Domenica 17 luglio

Incomincia il nostro tour con una levataccia pazzesca alle ore 4.00.
Destinazione San Francisco con un breve scalo a Parigi e poi ad Atlanta dove abbiamo rischiato causa un overbooking di rimanere lì per qualche giorno o la seconda soluzione (poi applicata) prevedeva l’estrazione dei nomi dei passeggeri. Con grande fatica siamo riusciti ad imbarcarci entrambi. Arrivo previsto nel pomeriggio.
Alloggio presso al Monticello Inn in una camera con letto queen size e colazione a base di muffins.
Giro libero della città.

Lunedì 18 luglio

Mattinata dedicata ad una visita guidata su un furgoncino con altri italiani residenti all’estero. Una guida molto simpatica che guidando e saltando su e giù per quelle vie così ripide ci mostrava edifici, luoghi magici della città.

Nel pomeriggio ci siamo recati al Fisherman’s Wharf.
Un vento e un freddo tale da dover comprare una felpa e vestirmi a strati. Il mio consorte molto più previdente si era già munito di un pile super pesante.
Con nostro grande stupore girando per la città ci siamo imbattuti nell’uomo del monte e nel vecchio caro tram arancione di Milano!!!! Cool!!!!
Non è mancato il giro turistico sulla celebre “cable car”… davvero entusiasmante.

Martedì 19 luglio Monterey – Yosemite km 280

Dopo aver preso l’auto e aver imparato qualche rudimento sull ‘ A- B- C abbiamo cominciato il nostro viaggio on the road.
Prima meraviglia la grandezza delle auto e il loro comfort, seconda meraviglia la grandezza delle highways, terza meraviglia paesaggi stupendi lungo il percorso per arrivare a Monterey.
Monterey è una piccola cittadina sull’Oceano, davvero graziosa e suggestiva.

Eccezionale “The Wild Plum Café & Bakery” che si trova al 731 di Munras Avenue. E’ lì che io e la mia dolce metà abbiamo cominciato la sagra della colazione americana. Ancora ricordo con un immenso piacere quei fantastici, anzi celestiali pancakes with fruit of the season, i migliori in assoluto.

Mercoledì 20 luglio Partenza per lo Yosemite National Park.

Purtroppo sbagliando l’uscita dell’autostrada siamo arrivati un po’ più tardi del previsto e ci siamo dovuti accontentare del giro con lo shuttle gratuito.
Appena arrivati all’entrata abbiamo fatto la Golden card che costa solo 50$ e che permette di entrare in tutti parchi nazionali. Che emozione nel vedere quei famosi rangers dell’orso Yogi!!!
Che spettacolo!!!!!!!!!! Non riuscivo a credere a ciò che vedevo…. Quando si vedono nei telefilm o nei documentari si pensa a dei fotomontaggi… invece tutti i luoghi visti durante il nostro viaggio di nozze erano proprio reali, immensi, verdissimi, rossissimi (Monument Valley, Bryce Canyon), da togliere il fiato.

A Yosemite abbiamo potuto fare una piccola passeggiata per ammirare con il naso all’insù le gigantesche sequoia… sembra di essere davvero microscopici.
Pernottamento appena fuori dal parco presso l’hotel Best Western Lake view Lodge.

Giovedì 21 luglio Yosemite- Death Valley km 480

Partenza di buon ora per recarci presso Bodie, “the ghost town”. Questa piccolissima cittadina fu chiamata così dal suo scopritore Waterman S. Body che scoprì dei giacimenti d’oro nel 1859. La visita costa 2$ e comprende anche un piccolo libretto che racconta le origini di questa cittadina.
Giro che dura al massimo un’ora e mezza, è preferibile recarsi lì per le ore 8 del mattino (ora di apertura) quando non c’è anima viva, questo vi permette proprio di percepirla come città fantasma.

Dopo questa breve sosta ci siamo rimessi in viaggio sulla nostra Chevrolet bianca alla volta della Death Valley.
Prima cosa da fare: fare il pieno di benzina e portarsi una buona e ricca scorta di acqua, succhi di frutta in quei grandi contenitori di polistirolo che vendono nei supermercati, riempirli di ghiaccio e di bottiglie d’acqua. Farsi il segno della croce quando ci si addentra con la macchina.

Noi siamo arrivati da Lone Pine verso le 11 della mattina e già si percepiva tutto il caldo e l’aridità. Mettendo un tovagliolino sul cruscotto della macchina sono riuscita a preparare dei toast al mio maritino, croccanti e caldi al punto giusto!
Quando ci si vuole fermare per fare delle foto bisogna ricordarsi di equilibrare, in parte, la temperatura interna dell’auto con quella esterna. Appena si esce dalla macchina si ha l’impressione di avere un migliaio di phon accesi, un vento soffocante che non permette di respirare, i piedi e qualsiasi parte del corpo chiedono pietà, e il nostro primo istinto è stato quello di rituffarci dentro la nostra adorata macchina.

