La cultura dei NATIVI AMERICANI in Dakota è insita nella parola “Dakota” , “amico” nella lingua Lakota. Il viaggio alla scoperta della bellezza della cultura indiana

North Dakota

I Nativi americani del North Dakota condividono la comprensione delle relazioni della specie umana con la natura. Ci sono circa 30.000 Nativi che vivono in North Dakota, il 5% dell’attuale popolazione dello stato:  Mandan, Hidatsa, Arikara,  Yanktonia, Sisseton, Wahpeton, Hunkpapa ed altre tribù Dakotah/Lakotah (conosciute più semplicemente come Sioux) , oltre a Pembina Chippewa, Cree e Metis.

Nella primavera del 2019 la tribù Chippewa – che comprende circa 29.000 membri, dei quali 13.000 vivono  nella Turtle Mountain Reservation ed attorno ad essa – inaugura il nuovo TURTLE MOUNTAIN CHIPPEWA HERITAGE CENTER. Una struttura circolare, costruita all’interno di una Ruota della Medicina (Medicine Wheel), simbolo spirituale dei nativi d’America. La Turtle Mountain Band dei Chippewa migrò in questa zona dalla regione dei Great verso la fine del 1400. Nel 1764 la popolazione di tutta la Nazione Chippewa era di 30.000 membri dediti principalmente all’agricoltura. Nel 1882 fu creata la Turtle Mountain Reservation. La riserva si trova vicino nel nord-centro dello stato, non lontano dal confine con il Canada; il centro tribale è la cittadina di Belcourt.

Sempre nel 2019, dal 6 all’8 Settembre, si festeggerà il 50° Anniversario dello United Tribes Internatioanal Powwow a Bismarck – capitale del North Dakota -. Questo  Powwow è considerato uno dei più grandi degli Stati Uniti e raduna centinaia di suonatori di tamburi e danzatori di tribù di tutto il mondo. E’ una manifestazione culturale di grande impatto, molto coinvolgente, ricca di musica, danze, sapori e cibo della dieta dei nativi Indiani, prodotti e manufatti artigianali della tribù.

Crazy Horse Memorial: la scultura omaggio al famoso condottiero Lakota

Crazy Horse Memorial, il famoso monumento in South Dakota dedicato al guerriero indiano Cavallo Pazzo si erge nelle montagne granitiche delle Black Hills: si tratta della più grande scultura esistente al mondo iniziata nel 1948 dallo scultore Korczak Ziolkowski – d’origine polacca, nativo di Boston – con il patrocinio di Chief Standing Bear.  Korczak giunse sulle Black Hills nel 1947 su invito dei nativi ed iniziò a lavorare al memoriale già quarantenne con soli 174$ nel portafoglio. Grande sostenitore della libera impresa, credette fin dall’inizio che la grande scultura doveva rimanere educativa e culturale, non-profit e progetto umanitario pagato dall’interesse del pubblico e non dalle tasse dei cittadini. Rifiutò quindi per ben due volte consecutive l’offerta di sponsorizzazione federale di almeno 10 Milioni di dollari. Coinvolse la famiglia intera in questo mega-progetto ancora e l’opera è ancora seguita dai figli e dai nipoti. E’ ormai un sogno che la famiglia Ziolkowski non vuole abbandonare, seguendo modelli e piani di Korczak e il programma associativo creato e lanciato nel 1978.

Chi giunge al Memorial scopre la storia di questo monumento grazie ad un interessante video proposto nel Crazy Horse Orientation Center e poi si prosegue la visita al museo. Inaugurato nel 1973, il museo è divenuto oggi la maggiore attrattiva del suo genere: ospita un’esposizione e collezione di manufatti dei Nativi americani, nella svariata differenziazione di tradizioni e culture. Chi è curioso di dati e record deve sapere che la sola testa del cavallo del Memoriale può contenere l’intera scultura di Mount Rushmore, con le quattro teste dei Presidenti Americani !  Il Crazy Horse Memorial è visitato da almeno un milione di visitoatori ogni anno e ogni sera d’estate fino al 29 settembre 2019 è possibile asssistere allo spettacolo Laser Show  “Legends in Light”: uno strepitoso spettacolo di giochi di luci,animazioni e suoni.

L’attrazione inoltre consente anche un approccio alla cultura dei Nativi americani; infatti l’annesso centro culturale e educativo e l’ interessante Museo dedicato alla cultura dei Nativi offrono una visione certamente valida a tutti coloro che intendono scoprire e conoscerne le tradizioni. Il centro d’orientamento è un complesso vastissimo che include anche lo studio storico dello scultore Korczak Ziolkowski ed il laboratorio.

