Sono 12 i meravigliosi monumenti Patrimonio Unesco che brillano lungo l’antica Via Emilia.

I primi quattro sono Siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità: Ferrara, città del Rinascimento con il Delta del Po, I Monumenti paleocristiani di Ravenna, poi Modena con la Cattedrale, la Torre Civica e Piazza Grande infine la Foresta di Sasso Fratino (Fc) cioè 800 ettari di foresta, con faggete tra le più antiche d’Europa.

Gli altri otto riconoscimenti sono altrettante gemme di grande valore: la Quattrocentesca Biblioteca Malatestiana di Cesena, la prima biblioteca civica in Europa, aperta cioè ai cittadini. Poi l’Abbazia della Croara, si trova appena fuori Bologna, sulle colline di San Lazzaro di Savena. Anche Bologna ha un riconoscimento Unesco come Città Creativa della Musica.

L’antica Chiusa di Casalecchio (Bo) sul fiume Reno è “Patrimonio messaggero di una cultura di pace a favore dei giovani”. Altri luoghi Unesco sono: il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, Parma Citta Creativa della Gastronomia, le Riserve MAB Unesco dell’Appennino Tosco Emiliano sul crinale appenninico nei territori di Parma e di Reggio Emilia, lo spettacolare Parco Delta del Po (Fe) e il maestoso  corso del fiume Po, il cosiddetto Po Grande.

Infine anche i Portici di Bologna sono stati dichiarati nel 2021 Patrimonio dell’Umanità: non tutti e 62 km ma solo 12 tratti selezionati con un’accurata ricerca tra quelli centrali e quelli più periferici riconosciuti come “un elemento identificativo della città di Bologna, sia dalla comunità che dai visitatori… punto di riferimento per uno stile di vita urbano sostenibile, in cui gli spazi religiosi e civili e le abitazioni di tutte le classi sociali sono perfettamente integrate”.