C’è una grandissima differenza tra la temperatura della zona e quella dentro i negozi, i punti di informazione, e le stanze del Furnace Creek Ranch, si sente la necessità, per non prendere qualche malanno, di indossare un maglioncino di cotone.
Arrivati nella nostra meravigliosa stanza ci siamo recati belli pimpanti nella piscina del Ranch, ci siamo gettati convinti di provare refrigerio …… che delusione, sembrava di nuotare in un brodo star. Certo anche noi furboni sapevamo che la temperatura nella Valle della Morte è più alta nel mese di luglio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Descrivendo questi momenti mi viene ancora una gran sete.
I gestori degli hotel si raccomandano di non toccare i condizionatori delle camere e di rivolgersi direttamente al personale.

Venerdì 22 luglio Death Valley – Las Vegas km 240

Sveglia alle ore 4.30 per andare a vedere l’alba presso Zabriskie point… MERAVIGLIOSA !! Ne valeva proprio la pena. Dopo la visione del sole che sorge, ci siamo recati un po’ per curiosità al Golden Canyon dove è possibile incamminarsi nelle primissime ore del mattino (è sconsigliabile dopo le 8 a.m causa il gran caldo). Non volevamo addentrarci in questo canyon anche perché non avevamo provviste di acqua dietro, ma solo una bottiglietta di gatorade che abbiamo cercato di centellinare. Colti dalla bellezza del luogo e dandoci animo con una coppia di bolognesi anche loro lì, ci siamo addentrati fino alla Red Cathedral… che spettacolo.

Tornati indietro verso le ore 10, ci siamo recati a Badwater, dove in lontananza si scorge una distesa di sale. Badwater è il punto più basso e più caldo della Death Valley. Vi è un piccolo laghetto di acqua fresca da evitare perché piena di serpenti.

Tornati al Ranch ci siamo preparati per lasciare quell’inferno di caldo e arsura diretti a Las Vegas. Sistemazione presso l’Hotel Excalibur, camera stupenda con vista sul New York New York Hotel Casinò. A Las Vegas abbiamo toccato il fondo con le nostre colazioni più simili a dei pranzi e cene insieme. Nei giorni precedenti e fino al mattino a Las Vegas le colazioni comprendevano pancakes, scrambled eggs with smoked bacon, French toast with marmalade, sausages with country potatoes, muffins, some tea, some fresh fruit. Facevamo colazione e basta. Dopo i primi cinque giorni di abbuffate ci siamo dati una calmata e optavamo per un bicchiere di tea caldo e un muffin da assaporare in macchina on the road.

Dalla Death Valley alla città dei balocchi, mille luci, suoni, rumori, alberghi lussuosi da mille e una notte. Mi sembrava un grande luna park. Vale la pena vedere le strutture alberghiere (vere e proprie attrazioni) sia di giorno che la sera e visitarle.

Sabato 23 luglio Las Vegas – Bryce Canyon km 430

Si lascia Las Vegas di buon mattino e si raggiunge lo stato dello Utah, passando per la cittadina di St. Gorge si entra nel parco di Zion. Poi si passa per la cittadina di Sedona, deliziosa, dove è possibile in un photo shop vestire i panni dei cowboys dell’epoca e avere una foto ricordo divertente.

Si prosegue il viaggio per Bryce Canyon, un grandioso anfiteatro di pinnacoli in tutte le sfumature dal giallo al rosso. Ecco il Bryce Canyon è ciò che in assoluto abbiamo più amato. Si resta increduli e ci si chiede “ma è tutto vero? è reale?”. Si resta senza fiato, senza parole davanti a tanta meraviglia, gli occhi non si saziano di tanta immensità, il cuore per un attimo si ferma e poi riprende a palpitare velocemente.
L’albergo è veramente carino, il personale gentile, e la cucina del ristorante del Best Western Ruby’s Inn davvero saporita.

Domenica 24 luglio Bryce Canyon – Monument Valley km 304

Sveglia presto e partenza per Lake Powell dove mio marito mi ha convinto a fare il bagno…. ci voleva proprio. Ci si sente padroni del mondo e liberi. Il Lake Powell è un lago spettacolare fra le rocce colorate, anche in questo caso sembra di stare in un fotomontaggio. Se ci riuscite andate a visitare Antelope Canyon, a Page in Arizona. Noi non abbiamo fatto in tempo ma dalle foto viste qua e là ne sarebbe valsa la pena.

