Guastalla  nella Bassa Reggiana è situato sulla sponda destra del fiume Po, al crocevia tra le città di Reggio Emilia, Parma e Mantova. I monumenti e gli edifici simbolo della città comunicano ancora oggi al visitatore il fastoso passato di questa piccola capitale gonzaghesca emiliana.

Di origini molte antiche, Guastalla conserva importanti tracce archeologiche del periodo etrusco e romano. Fu un presidio longobardo per il controllo militare del Po e un punto strategico di attraversamento del fiume. Guastalla è citata in documenti medievali del IX secolo e, fin dall’epoca matildica, attesta la presenza di un castello e di una corte. La cittadina assume autonomia e prestigio, fino ad ottenere il titolo ducale nel 1621, sotto l’egida della famiglia Gonzaga. Con I Gonzaga la città raggiunge il suo massimo splendore grazie al nuovo disegno urbano, ai palazzi, alle chiese e alla presenza di artisti e poeti di grande fama.

Guastalla: a piedi lungo l’itinerario cittadino

Partendo da Palazzo Ducale, antica residenza gonzaghesca che si affaccia su piazza Mazzini, si incontra la grande statua bronzea di Ferrante Gonzaga, opera tardo cinquecentesca dello scultore Leone Leoni. Sulla sinistra, in angolo con Strada Gonzaga, si trova l’antico Palazzo della Comunità, oggi tornato sede del municipio dopo i lavori post terremoto.  Sul lato opposto si erge la facciata settecentesca della Concattedrale intitolata a S. Pietro Apostolo, i cui interni sono stati recentemente restaurati. Strada Garibaldi, antico argine del fiume, denominata in epoca medievale “Argine delle Cerchia”, chiude la piazza sul lato corto creando un dislivello di circa un metro.

Proseguendo lungo i portici di via Garibaldi si incontrano la Chiesa della Morte e la storica Biblioteca Maldotti. Al temine della via porticata si apre piazza Garibaldi, antica piazza della Posta. A questo punto del percorso, consigliamo una breve deviazione in Corso Prampolini sino all’incrocio con via IV Novembre, dove si può ammirare la cosiddetta “Croce del Volterra“. Continuando verso sud su via IV Novembre si può ammirare sulla destra, all’incrocio con via Verdi, il Teatro Comunale intitolato a Ruggero Ruggeri. Proseguendo si giunge nuovamente in Piazza Garibaldi.

Imboccando via Volturno, si lascia sulla sinistra la Chiesa ottagonale dell’Immacolata e si arriva fino a piazza Matteotti su cui domina la Torre Civica, detta Campanòn, costruita a ricordo dell’antica rocca della città. Al termine della piazza, si costeggia l’Ospedale Vecchio, ex convento delle Agostiniane, fino ad arrivare al Santuario della Beata Vergine della Porta, edificato allo scopo di custodire l’immagine miracolosa dipinta dal guastallese Padovani sulla porta delle mura cittadine. Si percorre via Cavour fino all’incrocio con Largo dei Mille, dove di svolta a sinistra per immettersi in Strada Gonzaga. Si incontra la seicentesca chiesa di San Francesco, oggi adibita a sala mostre. Proseguendo su strada Gonzaga all’incrocio con Corso Prampolini ci si trova di fronte alla Chiesa dei Servi. Il percorso si chiude ritornando a Palazzo Ducale.

Vivere il fiume

Il fiume Po scorre ad 1 km dalla città ed è comodamente raggiungibile dall’omonimo viale alberato che si addentra dolcemente nell’ampia “golena guastallese” dove si svolge Georgica. Oltre ad alloggiare sulla sua riva ristoranti, impianti sportivi e di intrattenimento (Società canottieri, Circolo ippico, Ostello della gioventù), il Po a Guastalla offre anche percorsi di trekking e passeggiate a cavallo, completamente immersi in una natura esuberante grazie all’importante sistema di piste ciclo-pedonali.

La nuova app “Terre di Po” offre un’esperienza unica attraverso la quale ottenere informazioni e suggerimenti in base alle proprie esigenze e preferenze di viaggio. La mappa interattiva propone nove percorsi cicloturistici differenti, che collegano tutti gli otto comuni della Bassa Reggiana. I punti di interesse turistico dispongono di una scheda dettagliata con tutte le informazioni, insieme a una vasta galleria fotografica.

