Fondato nel 1988 dalla principessa Bona Borromeo Arese, il Museo della Bambola vanta il privilegio di esporre oltre mille bambole e giocattoli realizzati tra il XVIII secolo fino ai giorni nostri. Una collezione esclusiva composta da pezzi di preziosa fattura realizzati nei materiali tra i più noti e diffusi appartenenti alla tradizione antica come legno, cera, porcellana, biscuit. Le bambole, riccamente abbigliate, molte dotate di corredi in miniatura, sono esposte insieme ai giocattoli provenienti da tutto il mondo, a libri, riviste, dipinti, stampe e curiose raccolte come quella di ex-libris a soggetto infantile.

Al nuovo progetto del Museo ha lavorato lo staff tecnico dell’architetto Cesare Mari che, per l’occasione, ha ideato una tipologia di vetrine moderne e funzionali pensate per ottimizzare le esigenze conservative. Dominano le linee essenziali, dove l’assenza delle cerniere e ingombranti chiusure, consentono l’esposizione dei pezzi senza il benché minimo ostacolo visivo. Una geniale illuminazione a soffitto tramite riflessione, ad integrazione di quella a fibre ottiche presente nelle teche, contribuisce ad accentuare i particolari di ciascuna bambola esaltandone le qualità, valorizzando inoltre le antiche strutture architettoniche e i preziosi dipinti della Rocca Borromeo. Attraverso il nuovo allestimento del professor Marco Tosa, docente all’Accademia di Belle Arti di Venezia e curatore del Museo, si è voluto indicare un percorso, sviluppato attraverso 12 sale, con una precisa sequenza storica legata ai materiali e alle fisionomie delle bambole attraverso i secoli, al fine di rendere semplice e diretta la conoscenza di tale complesso universo ludico e culturale, per poter meglio apprezzare questo mondo sempre più specchio della moda, delle abitudini e dei vezzi della nostra società. Le molte rarità collezionistiche esposte, sono ancora più preziose perché spesso protagoniste di aneddoti e ricordi legati alla loro storia o alla loro appartenenza come la rara bambola manichino 116/b, dono di casa Savoia, arrivata al museo con ancora parte del raffinato guardaroba composto da abiti e biancheria cifrata, ricamata con le insegne della nobildonna destinataria. Ad arricchire il Museo si è aggiunta in tre sale al primo piano la sezione dedicata agli automi, dono, come molti degli altri pezzi esposti, di Madame Peschè, titolare del Petit Musée du Costume della citta di Tours. Una collezione di meraviglie della meccanica di fabbricazione francese e tedesca datate tra il 1870 ed il 1920, che, attraverso il tema del circo, della musica, dei vizi e delle virtù raccontano l’infinita passione dell’uomo per il fantastico, dove il desiderio di animare le figure, di renderle simili all’uomo ha radici che si perdono nella notte dei tempi fino a giungere ai robot della saga cinematografica di “Guerre Stellari”.

L’allestimento di questa particolare sezione si sviluppa lungo un percorso caratterizzato da suoni di carillon, luci e installazioni video che consentono di vedere questi oggetti in movimento e apprezzarne quindi la loro vera bellezza. Queste sono solo alcune novità del rinnovato Museo della Bambola e del Giocattolo, molte altre aspettano i visitatori e gli appassionati di settore nella splendida cornice della Rocca Borromeo affacciata sul Lago Maggiore. Un museo davvero per tutti: adulti e bambini, una collezione interamente da scoprire per un viaggio nei ricordi e nella meraviglia di un mondo che non ha mai smesso di stupire e affascinare, dove il giocattolo è stato non solo protagonista, ma anche un ottimo compagno di giochi che ha educato ed aiutato a crescere intere generazioni.

La Rocca Borromeo di Angera, è aperta tutti i giorni dalle ore 9 alle 17. 30 (ultimo ingresso), per ulteriori informazioni consultare il sito: www.borromeoturismo.it o telefonare allo 0331.93.13.00