Crazy Horse Memorial si trova nelle Black Hills del South Dakota a 7 km dalla cittadina di Custer, a 16 km da Hill City e a 30km dal famosissimo monumento Mt.Rushmore. Info: crazyhorsememorial.org

Nativi americani in South Dakota

Il South Dakota oggi conta almeno 71,800 Nativi, per lo più Dakota, Lakota e Nakota. Le 9 Riserve si trovano in ogni parte dello Stato: Cheyenne River Sioux Tribe, Crow Creek Sioux Tribe, Flandreau Santee Sioux Tribe, Lower Brule Sioux Tribe, Oglala Sioux Tribe, Rosebud Sioux Tribe, Sisseton Wahpeton Oyate, Standing Rock Sioux Tribe and Yankton Sioux Tribe. Un viaggio in South Dakota è ancora più completo se si riesce ad apprendere tutto sulla cultura e le tradizioni dei Nativi visitando i numerosi musei, gallerie ed attrattive, facendo delle esperienze culturali  uniche e viaggiando lungo strade panoramiche infinite.

Riserva di Pine Ridge e il nuovo Native West Trading Company

La Pine Ridge Indian Reservation, tribù Oglala,  si estende nelle Badlands, le così dette “Terre Cattive”, che affianca l’omonimo Badlands National Park. Molti valorosi Capi Oglala hanno lasciato il segno nella storia qui: Red Cloud (Nuvola Rossa) è seppellito qui, nel cimitero cristiano presso la Red Cloud Indian School. E Proprio a Pine Ridge accadde l’episodio storico del 1890 tristemente ricordato quale Massacro di Wounded Knee, quando 250 inermi Lakota, donne uomini e bambini furono uccisi dalle truppe del Settimo Cavalleggeri. Nonostante le avversità e la storia, il popolo nativo rimane vitale, pieno di speranze e con un’identità culturale intatta. Nella località di Wall si visita il Wounded Knee Museum, museo dedicato al massacro .A Interior invece, appena fuori il Badlands National Park e la Pine Ridge Indian Reservation, è stato appena inaugurato un piccolo  trading shop, il Native West Trading Company, dove è possibile acquistare oggetti e manufatti autentici nativi ed approfondire la conoscenza della cultura e dell’arte Lakota.

Crazy Horse Memorial e la Spring Volksmarch

Nelle Black Hills il grande monumento granitico dedicato al Capo guerriero Crazy Horse, Cavallo Pazzo, è il tributo al grande leader Lakota e a tutta la cultura dei Nativi nord americani. Ogni anno nel mese di giugno si tiene la Spring Volksmarch,  una marcia di circa 10km dalla durata di circa 2 ore e 30 minuti E’ una marcia tradizionale che consente di toccare il mento del volto di Cavallo Pazzo: l’unica effettiva opportunità durante tutto l’arco dell’anno!  Nel 2019 la 34° edizione si terrà il 1 e 2 giugno.

Akta Lakota Museum

L’Akta Lakota Museum di Chamberlain, nella parte centro orientale dello stato, ospita una delle migliori collezioni di oggetti ed opere d’arte creati dai Lakota. Disponibili interessanti mostre che espongono gli abiti tradizionali, i tepee e rappresentazioni di bisonti oltre a oggetti di artigianato nativo.

Monumenti a Sitting Bull e Sakakawea 

Il Missouri River è l’ultimo luogo di riposo del famoso capo spirituale e culturale Sitting Bull, Toro Seduto.  E’ proprio qui che i suoi resti sono conservati in una volta tombale cementificata, sulla quale si erge un monumento di granito col busto del condottiero indiano, disegnato ed eseguito da Korczak Zoilkowski, l’artista di Crazy Horse Memorial. Nei pressi si trova anche il monumento dedicato a Sakakawea, la nativa che aiutò gli esploratori Lewis&Clark nel loro famoso passaggio a nord-ovest. Entrambi i monumenti si trovano sulla Highway 1806, a circa 3km a sud ovest di Mobridge.

