altrui può evitare di imbattersi in fregature, nella scelta di attività di relax, cultura e divertimento la scelta sulla base delle recensioni non è la migliore. Come dire, ciò che piace a me potrebbe non piacere a te, e basandosi su un pregiudizio altrui si rischia di perdere occasioni di divertimento, scambio, conoscenza.

Nei manifesti compaiono alcune delle impietose e surreali recensioni lasciate da utenti su piattaforme online, come il prato di Schönbrunn definito “un disastro” o il panorama del Prater, nientemeno che “spazzatura” o “i dipinti sono orribili” recensendo il museo Leopold. Con la immancabile stellina solitaria a sottolineare la pessima recensione del luogo…

Una strategia al contrario dunque quella dell’ufficio turistico Vienna Tourist Board, che invita a scoprire i tesori e le bellezze di Vienna, decidendo da soli cosa è bello, scoprendolo con la propria testa e immergendosi nella città.

La campagna di invito a vivere Vienna ha anche un proprio sito dedicato:  www.unrating.vienna.info

Un bel cambio di prospettiva insomma, una  partenza dalle incredibili recensioni negative e un invito a mettersi in gioco nell’epoca del turismo recensito: dunque chi decide cosa deve piacerti?