L’incredibile ritrovamento è avvenuto a Saint-Léonard: i 13 menhir si trovano disposti in fila lungo una linea retta. Gli studiosi non hanno ancora chiarito il significato della struttura, che tuttavia è compatibile con la cultura neolitica del territorio dove sono state trovate in passato tombe e ceramiche. Nel 1964 furono trovati anche tre dolmen nel sito di Le Petit-Chasseur.

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Nel Canton Ticino, tre anni fa, era venuto alla luce un altro ritrovamento eccezionale, durante uno scavo per edilizia privata.

A Bellinzona-Claro gli archeologi avevano identificato strutture appartenenti a un luogo di culto preistorico del Neolitico (2’500-2’300 a.C.) e dell’età del Ferro (ca. 500 a.C.).

Si trattava di cinque megaliti, menhir e altri blocchi di dimensioni minori provenienti in parte da cave dei dintorni, sbozzati e con tracce di lavorazione.
Il sito fu verosimilmente abbandonato alla fine del Neolitico e durante l’età del Ferro i megaliti furono ricoperti e riutilizzati per la costruzione di un nuovo luogo di culto, probabilmente con finalità sepolcrali.

L’importanza del ritrovamento, il primo di questo tipo in Canton  Ticino, è confermata dal parere di specialisti svizzeri nel campo del megalitismo, attivi in Canton Vallese e all’Università di Ginevra.

In Svizzera si contano un centinaio di menhir. Nell’estate del 2010, dalle parti di Lugano in Val Capriasca, era stato trovato su un nemeton un cromlech, ovvero un cerchio di pietra vero e proprio luogo di culto del passato. A Essertes-Auboranges, nei pressi di Oron, si trova il più grande menhir in Svizzera: 6,7 metri di altezza e un peso di 25 tonnellate!