Tra i tappeti...
Faselis
Smirne
Side
Urgup
Noi sei turchi...!
Pamukale

Questa è la prima premessa d’obbligo perchè un viaggio cosi, anche a distanza di tempo lo ricordiamo sempre in modo divertente ed allegro. Il ns. desiderio di vacanza è come al solito al bivio, in estate Ivo ama il mare ed il relax per eccellenza, io (Saby) prediligo le preziosità dei monumenti, le moschee e la storia locale, tanto per cambiare siamo d’accordo su tutto!!!

Non c’è problema dopo futili discussioni iniziali, prendiamo “al volo un last minute” che propone due settimane in Turchia, la prima full immersion in pulmman della Cappadocia, mentre la seconda estensione mare nelle verdi/blu calette turchesi, ok così si può fare.
La partenza da Orio Bergamo è prevista per mezzogiorno, riusciamo a decollare solo dopo 3 ore di ritardo perché, così dicono, c’è l’improvement (il blocco) da Bruxelles, iniziamo bene e arriviamo meglio ad Antalya solo nel tardo pomeriggio, stanchi e sudati, fa un caldo appiccicoso pazzesco.

Qui veniamo subito smistati nelle stanze di un nero alberghetto, forse il peggiore di tutta la ns. vita e prendiamo confidenza con la giovane guida, Emin, che conosce perfettamente la cultura italiana ed europea, perché ha lavorato parecchio in Francia. Sembra simpatico, oltre che molto autoironico e ghignone, e piccolo particolare, adora come molti, le donne italiane, che caso…
Ma torniamo a noi, nello stupido hotel ci rimaniamo giusto il tempo di una veloce notte, e dopo aver fatto colazione partiamo alla volta di un’escursione particolare, il paese di santa Clause, ovvero babbo natale, in Turchia ??? mai sentito …. boh!

Il vero nome di Myra è Demre, uno stupefacente complesso con rovine e tombe licie, scavate nella roccia, trattasi di un’antica necropoli che risale al 141 d.C. tenuta ottimamente, con maschere scolpite nella pietra e un anfiteatro tuttora funzionante.
Nel pomeriggio giro in caicco nella baia di Kekova, una città sommersa dal terremoto, qui facciamo il primo bagno turco, (in ammollo nel mare intendo) il giro sul bananone sparato a filo d’acqua ed è l’occasione per sciogliersi con gli altri partecipanti del viaggio, scattano le presentazioni, siamo la bellezza di 42 persone, occupiamo l’intero caicco, e c’è di tutto…. coppiette più o meno giovani, amiche, singles, tutti però accumunati dalla voglia di “fare casino e divertirsi”.

Foto e testo di Brambilla Sabina. Grazie 🙂