Good Earth State Park at Blood Run

Per secoli il Good Earth State Park questo luogo nei pressi del Big Sioux River è stato un importante sito culturale per i Nativi. Il fiume, l’abbondante fauna, il legname, il terreno fertile nonché la posizione riparata dai venti fecero di questa zona il crocevia di molte civiltà di Nativi americani. Il parco, oggi National Historic Landmark, si trova vicino a Sioux Falls ed è l’ideale per passeggiate e hiking. Inoltre il Visitor Center illustra la storia dei popoli Oneota vissuti tra 1000 e il 1650 d.C.

Nel cuore delle Northern Plains – praterie del nord – c’è una sezione molto aspra delle Badlands, con terreni a prato, fertili, ove mandrie di ovini e manzi pascolano e le antilopi con i cervi vivono allo stato brado. Questa regione alla cui estremità si trovano le città di Hettinger, Lemmon, Bison e Buffalo è la stessa nella quale gli indiani Lakota e Dakota effettuavano le ultime battute di caccia al maestoso e selvaggio bisonte che un tempo vagava libero in grandi mandrie.

Francie Berg, autrice nativa del libro  Buffalo Trails in the Dakota Buttes, narra la storia del bisonte delle ultime grandi cacce in questa zona, salvandosi dall’annientamento, fino al risorgere del bisonte in Nord America. E’ possibile seguire in autonomia il Buffalo Trails, tour autonomo composto da 10 tappe storiche con eventi relativi al bisonte, tutti in un’area relativamente circoscritta. Si possono così rivivere momenti storici della tradizione delle tribù Sioux Lakota e Dakota, gli antichi precipizi buffalo jumps, il salvataggio di cinque cuccioli di bisonte da parte dei Nativi che cambiò la storia, il restauro delle mandrie alla stato brado nelle terre tribali, i ranch privati ed i parchi pubblici. Il Buffalo Trails può essere acquistato al The Peacock Mercantile, KB Jewelers e White Drug in Hettinger. Il viaggio inizia proprio con una visita a “Prairie Thunder” al Dakota Buttes Museum ad Hettinger. Prairie Thunder è una bestia enorme di rara e leggendaria bellezza: l’esemplare di bisonte esposto al museo introduce alla sua tragica storia. Nel 1887 il bisonte fu semplicemente definito da William Hornaday “The grandest of them all.”

Una delle tappe più belle del tour è vicino a  Hiddenwood Cliff. Qui i cacciatori indiani Lakota giungevano cavalcando lentamente e silenziosamente, fino al ruscello; è il luogo della “The Last Great Buffalo Hunt” del 20 Giugno 1882. Circa 2000 uomini, donne e bambini che avevano lasciato Fort Yates, 160 km ad est lentamente, alcuni cavalcando, altri tirando carri o traini con cani o cavalli, uccisero 2000 bisonti il primo giorno e velocemente li macellarono. Il terzo giorno la mandria non si era allontanata troppo ed i cacciatori indiani uccisero altri 3000 bisonti. Dopo aver organizzato vari campi attorno all’acqua, si curarono della carne messa a seccare al sole.  Nessun altro animale è così integrante alla vita degli indiani delle Prateria come il bisonte, una delle bestie più predate dai cacciatori poichè in grado di fornire carne, pellame per indumenti e ripari, tendini per il cordame ed ossa per costruire utensili ed ornamenti. Inoltre fu parte cruciale nella vita sociale e cerimoniale.

Al North Dakota Heritage Center c’è una sezione completamente dedicata alla cultura delle tribù native dello stato ed esiste una Native American Hall of Honor, un programma annuale con mostre che riconosce quegli Indiani Nativi che si sono prodigati oltre misura nel rappresentare la propria tribù e cultura. Il programma è in partnership con la North Dakota Indian Affairs Commission, la State Historical Society of North Dakota, la State Historical Society Foundation e lo United Tribes Technical College.

Powwow

Il  Powwow, oppure WACIPI così come è definito dai Lakota, Dakota e dalla Nazione Sioux, è la celebrazione dei Nativi d’America. E’ un evento sociale che può durare uno o molteplici giorni. E’ il momento durante il quale Lakota, Dakota o Nakota e membri delle tribù eseguono le onorificenze, consegnano i doni, si accampano e le tribù si ricongiungono. Durante i mesi estivi la celebrazione wacipi è normalmente svolta all’aperto con alcuni ripari o con un’area al coperto, dove si siede l’audience ed i danzatori, mentre al centro lo spazio è riservato per le danze.