Sono state inoltre create ampie zone di interesse naturalistico, rifugi faunistici che consentono al visitatore attento di sostare fra stagni dalle acque tranquille, all’ombra di grandi alberi, e d’incontrare all’improvviso uccelli acquatici e timide lepri. Una passeggiata nelle zone di golena del fiume Po diventa un’esperienza affascinante, seguendo i sentieri tracciati a partire dall’antico alveo del fiume, la Crostolina, ora interrato in gran parte, segno dell’evoluzione della vita del fiume nei secoli.

Filari di pioppi

È proprio lungo questi percorsi che si possono cogliere le atmosfere del Po, respirandone i profumi della vegetazione, riconoscendo le varie essenze arboree, individuando le specie animali e in particolare di uccelli che qui si approvvigionano di cibo e nidificano. Tra anatre, predatori notturni e diurni, passeriformi di sottobosco e grandi aironi a caccia dell’abbondante pesce, si coglie quello che doveva essere l’ambiente caratteristico dei grandi boschi lungo le rive del fiume, ecosistema immutato per secoli, prima dell’avvento della massiccia pioppicoltura industriale.

Gli angoli più suggestivi sono l’asse della Crostolina, dal Crostolo fino al territorio di Luzzara, l’Isola del Peccato a ridosso del fiume e i  Saliceti Allagati, area di riqualificazione ambientale, oggetto di interventi mirati a recuperarne il primitivo stato naturale

La fascia fluviale guastallese si distingue per essere particolarmente ricca di pesci siluro, vorace predatore del Po che può raggiungere dimensioni impressionanti, diventando così la capitale nazionale di questo tipo di sport e attraendo molti pescatori, amanti delle forti emozioni, provenienti soprattutto dall’Europa centrale.

La vita sul fiume rimane senza dubbio una delle più grandi e vivaci attrazioni. Indimenticabili le estati al “Lido”, dall’Orchestra “Zanardo” che si esibiva allo “Chalet” o ai musicisti improvvisati nei pioppeti o sulla spiaggia con folle danzanti molto folkloristiche, agli Happy Hours negli attuali locali con DJ e musiche amplificate fino a notte tarda.

Cicloturismo a Guastalla

Per godere appieno di questo territorio è consigliato un tour in bicicletta, seguendo le numerose piste ciclabili che favoriscono gli spostamenti. Un modo piacevole e rilassante per riscoprire luoghi inesplorati all’insegna della sostenibilità ambientale.

Scarica l’App gratuita “Terre di Po in Bici”: www.bassareggiana.it/terredipo

Cucina: i sapori della tavola del Po

La tradizione della buona cucina trova riscontro nei numerosi ristoranti e trattorie dove è possibile gustare ottimi cibi tramandati da una generazione all’altra. Si tratta di sapori forti nati dall’esigenza di supplire alla mancanza di ingredienti costosi e raffinati

Quella guastallese è una cucina ricca che mescola i sapori delle tavole dei duchi a quelle dei pescatori del fiume, assicurando al viaggiatore una sosta piacevole in un territorio di sicuro interesse.

I piatti locali della più tipica tradizione di Guastalla trovano il loro culmine qualitativo nei primi classici: i cappelletti in brodo e i tortelli di zucca. Ma non possono mancare, uniti a secondi piatti succulenti, una gamma ampia di insaccati, tra i quali certamente troneggia il buon salame locale, e l’ottimo Parmigiano-Reggiano, da gustare a pezzi ben stagionato. Secondo tradizione il taglio della forma deve essere fatto con la “coltellina” a foglia di ulivo che suddivide i blocchi in pezzi irregolari capaci di mettere in evidenza pregi quali la superficie granulosa e ruvida

I sapori della tavola del Po sono in parte cambiati,  ma si possono trovare   il pesce gatto e i pesciolini fritti, oltre  ai salumi e al gnocco fritto mentre  al lambrusco  si affianca la birra.

Info  www.guastallaculturaeturismo.it/turismo/