A queste domande possono rispondere gli speleologi ma anche tutte le persone che, spinte dalla curiosità, vogliano addentrarsi in una grotta per scoprire la natura più selvaggia. In Trentino l’andar per grotte è un’attività da praticare e della quale potersi appassionare: le Dolomiti, infatti, possono essere visitate, ammirate ed amate anche dall’interno.

Le montagne presenti sul territorio, in modo particolare quelle con rocce carsiche, racchiudono un inestimabile patrimonio che i millenni hanno conservato fino ai nostri tempi. Uno spettacolo fatto di paesaggi unici, dominati dal silenzio assoluto, rocce dai colori e dalle fogge irripetibili, lavorate nei secoli dall’acqua. Il Catasto speleologico “Vt” (Venezia tridentina) raccoglie oltre 1.900 siti dislocati in varie aree della regione.

Le zone a più alta densità sono il Gruppo del Brenta, la Paganella e la Valsugana. Per ogni grotta presente il Catasto informatizzato fornisce i dati identificativi, la planimetria, una scheda storica, i riferimenti bibliografici, gli allegati grafici, le fotografie ed i rilievi anche in formato autocad.

Naturalmente la parte affascinante è andare in prima persona a visitare questo mondo sotterraneo. Alcune grotte del Trentino, infatti, sono facilmente raggiungibili anche da persone non esperte, sempre però accompagnate da personale capace di affrontare nella massima sicurezza questi ostici ambienti.

I gruppi speleo attualmente in attività, tutti legati alla centenaria Società degli alpinisti tridentini, sono parecchi e molti di questi sono disponibili ad organizzare escursioni e gite guidate alla scoperta delle maggiori o più interessanti cavità. Gli esperti possono rispondere alle domande, descrivere con semplicità come la natura sia riuscita a modellare la roccia e studiare degli itinerari ad hoc.

Alcune cavità sono molto impegnative dal punto di vista tecnico e, se si vuole visitarle, bisogna presentarsi ben allenati anche da un punto di vista atletico. Lo spettacolo che si presenterà davanti agli occhi, però, ripagherà certamente di ogni fatica.

Come detto le grotte in Trentino sono tante. Eccone alcune: la grotta della Bigonda, a Selva di Grigno; quella del Calgeron, sempre Selva, che nel tratto iniziale è percorribile solo con un canotto pneumatico; quella di Costalta, nella zona di Borgo Valsugana; quella delle Radici, a Dro; quella di Aladino in Val Daone e la Bus del Giaz, storica grotta della Paganella.

Per maggiori informazioni: www.sat.tn.it