L’architetto e designer Finn Juhl, una delle figure più importanti del design danese, avrebbe compiuto 100 anni nel 2012

Il grande creativo nato a Copenaghen è, insieme ad Arne Jacobsen, Hans J. Wegner e Kaare Klint, uno dei protagonisti del Moderno Danese. Questo movimento ha posto le basi del caratteristico stile funzionale e minimalista danese dagli anni ‘40 ai ’60, sia nel design sia nell’architettura. Il museo d’arte Ordrupgaard celebra il centenario del famoso architetto e designer danese Finn Juhl (1912-1989). La sua abitazione privata, costruita nel 1942 e situata proprio accanto all’Ordrupgaard, nel ricco sobborgo di Charlottenlund a Copenhagen, è aperta al pubblico, ed è un’immutata capsula del tempo. Appena entrati, si ha la sensazione che Juhl sia appena uscito per una passeggiata in giardino. La fievole luce scandinava, proveniente dalle ampie vetrate e porte finestra che danno sullo spazioso terrazzo, si diffonde e si riflette sulle candide pareti.

Accanto al camino aperto si trova la famosa “Chieftain Chair”, accompagnata dal sofà “The Poet”: complementi d’arredo che tutti, danesi e non, ricordano di aver visto sulle pagine di riviste patinate, in programmi tv, nelle vetrine – e a casa propria. Gli arredi di Finn Juhl stanno sperimentando una vera e propria rinascita proprio mentre la Danimarca festeggia quello che sarebbe stato il centesimo compleanno del famoso designer. Dall’interno all’esterno Finn Juhl progettò l’abitazione a nord di Copenaghen pensando ad una casa per la propria famiglia, e dando forma a un perfetto esempio delle sue teorie. Juhl ragionava in termini di stanze, ovvero concepiva l’abitazione partendo prima dagli spazi interni e poi pensando all’esterno. La facciata era un elemento secondario, e doveva esprimere l’idea di quanto si trovava oltre; inoltre, era necessario creare equilibrio tra mura e finestre. Juhl aveva una perfetta concezione di come le stanze dovessero integrarsi tra loro e di come la luce dovesse dare il suo apporto. L’interazione tra le stanze all’interno e gli spazi esterni circostanti era un elemento molto importante per l’architetto. La casa a pianta aperta Costituita da due edifici posti ad angolo retto, la casa di Finn Juhl ha una peculiare forma a L. In uno dei due edifici si trovano un ampio salotto e un piccolo studio, mentre nell’altro sono localizzati la cucina, la sala da pranzo, le camere da letto e il bagno.

I due edifici sono collegati attraverso un atrio che dà sul giardino. Questa abitazione è un primo esempio di casa a pianta aperta, che dona una visione particolare attraverso le varie stanze. Anche se ciascun ambiente ricopre la propria funzione, è sempre possibile guardare da una stanza all’altra mentre ci si sposta nei diversi spazi, e la visuale include sempre il giardino. Il soffitto è dipinto con giallo pallido e, quando riflette la luce proveniente dall’esterno, dà l’impressione di essere il tetto di una tenda attraversato dalla luce. Le mura sono costruite con mattoni, mentre la facciata è intonacata con una sfumatura grigio-bianca che dona un effetto tenue e opaco, creando così un contrasto con il paesaggio boschivo circostante. L’importanza dell’arte La giovane famiglia Juhl nutriva un profondo interesse per l’arte, e la casa è quindi decorata con opere di artisti danesi dell’epoca: Lundstrøm, Richard Mortensen, Eigill Jacobsen, Robert Jacobsen e altri. Finn Juhl ha sempre concepito i propri arredi come espressione della stanza, sostenendo l’idea che arredamento, prodotti artigianali e oggetti d’arte contribuissero alla completezza dell’abitazione: concezione che trova piena espressione nella sua casa.

La casa di Finn Juhl

La casa fu costruita nel 1942 e progettata da Finn Juhl come dimora famigliare. L’abitazione è diventata parte del museo Ordrupgaard dopo una generosa donazione al governo danese ed è aperta al pubblico da aprile 2008. La Danimarca festeggia Finn Juhl Finn Juhl raggiunse la fama internazionale dopo la progettazione della camera del consiglio d’amministrazione dell’Onu a New York nel 1951-52. La camera è attualmente in fase di restaurazione grazie al contributo della Fondazione Realdania, il Ministero della Cultura danese, il Ministero danese degli Affari Esteri e l’Onu. La Heritage Agency di Danimarca si assicura che il restauro sia fedele al progetto di Finn Juhl. Parallelamente al restauro, cinque designer danesi saranno invitati a competere per la progettazione di nuove scrivanie e una nuova sedia da collocare nell’ufficio. Ordrupgaard Ordrupgaard è un museo statale d’arte situato a Copenaghen. Ospita una delle più importanti collezioni nordeuropee di arte francese e danese, con opere realizzate tra il XIX e il XX secolo. È stato progettato dall’architetto Zaha Hadid, e dal 2008 comprende la casa del famoso designer Finn Juhl.

Info: Ordrupgaard, Vilvordevej 110, Dk-2920 Charlottenlund, Tel. +45-3964 1183 www.Ordrupgaard.dk – www.Finnjuhl.com – www.Visitdenmark.com