Situata nel sud-ovest del Kenya, a 250 km da Nairobi, la Riserva Nazionale Masai Mara è conosciuta in tutto il mondo per la sua spettacolare bellezza. Quando è stata istituita come santuario della fauna selvatica nel 1961 ricopriva solo 520 chilometri quadrati della sua attuale area; oggi Masai Mara ricopre 1.510 chilometri quadrati ed è una delle più grandi riserve naturali dell’Africa nonché eden terrestre dove vivere uno dei safari imperdibili del continente.

Masai Mara ospita oltre 95 specie di mammiferi e 570 diverse specie di uccelli e cela paesaggi mozzafiato che raccontano la storia del paese. Ecco 3 curiosità che rendono Masai Mara una destinazione senza eguali e che forse non tutti sapevano.

Alle origini del Masai Mara

Il nome Masai Mara racchiude la storia della riserva. Il termine Maasai prende spunto dalle persone che vivono questa terra. I Maasai, infatti, sono una popolazione di pastori e guerrieri seminomadi che hanno mantenuto le loro tradizioni culturali partecipando alle attuali decisioni economiche, sociali e politiche del paese; non si considerano semplici abitanti del Kenya ma parte integrante della vita della Terra ed è per questo motivo i momenti che di caccia sono rari e vivono in perfetta armonia con la fauna selvatica. Mara, invece, è il nome del fiume che attraversa la riserva e significa “a chiazze” in Maa (la lingua dei Masai): guardando la riserva dall’alto è come se il paesaggio fosse “maculato” a causa delle ombre delle nuvole e degli alberi.

Un ecosistema unico al mondo

Il Masai Mara è uno dei pochi parchi in Africa dove è possibile osservare i famosi “Big Five” ovvero i cinque animali che governano la riserva: il leopardo, l’elefante, il bufalo, il rinoceronte e, ovviamente, il leone. Non è un caso quindi che il parco possieda la più alta concentrazione di predatori al mondo con una stima di 600 leoni e sia considerato uno dei più grandi centri di ricerca sulla fauna selvatica del mondo, in particolar modo per la presenza delle iene maculate. La riserva è famosa nel mondo anche per la sua migrazione semestrale di gnu, zebre e gazzelle, che riunisce oltre 1 milione di animali: ammirare gli animali che attraversano il fiume Mara è un’esperienza unica da vivere almeno una volta nella vita. Oltre a ciò, gli scienziati hanno identificato più di 570 specie di uccelli selvatici che migrano attraverso il parco.

Paesaggi mozzafiato

La Masai Mara Game Reserve è un’ampia distesa di savana dolcemente ondulata con quattro tipi di topografia che la rendono unica: il pendio di Oloololo, che forma l’altopiano occidentale che domina la pianura ad un’altitudine di oltre 1800 metri e offre una veduta spettacolare sul fiume Mara; le colline di Ngama, situate a est, dove si possono ammirare i rinoceronti neri che vivono tra terreni sabbiosi e cespugli frondosi; il Mara Triangle si trova intorno al fiume Mara, tra spazi aperti e foreste di acacie ed è il rifugio di un’ampia varietà di animali selvatici che viene sfruttato soprattutto durante la grande migrazione. Infine, le pianure centrali coprono gran parte della riserva e danno l’impressione di un paesaggio “infinito” con maestosi tramonti.

Le stagioni ideali per un safari in Kenya sono generalmente gennaio, febbraio e da giugno a settembre, poiché le temperature sono miti e il clima secco.

La riserva di Masai Mara è in grado di stupire i visitatori con la bellezza del suo paesaggio e la diversità del territorio e dell’ecosistema che rendono questo luogo una meta imperdibile per un viaggio indimenticabile!