La visita al Museo inizia con una multivisione che, con una sequenza di immagini, testi e suoni accompagnati da un particolare commento musicale, introduce il visitatore al Carnevale e alla gente di Mamoiada e, nel contempo, dà conto delle diverse interpretazioni avanzate nel corso degli anni sull’origine e sul significato dei Mamuthones.

Si passa quindi in un secondo ambiente, la “Sala del Carnevale Barbaricino”, che presenta una serie di maschere del centro Sardegna. In una quinta scenografica formata da due grandi finestre ad angolo che si aprono, come occhi di una maschera, ad una veduta del paese, sono esposte due maschere complete di Mamuthone e una di Issohadore. Di lato i Boes, Merdules e Filonzana di Ottana e i Thurpos di Orotelli. In una vetrina a parete sono visibili numerose maschere facciali di Mamoiada, alcune delle quali di particolare interesse storico, e di Ottana, nelle diverse tipologie zoomorfe e antropomorfe.

Il terzo ambiente, la “Sala del Mediterraneo”, è diviso in tre ambiti geografici (l’arco alpino, la penisola iberica, la penisola balcanica). Per ogni area rappresentata ci sono alcuni manichini sopra i quali sono proiettate immagini relative a quei carnevali.

www.museodellemaschere.it