Proseguire verso un altro panorama mozzafiato che ci ha riportati all’epopea del Far west “Momument valley“. Giro in macchina lungo i sentieri rossi e polverosi in mezzo a quei mastodontici “monumenti”

Lunedì 25 luglio Grand Canyon North Rim

TERRIFIC!!!!!!!!!!!!!!!!!
Abbiamo fatto giro con lo shuttle. Ci si sente piccini piccini picciò. Era possibile fare giro in elicottero ma mio marito soffrendo di vertigini, ha preferito mettersi a mollo nella spa (piccola piscinetta calda). Dovrete solo andarci e vi ritroverete a dire quando gli adulti fanno ohh…!!

Martedì 26 Luglio Grand Canyon South Rim – Phoenix

Lungo il tragitto ci siamo fermata a visitare Montezuma castle, un castello a cinque piani costruito nella roccia in cui vi abitavano circa 200 persone fino al 1100.
Dopodichè visita a Sedona (tipica cittadina popolata da indiani e negozi per turisti). E’ lì che in un fotoshop io e augusto ci siamo messi i panni dei cowboy e cowgirl dell’epoca… e vai di foto “WANTED”. Si trovano tanti costumi bizzari
Pernottamento a Phoenix e mattina seguente partenza per L.A.

Mercoledì 27, Giovedì 28 Los Angeles

Hotel Renaissance Hollywood sistemazione in una suite spaziale, quelle da film, con finestra sulla collina dove c’è la scritta Hollywood. Con la macchina ci siamo subito recati agli Universal Studios, dove abbiamo cercato di contrattare il prezzo di entrata stratosferico, ne valeva la pena. Vi raccomando dite che siete honeymooners!! A volte anche prima di arrivare alla cassa si incontrano tipi strani che vi danno il pass o un buono per entrare.

Viaggio su un trenino con guida-attrice che parla inglese o spagnolo. Vi sono tutti gli scenari effetti speciali dei vari film, vi porteranno negli hangars. Qualche settimana fa hanno dato alla tv Beverly Hills Cop II con Eddy Murphy e la scena della metropolitana è proprio quella che abbiamo visto a Hollywood… che eccitazione!!
Disastri aerei, lo squalo, inondazioni che arrivano fino al trenino, Jurassik Park (dove sulle canoe di legno e a causa delle rapide mi sono fatta male al collo). In ogni ricostruzione c’è scritto che ci potrebbero essere bruschi movimenti.
Stupendo anche il Padiglione di Shrek e vi consigliamo nei vostri giri lo spettacolo di Waterworld, dove hanno girato proprio il film.
Fantastiche erano le cool zone (anche a Las Vegas) grandi ventilatori che sparavano goccioline d’acqua rigeneranti.
Il giorno dopo giro per la città e le spiaggette Malibù, Santa Monica, Venice beach dove Augusto cercava le famose bagnine… ma niente da fare!!! ih ih!!

29-30-31 Luglio
Soggiorno da una nostra amica che vive a Northville che si trova vicino Detroit nel Michigan

Lì abbiamo mangiato ovviamente cose più italiane e potuto finalmente bere del cafè, lavare i nostri indumenti e fare acquisti di ogni genere. Siamo anche andati nell’Indiana in un villaggio Amish, dove abbiamo mangiato i loro semplici piatti ma gustosissimi e super porzionati. Girato nei loro supermarket dove vendono solo i loro prodotti e visitato negozietti very amish, che abbiamo svaligiato comprando i famosi mat (tovagliette per la colazione) presine…i quilt cioè le coperte sono spaziali, ma ci sarebbe una valigia solo per loro.

Lunedì 1 Agosto New York e permanenza fino al 5 agosto
Hotel Shelburne Murray Hill.

Visita al MOMA, Central Park dove ovviamente ci siamo persi, Empire State Building, Ground Zero (e lì è calato il gelo), ogni sorta di negozio era fonte di attrazione. I negozi di giocattoli per bambini avevano al loro interno le ruote panoramiche in versione quasi naturale, dinosauri…
Grande caldo, dal terreno veniva fuori il calore si vedeva proprio fuoriuscire il vapore… la metropolitana un forno … non mi lamenterò più del caldo e della metropolitana di Milano.

Venerdì 5 agosto – Venerdì 12 agosto Bahamas

Sistemazione al Cove Eleuthera, un paradiso terrestre. Dopo i nostri vari giri e pellegrinaggi un luogo dove si arrivava e ci si restava, ci si muoveva o tramite bici che però bisognava riconsegnare alle 17 o tramite macchina da affittare molto cara. Noi abbiamo girato per due giorni sull’isola e in un’ altra isola vicina.
Spiagge bianche interminabili, mare azzurro e verde.
Nel nostro resort eravamo i soli a stare in spiaggia, avevamo una spiaggia privata tutta per noi e il mare idem…. Che relax.

Vi auguriamo buon viaggio!