…con due consigli: non correre… Milano può essere una meravigliosa città da scoprire, meglio vedere poco ma comprenderne l’essenza; inoltre, comperate un biglietto Atm “abbonamento giornaliero” che consente di viaggiare uno o due giorni a una piccola cifra.

Si parte dall’ Università Bocconi in via Sarfatti 23-25, di G. Pagano (1937-1941) si prosegue verso nord a visitare il Quartiere IFACP Fabio Filzi di F. Albini, R. Camus,G. Palanti (1935-1938) in viale Argonne- via Birago 2-4, via Illirico. Un salto stilistico ci porta alla Palazzina Liberty in Largo Marinai d’Italia (1911) per condurci direttamente alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, la Nave e il Trifoglio opere di G. Ponti, G. Forti e P. Portaluppi (1960-65) con le successive integrazioni di V. Viganò (1982-84).

Pochi passi ed è possibile visitare la stazione di Lambrate in P.za Bottini, di I. Gardella (1985). Proseguiamo a nord in via Perrone da san Martino 8 per vedere Villa Figini (1934-35) autore lo stesso Figini.

Da visitare anche la nuova Facoltà di Architettura Bovisa, via Durando, un’area in via di trasformazione. Siamo a nord-est e due grandi quartieri ci aspettano: il complesso residenziale Monte Amiata (1967-74) di A. Rossi e C. Aymonino e il quartiere QT8 (1953). Verso sud una suggestiva chiesa, la Chiesa della Madonna dei Poveri (1952-1954) rivela giochi di volumi e di luci da non perdere, arch. L. Figini e G. Pollini.

Anche lo Stadio di San Siro (1926), rimaneggiato nel 1954-56 e ancora nel 1987-90 è parte di questo tour. L’architettura di Terragni e Lingeri è visibile in corso Sempione 36 con Casa Rustici (1934).

Il cimitero monumentale nell’omonima piazza è inoltre un catalogo tipologico di svariate architetture… cambiando destinazione d’uso da vedere il Piccolo Teatro Studio in Corso Garibaldi ( 1980-89) e il Piccolo Teatro in via Legnano (1982) di Crescini e Zanuso.

Terragni e Lingeri sono autori di Casa Ghirindelli (1933-1934) in P.le Lagosta 2 e di Casa Comolli Rustici (1935) in via Montano 1. Grandiose architetture ci attendono: visitiamo la stazione Centrale di Stacchini (1912-31), il grattacielo Pirelli di Ponti (1955-60); poco lontano la Ca’ Brutta (1919-1923) in via Moscova 12-16, il PAC e il GAM in via Palestro 14 di Gardella; il convento di S. Angelo in piazza S.Angelo di Muzio (1939-1947); Palazzo Castiglioni in corso Venezia 47 di Sommaruga (1904).

Siamo nel cuore di Milano e troviamo ancora molte architetture da conoscere: la Rinascente in via Redegonda (1956) di Reggioni; in piazza del Liberty 8 la Società Reale Mutua Assicurazioni (1955); consigliamo una visita anche alla galleria del Modernariato in corso Vittorio Emanuele dove si può avere un’idea del disegno industriale, italiano e non, moderno.

Sempre nel cuore della città siamo in via Festa del Perdono 3-5, dove troviamo un edifico storico quale l’Ospedale Maggiore oggi Università Statale (1964-1984) dove è possibile notare un intervento di conservazione e restauro di Annoni, Belloni, Borromeo, Grassi, Portaluppi.

Anche il Palazzo di Giustizia di Piacentini ( 1932-40) è rappresentativo di un certo modo di disegnare architetture in Italia. Piazza degli Affari vede il Palazzo delle Borse, storica sede dell’economia milanese (1928-31). Di altra impostazione è la Torre Velasca in piazza Velasca 5 di BBPR (1951-58).