Il Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto – porta in Cina la grande arte italiana del ‘900, con una mostra che si è aperta l’8 settembre al Namoc – National art museum of China – di Pechino, dove rimarrà fino all’11 ottobre. Dal 25 ottobre al 10 dicembre la mostra – che raccoglie più di un centinaio di opere appartenenti alle collezioni permanenti del Mart – sarà invece a Canton, al Guangdong museum of art. “È questo un risultato che ci riempie di orgoglio – ha detto oggi nell’ambito della presentazione dell’evento alla stampa internazionale, tenutasi nel primo pomeriggio al Namoc, la vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Margherita Cogo – che valorizza gli importanti investimenti realizzati dal Trentino sul versante della cultura e dell’arte contemporanea.

L’obiettivo al quale tendiamo con operazioni come questa è mettere in relazione le nostre istituzioni artistiche e culturali con le realtà più fertili e creative del mondo. Al tempo stesso ci attendiamo che musei come il Namoc vengano da noi proponendoci le loro opere, per un interscambio che sia di stimolo per entrambi”. Soddisfazione anche da parte della direttrice del Mart Gabriella Belli, giunta nella capitale cinese lo scorso mercoledì. “Il compito che ci eravamo prefissati era quello di raccontare il ‘900 italiano attraverso le arti figurative. Un compito non facile, ma con l’aiuto delle opere dei grandi maestri che abbiamo portato al Namoc credo che siamo riusciti ad offrire un quadro sufficientemente esaustivo della creatività italiana, una creatività che non si esaurisce nelle epoche classiche, ma si spinge fino ai giorni nostri”.

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il vicedirettore del Namoc Ma Sulin, che era stato in Trentino per mettere a punto il progetto, e l’ambasciatore italiano in Cina Gabriele Menegatti, che non ha mancato di sottolineare come, nel corso della sua prossima visita al paese asiatico, programmata fra una decina di giorni, anche il presidente del Consiglio Romano Prodi farà tappa al Nomac per visitare le sue esposizioni. Si alza dunque il sipario sulla grande mostra organizzata dal Mart in Cina.

L’evento era stato propiziato dalla vicepresidente Cogo nel corso di una sua precedente missione in Cina, nel 2005, nel corso della quale erano state poste le basi per la mostra al Namoc, inserita assieme ad alcuni altri eventi dedicati all’arte e al design nel nostro paese nel calendario delle manifestazioni autunnali previste nell’ambito del “2006, anno dell’Italia in Cina”. La mostra “Immagini e figure del ‘900”, che aprirà i battenti al pubblico domani sera alle 19 ora locale, con un vernissage che si concluderà con una sfilata di Valentino, è stata allestita dall’architetto Paolo Baldessari. La curatrice è la direttrice del Mart Gabriella Belli; hanno collaborato alla sua realizzazione Beatrice Avanzi, Davide Sandrini e Costantino Charalabopoulos, assieme al personale messo a disposizione dal Namoc.

Su una superficie di circa un migliaio di metri quadri essa presenta per la prima volta al pubblico cinese una vasta selezione di opere rappresentative dell’elaborazione artistica nel nostro paese nel corso del XX secolo, spaziando dal divisionismo a futurismo, fino ad arrivare all’arte povera e alla transavanguardia, con capolavori di maestri come Boccioni, Depero, Carrà, Morandi, Guttuso, Fontana. La missione in Cina della vicepresidente Cogo, che si concluderà domenica con il ritorno a Trento, e’ servita però anche per avviare altri rapporti di cooperazione culturale, che si concretizzeranno nel prossimo futuro. Prima di giungere a Pechino, infatti, la vicepresidente è stata a Hong Kong, dove ha incontrato i responsabili del Science center cittadino e della sede locale della Camera di commercio italiana, e a Canton, dove la mostra del Mart approderà ad ottobre. “Consolidare i rapporti con i centri della scienza cinesi, che sono all’avanguardia nel mondo, è per noi di estrema importanza – ha detto infatti la Cogo – anche perchè è ormai noto il loro ruolo nell’incrementare la propensione degli studenti superiori ad iscriversi a facoltà universitarie di tipo scientifico. Inoltre vogliamo che in futuro essi possano collaborare con il nuovo centro della scienza trentino, che sarà progettato da Renzo Piano. In ogni modo la nostra provincia è già conosciuta anche in questo campo: a novembre il direttore del Museo tridentino di scienze naturali Michele Lanzinger farà parte, in qualità di delegato italiano, della delegazione europea che visiterà il paese per avviare nuove collaborazioni. Inoltre, su invito dell’università di Trento-dipartimento di Fisica, e di nuovo del Museo tridentino di scienze naturali, il direttore del Centro della scienza di Shangai verrà prossimamente in visita al Trentino, per valutare iniziative congiunte”.

A Pechino inoltre la vicepresidente Cogo ha visitato il nuovo distretto degli artisti Dashanzi 798 (solo “798” per i frequentatori abituali), un’area industriale dismessa sulla quale trovano oggi collocazione numerose gallerie d’arte e agenzie culturali, come ad esempio la galleria “Continua” o l’agenzia “Officina”, di proprietà italiana. È questa una delle fucine delle nuove tendenze dell’arte cinese, in campi che vanno dalla pittura alla videoarte. L’obiettivo in questo caso è ipotizzare delle collaborazioni che possano magari arricchire il cartellone di “Manifesta”, la biennale europea che il Trentino si prepara ad ospitare assieme all’Alto Adige nel 2008.

Durante la permanenza a Pechino la vicepresidente della Provincia autonoma di Trento ha anche visitato la Camera di Commercio italiana, dove è attivo un desk trentino, incontrando il direttore Davide Cuccino e la segretaria generale Erica De Stales. “Lavoriamo molto bene con la vostra provincia – ha detto la De Stales riferendosi anche alla recente visita in Trentino del presidente della Camera di commercio di Pechino – per la sua capacità di dare continuità al rapporto con noi e per la sua concretezza. Tra l’altro sono in programma nel prossimo futuro sia la visita di una delegazione cinese nelle regioni dell’arco alpino italiane, fra cui il Trentino, sia anche una missione di imprenditori trentini nel sud della Cina”.

Infine la vicepresidente Cogo, assieme ad alcune collezioniste che hanno arricchito il Mart con le loro collezioni, fra cui Paola Giovanardi, si è recata in visita a Xian, la città cinese famosa per l’eccezionale scoperta archeologica, avvenuta nel 1974, del cosiddetto “esercito di terracotta”, su invito della municipalità locale. Anche a Xian infatti l’arte trentina ha lasciato il segno, con due murales di Paola De Manincor collocate in un parco cittadino e all’esterno di un grande centro commerciale. Ricche di simbologie care sia all’Oriente che all’Occidente, le opere raccontano dei rapporti e dell’amicizia fra I nostri paesi e le nostre culture. La visita della delegazione trentina in Cina è stata organizzata con la collaborazione di Erica Brunello, trentina, dieci anni di esperienza lavorativa in Cina, dove si è anche laureata in lingua e cultura cinese.