La visita al padiglione si intreccia tra i suoi spazi all’esterno e i contenuti al suo interno. L’architettura ricorda il tipico paesaggio rurale tedesco, fatto di prati e campi, sotto forma di un pianoro in lieve salita, i “Fields of Ideas”. Gli elementi rappresentativi centrali del Padiglione sono le piante stilizzate che, come “germogli di idee”, sbucano dal piano dell’esposizione e raggiungono la superficie esterna dove si aprono in un ampio baldacchino, collegando così lo spazio interno a quello esterno, l’esposizione con l’architettura.
E’ proprio nel suo percorso esterno dove si trova il grande scivolo, gettonatissimo dai piccoli e amato dai grandi!

Expo Germania 2015

Sulla terrazza esterna, oltre ai punti di sosta a tema su tutti i Länder federali, si estende un’area picnic che invita tutti i visitatori ad una piacevole sosta e ad un momento di relax. Le stazioni fanno da cornice ai singoli stati federali con le loro peculiarità regionali e specialità culinarie, dall’arrosto marinato della Renania ai gamberetti del Mare del Nord, dalle salsicce arrosto della Turingia fino a quelle bianche bavaresi. Tutte vengono collocate in una dimensione regionale, viene presentata la loro storia. E cosa sarebbe la Germania senza il suo pane? Nella “Dispensa”, un chioschetto situato sul pianoro paesaggistico, è possibile acquistare alcune di queste specialità per una merenda nell’area picnic.
Le altre due aree esterne illustrano il mondo del consumo e della produzione e l’impegno civile per un’alimentazione sostenibile.

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Con una tecnologia fotovoltaica inedita, l’energia elettrica ricavata durante il giorno viene immagazzinata in un sistema di raccolta ai piedi dei cinque germogli di idee e provvede all’approvvigionamento energetico di un anello di luci a LED ad alta efficienza, che di notte illumina dal basso gli “alberi solari”.

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La visita al padiglione interno è un susseguirsi di spazi, installazioni e contenuti, divisi in tre grandi momenti.

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La prima parte del percorso del Padiglione tedesco illustra le fonti dell’alimentazione (acqua, terreno, clima e biodiversità). Nello spazio “Il mio giardino di idee” ogni visitatore può interagire con il materiale esposto per ottenere ulteriori informazioni multimediali. Il gran finale è lo show “Be(e)active”: i visitatori possono sperimentare un volo sulla Germania (attraverso 3mila schermi che proiettano paesaggi tedeschi) dalla prospettiva di due api in volo, il cui movimento è diretto da un direttore d’orchestra.

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Entriamo insieme. A tutti i visitatori è consegnato un cartoncino, chiamato “SeedBoard”: il concetto è quello di avere tra le mani un proprio “campo di idee” per interagire con il materiale esposto e ottenere ulteriori informazioni multimediali. Chiuse le porte infatti, un addetto spiega come utilizzare il SeedBoard: non è un tablet, ma un cartoncino dotato di sensori, che si attiva posizionandolo in appositi spazi. Per sfogliare i contenuti aggiuntivi, gestire sequenze mediali, accedere a filmati è necessario inclinarlo e scegliere così le voci dai menu proposti, testi e immagini. Ci vuole qualche minuto di pratica ma si impara velocemente!

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Intanto, alcuni cittadini tedeschi, impegnati sul fronte dell’alimentazione sostenibile, si fanno ambasciatori dei diversi temi. Presenteranno i loro progetti mostrando quanto l’impegno della società civile possa influenzare la sicurezza alimentare. Sono Benjamin Adrion, fondatore di Viva con Agua, una rete che si batte attivamente per migliorare l’approvvigionamento idrico nei paesi in via di sviluppo; il coltivatore biologico Josef Braun, che si batte per una gestione sostenibile del suolo in agricoltura; Felix Finkbeiner (con Franziska Funk) che a nove anni ha fondato l’iniziativa di studenti Plant-for-the-Planet per sensibilizzare sul cambiamento climatico; il coltivatore di mele Eckart Brandt, per salvaguardare la biodiversita coltiva centinaia di varieta di mele tradizionali; Erika Mayr, in qualita di apicoltore metropolitano, produce miele nel centro di Berlino e contribuisce cosi in maniera decisiva alla salvaguardia delle api; Michael Schieferstein che con l’iniziativa da lui stesso fondata, i Foodfighters, si batte per un rapporto sostenibile con l’alimentazione. Li ritroveremo tutti anche più avanti nella visita.