La Native American Scenic Byway

Speciale ed unica negli USA, la Native American Scenic Byway è una strada scenografica di circa 600 km un che  scorre lungo il Missouri River da Chamberlain, Oacom sulla I-90, a Fort Thompson, attraverso la Lower Brule Reservation, Ft. Pierre e la Cheyenne River Sioux Tribe Reservation per terminare a Standing Rock Sioux Tribe Reservation e continuare nella sezione della riserva sita in North Dakota.

“COWBOY UP”: esperienza western nel Legendary State del Great American West

Quale esperienza migliore per rivivere l’autentico OLD WEST in North Dakota che cavalcare i percorsi storici originali? Provate i sentieri al Theodore Roosevelt National Park, il Maah Daah Hey Trail oppure soggiornate in un working guest ranch. Se invece di cavalcare preferite ammirare, allora ci sono i RODEI in ogni angolo del North Dakota, inclusi gli eventi speciali Roughrider Days a Dickinson, i Mandan Rodeo Days, il Killdeer Mountain Roundup Rodeo e la Champions Ride Saddle Bronc Match, giusto per citarne alcuni.

Scoprite il cowboy che è in voi al ND Cowboy Hall of Fame a Medora. Questo museo espone il meglio della tradizione dei ranch, delle transumanze, dei coloni, dello sport del rodeo e l’impatto del cavallo sullo sviluppo della vita nelle PRATERIE  del NORTH DAKOTA. Altrimenti camminate sulle strade della “cow-town” Medora. Questa tipica cittadina western e le circostanti Badlands abbondano di miti e leggende. Alcuni abitanti vennero nelle Badlands per necessità, avventurieri dell’ondata  western, mentre altri vi arrivarono per provare personalmente la vita di frontiera. Oggi l’avventura si può rivivere allo spettacolo del  MEDORA MUSICAL, un varietà americano estivo all’aperto nel Burning Hills Amphitheatre proprio nel cuore delle North Dakota Badlands. Il Medora Musical offre una combinazione di musica country moderna, western, gospel e musica patriottica con veri cavalli sul palcoscenico.

THEODORE ROOSEVELT NATIONAL PARK si apre sugli scenari maestosi delle Badlands, con una moltitudine di fauna selvatica ed infinite opportunità d’avventura. La  South Unit del parco è accessibile da Medora ed è la sede del primo capanno di legno di Teddy Roosevelt, il Maltese Cross Ranch. La North Unit è vicino a Watford City, sede del Long X Trading Post Visitors Center, che espone lo stile di vita dei cowboy nei ranch e nella gestione delle mandrie nel 1880. Il Long X Trail was prende il suo nome dal Long X Ranch, che si trovava alla fine del percorso della transumanza delle mandrie dal Texas in questa zona.

Bismarck fu per molti l’inizio del Wild West. Il FORT ABRAHAM LINCOLN fu la casa del Generale George Custer e del  7° Cavalleggeri. La loro missione fu di facilitare l’avanzamento della ferrovia  Northern Pacific Railroad ed aprire la FRONTIERA AMERICANA all’espansione verso ovest. La cavalleria crollò nella Battaglia di Little Big Horn, ma si può ancora rivivere la storia vera del 1875 alla Custer House. La replica della dimora mostra molti reperti appartenuti al generale e a sua moglie quando vissero in North Dakota.

Una mostra dell’espansione della frontiera, dello stile di vita dei cowboy e della colonizzazione del West si trova al North Dakota Heritage Center nel terreno dello STATE CAPITOL a Bismarck. Le esposizioni illustrano la storia della vita nelle PRATERIE DEL NORD e del controllo di vasti appezzamenti terrieri alle lotte ed ai successi dei pionieri e dei coloni.

Le leggende dei cowboy in North Dakota non includono solo il Generale Custer bensì anche lo scrittore Louis L’Amour, cresciuto all’affievolirsi della frontiera americana a Jamestown. THEODORE ROOSEVELT invece arrivò nelle Badlands  la prima volta nel Settembre 1883 e rimase coinvolto nel business del bestiame; investì nel Maltese Cross Ranch e successivamente fondò l’ Elkhorn Ranch. Ripetutamente affermò: “Non sarei mai diventato Presidente se non avessi fatto le mie esperienze in North Dakota.”

Se cercate l’autentica gastronomia western, gustatevi una pasto eccezionale immersi nelle North Dakota Badlands alla Medora Pitchfork Steak Fondue. Godetevi una vera bistecca mentre si svolge sotto i vostri occhi il Medora Musical, oppure provate un assaggio gourmet del West all’ Outlaws Bar & Grill di Watford City.

Info: greatamericanwest.it