All’inizio dell’anno il New York Times indicò 20 luoghi al mondo da visitare assolutamente quest’anno. La Germania appariva in questa lista una sola volta – con Dresda. La ragione è la nuova apertura del Museo di Storia Militare dell’Esercito Tedesco (Mhm). Dal 15 ottobre è stato completato e la nuova esposizione permanente del Museo di Storia Militare dell’Esercito Tedesco ha già attirato più di 50.000 visitatori. Il famoso architetto Daniel Libeskind ha combinato lo storico edificio dell’arsenale della caserma della cittadella militare Albertstadt (costruita dal 1873 al 1877) con un edificio moderno. L’edificio di nuova costruzione si presenta come un cuneo in acciao e cemento armato che taglia a forma di gigantesca “V” l’edificio d’epoca tardo classicistica. Indica esattamente in direzione del centro città e richiama con la sua forma geometrica l’area distrutta di Dresda nella notte del bombardamento del 13 febbraio 1945. Allora furono uccise 25.000 persone, distrutte innumerevoli opere d’arte e monumenti. Kurt Vonneguth illustra questa catastrofe in maniera impressionante nel suo romanzo “Mattatoio nr.5”. Proprio oggi che Dresda si accende di nuovo splendore il museo vuole porre un segnale contro l’oblio e per la riflessione su chi ha scatenato la Seconda Guerra Mondiale. Così ci saranno lastre nella pavimentazione con traccie delle esplosioni. Provengono dalla città polacca Wielun che il 1° settembre 1939 fu il primo obbiettivo delle bombe tedesche.

Il Museo di Storia Militare è uno dei musei storici più grandi e moderni della Germania. La nuova istituzione diventa uno dei tre più significativi musei di storia nazionale in Germania – accanto alla Casa delle Storia a Bonn e il Museo Storico Tedesco a Berlino. Nell` antico edificio risanato un percorso cronologico conduce attraverso le epoche di storia militare dal tardo medioevo all’era contemporanea. Ci si aspetta che 160.000 visitatori all’anno saranno attratti dai 9.000 pezzi esposti e dalla loro esemplare presentazione. Non troveranno però una presentazione militare focalizzata sulla tecnologia e gli strumenti bellici. Nel nuovo museo è l’uomo al centro dell’attenzione. Così il visitatore potrà incontrare la leggendaria Marlene Dietrich nell’uniforme di un’accompagnatrice delle truppe americane, l’ex ministro degli esteri Joschka Fischer. Di quest’ultimo si potrà vedere un abito originale comprese le tracce di un sacchetto di colore lanciatogli contro per protesta. Spunti di riflessione più drastici sulle pericolose missioni di pace sono dati dalle schegge delle granate recuperate dal corpo di un soldato tedesco ferito in Afganistan.

Gorch Pieken, direttore scientifico del Museo di Storia Militare, dice che nessun altro museo antropologico racconta così tanto l’indole dell’uomo come a Dresda. Per questo è andato fino a Lublin in Polonia orientale per riuscire ad ottenere in prestito 30 paia di scarpe dal campo di concentramenti Majdanek. 80.000 persone lasciarono la propria vita in questo campo di concentramento. Ha impiegato quattro anni per riuscire ad avere una bibbia che il prete resse nelle mani affrontando il saccheggio e l’assassinio da parte di soldati tedeschi nel villaggio di Kommeno in Grecia. Tutte queste impressioni fanno parte del „percorso da vivere“ lungo il quale il visitatore viene indirizzato alla questione centrale dell’esposizione, e cioè: Cosa significa violenza? Il Museo di Storia Militare dell’Esercito Tedesco presenta inoltre numerosi altri spettacolari pezzi d’esposizione. Per esempio una cabriolet Horch 830 Bl Sedan del 1936. Quest’auto faceva parte del parco macchine del comando della Wehrmacht della Grande Parigi, comandato dal Generale Dietrich von Choltitz. Questi impedì la distruzione della capitale francese ordinata da Hitler entrando così tra i personaggi della storia mondiale come il „salvatore di Parigi“. Dopo la guerra quest’auto Horch 830 Bl venne utilizzata per diversi anni dal Generale Charles De Gaulle durante le parate davanti ai veterani reduci delle due guerre mondiali.

Info: Militärhistorisches Museum der Bundeswehr – Olbrichtplatz 2, 01099 Dresden – Tel.: +493518232803 – www.Mhm-dresden.de – aperto giovedì a martedì dalle 10 alle 18, lunedì alle 21; mercoledì chiuso