La nuova struttura, situata in uno dei borghi più suggestivi della campagna toscana, raccoglie le testimonianze archeologiche e storiche di tutto il comprensorio del Chianti, conservando al suo interno i reperti e i risultati degli scavi effettuati sul territorio: dai siti di Monte Calvario e del Poggino a Castellina in Chianti, a quelli di Cetamura e Rietine a Gaiole in Chianti.

Il Museo costituisce una vetrina della complessa realtà archeologica di un’area che è stata luogo privilegiato dell’incontro tra genti di stirpe e cultura diversa. I centri rurali etruschi si svilupparono un po’ ovunque a partire dalla fine del VII secolo a.C. sul territorio, come confermano i numerosi ritrovamenti (centri abitati e necropoli) avvenuti in molte località del Chianti.

Tramite le tracce rinvenute negli scavi di Poggio la Croce, iniziati nel 1990 e tutt’ora in corso, è stato possibile ricostruire, ad esempio, alcuni aspetti della vita etrusca: dalla loro vocazione alla coltivazione della terra fino alla loro capacità di produrre vino. Il legame ancestrale della terra del Chianti con la vite e con il vino è, infatti, stato confermato dal ritrovamento di alcuni semi di “Vitis Vinifera”, risalenti a ventitre secoli fa nel sito di Poggio la Croce nei pressi di Radda in Chianti.

Il binomio vino ed etruschi è stato ulteriormente rafforzato dal rinvenimento, all’interno dello stesso scavo archeologico, di alcuni resti attribuibili alla presenza di un torchio a pressione per la spremitura dell’uva. Tali indizi farebbero propendere per una produzione vinicola non solo legata all’autoconsumo, bensì ad una produzione intensiva e commerciale.

Per informazioni:

Museo Archeologico del Chianti Senese
Piazza del Comune 17/18
53011 Castellina in Chianti (Siena)
Tel. 0577 742090 – Fax 0577 741388
www.museoarcheologicochianti.it