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E’ tempo di inoltrarsi attraverso la prima area, alle fonti dell’alimentazione, nell’ordine acqua, terreno clima e biodiversità. La prima tappa in ogni zona tematica è l’infopoint: qui i visitatori vengono a conoscenza degli Ambasciatori tematici del Padiglione Tedesco e dei loro progetti. Ci addentriamo così nel padiglione, ricchissimo di contenuti. Apriamo la Seedboard e interagiamo: la visita è autonoma. La prima zona è caratterizzata dal blu dell’acqua, poi l’atmosfera si fa più scura, e per il terreno, elemento fondante e significativo per tutta l’alimentazione mondiale, dominano i toni della terra. Lo spazio successivo emana leggerezza e movimento: le nubi sembrano sfilare, le linee di una mappa meteorologica guidano il visitatore nello spazio e lo immergono letteralmente nel mondo delle isobare, dell’alta e bassa pressione, dei fronti caldi e freddi. In conclusione, per la biodiversità, un archivio illustra l’intera molteplicità delle forme viventi e del mondo vegetale, mostrando l’importanza della loro conservazione per la sicurezza alimentare. I visitatori possono entrare con lo sguardo all’interno di oggetti stilizzati a forma di semi di diverse specie.
Una curiosità: la Banca dei geni di Gatersleben è una delle più grandi al mondo per le piante da coltura.

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Tutto è interattivo tra elementi tattili, visivi e sonori: nella zona “Il clima”, per esempio, è possibile ricevere informazioni approfondite sul lavoro del super calcolatore di Amburgo per le ricerche sul clima, simulando con i calcoli di uno dei più efficienti computer del mondo quali effetti possono provocare su scala globale anche i più piccoli mutamenti climatici.

Non solo lo scivolo esterno: anche i piccoli hanno un loro percorso dedicato. In ogni zona è presente un’area dedicata esclusivamente a loro. I bambini apprendono così, a partire dal seme che germoglia fino alla cottura nel pentolino, il completo ciclo di produzione di uno dei piatti amati in assoluto, il sugo di pomodoro. Per esempio possono aiutare la pianta di pomodoro a mettere radici, un’altra volta, nella zona “Il clima”, soffiano via le nuvole per lasciare splendere il sole oppure aiutano a tenere pulita l’acqua in modo da far venir su le piante di pomodoro e i loro frutti.

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Dopo una decina di minuti si passa alla seconda parte della visita “Gli alimenti”: si apre uno spazio alto e imponente, in cui una scala si avvita verso l’alto. Grandi scaffali colmi di alimenti stilizzati mostrano la varietà dei prodotti tedeschi. Qui, nel mondo della produzione e del consumo, l’attenzione è rivolta in particolare ad un rapporto consapevole con gli alimenti e all’impatto delle nostre scelte quotidiane. La parte posteriore della scala narra invece chiaramente l’altra faccia della medaglia del consumo: una finta montagna di spazzatura rende consapevoli del problema e mostra idee e soluzioni per evitare di produrre rifiuti.

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Saliamo la scala a chiocciola per addentrarci nel “Il mio giardino delle idee”: il gioco di luci cambia ancora, e ci ritroviamo in una luce naturale, dove è il verde della natura ad accoglierci, immersi in un giardino colorato e vivace con 200 piante commestibili, tra verdure, erbe aromatiche e fiori. E’ l’agricoltura urbana: la coltivazione e il raccolto sono attività che non servono esclusivamente all’autoapprovvigionamento, ma divengono una forte esperienza comunitaria. La tavola tedesca al centro dello spazio permette ai visitatori di sbriciare nella cucina e illustra l’alto valore del cucinare e mangiare insieme grazie a una selezione di progetti scolastici e di iniziative della società civile. In ogni angolo è possibile staccare un foglio di appunti, le “Ideas to go”, come un foglio di istruzioni, per portare con sè le buona pratiche sperimentate e provare a replicarle una volta giunti a casa. Davvero una bellissima idea!

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Eccoci infine allo spettacolo conclusivo: si entra nel teatro e i visitatori del Padiglione si trasformano nei musicisti di un’orchestra, guardando il mondo tedesco dell’alimentazione dal punto di osservazione di due api in volo. Alzate lo sguardo: due grandi occhi d’ape, mossi da cavi d’acciaio azionati da verricelli che controllano due robot a cavi, fungono da superficie di proiezione e “volano” attraverso la sala, sopra le vostre teste! Sembra semplice, ma questo gioco di proiezioni è determinato da speciali software, messi a punto dall’Istituto di meccanica tecnica e numerica (ITM) di Stoccarda. Ora seguite i due giovani “BeeJ”, rapper e chitarrista: cantate e suonate la seedboard! Si esce in allegria canticchiando il motivo proposto!

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Non poteva mancare il tipico locale bavarese: nel ristorante è possibile degustare i piatti tradizionali come la salsiccia arrosto, l’insalata di patate, i “ravioli tedeschi” Maultaschen, il pane di segale nero friabile Pumpernickel-Crumble e naturalmente, la birra! Nel ristorante gourmet “Symphonie” è invece possibile sperimentare la cucina stellata.

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Un padiglione sostenibile sino all’ultimo dettaglio: lo sapevate che le scarpe da ginnastica indossate nei 6 mesi dai 170 dipendenti dello staff sono biodegradabili al 100% e contengono sementi vere e proprie? Nelle suole, infatti, sono stati inseriti semi che potranno germogliare e crescere, mentre la struttura della scarpa si decomporrà nel terreno. Dopo Expo, ciascuno potrà piantarle, innaffiarle e ne nasceranno piante!