Il calendario dell’imbottigliamento

I periodi considerati i più adatti per l’imbottigliamento coincidono con i mesi di marzo e settembre. Nel mese di marzo è indicato imbottigliare i vini da consumare entro l’anno poiché durante l’inverno che segue alla vendemmia, si depositano sul fondo la maggior parte delle sostanze in sospensione nel vino, per cui finito questo ciclo è piuttosto agevole imbottigliare vino limpido. Per i vini che non vanno consumati nell’anno successivo alla vendemmia ma in quello che segue, si può preferire il mese di settembre; in ogni caso la giornata scelta per imbottigliare deve essere soleggiata, mite e senza vento; con il freddo infatti il vino assorbirebbe più aria e, arricchendosi molto di ossigeno, invecchierebbe precocemente.

Molte tradizioni popolari indicano i periodi migliori per imbottigliare il vino in base alle fasi lunari in quanto l’immaginario collettivo attribuisce al nostro satellite il potere di influenzare gli eventi biologici. In realtà non esistono prove della veridicità di queste credenze, anzi le indagini scientifiche in proposito le smentiscono. Le uniche influenze certe che la Luna esercita sulla Terra sono le maree, un certo influsso sul comportamento riproduttivo di alcuni organismi marini e alcune forme di tropismo su certi tipi di piante. Tutto il resto è più ragionevole considerarlo come un retaggio di superstizioni popolari che attribuivano un significato magico alla Luna legato al suo ciclico crescere e decrescere.

Nel caso specifico dei vini, probabilmente per spiegare i motivi di risultati completamente diversi da un anno all’altro, un tempo, quando non erano neppur pensabili le conoscenze scientifiche e le tecnologie attuali, venivano attribuiti all’influenza positiva o negativa della Luna i risultati della vinificazione in realtà dovuti allo stato microbiologico del prodotto nel corso della produzione. In ogni caso secondo la tradizione si dovrebbe imbottigliare al primo quarto di luna per ottenere vini frizzanti, all’ultimo quarto per i vini da lungo invecchiamento e in luna piena qualsiasi tipo di vino. In particolare durante la prima luna nuova di primavera, cioè durante la settimana di Pasqua (che si celebra infatti la domenica successiva alla prima luna piena di primavera), si ostacolerebbe la ripresa dell’attività dei microrganismi. Non è sbagliato imbottigliare in questi periodi ma è sbagliato pensare che l’influenza della Luna abbia delle reali conseguenze positive o negative sul risultato dell’operazione, influenza che è esercitata in realtà da un più complesso insieme di fattori. Tuttavia il seguire il calendario delle fasi lunari ha ancor’oggi un qualcosa di affascinante e, riconoscendo comunque quello che afferma la scienza, bisogna riconoscere che è anche cosa saggia tramandare le tradizioni di generazione in generazione.

Calendario 2018 dell’imbottigliamento

Vini frizzanti – luna crescente

gennaio dal 18 al 30
febbraio dal 16 al 28
marzo dal 18 al 30
aprile dal 17 al 29
maggio dal 16 al 28
giugno dal 14 al 27
luglio dal 14 al 26
agosto dal 12 al 25
settembre dal10 al 24
ottobre dal 10 al 23
novembre dall’ 8 al 22
dicembre dall’ 8 al 21

Vini da invecchiamento – luna calante

gennaio dal 13 al 28
febbraio dall’ 1 al 15
marzo dal 3 al 17
aprile dall’ 1 al 16
maggio dall’ 1 al 15 e dal 30
giugno dall’ 1 al 13 e dal 29
luglio dall’ 1 al 13 e dal 28
agosto dall’ 1 al 11 e dal 27
settembre dall’ 1 al 9 e dal 26
ottobre dall’ 1 al 9 e dal 25
novembre dall’ 1 al 7 e dal 24
dicembre dall’ 1 al 7 e dal 23

Tra i tanti commenti che ci sono pervenuti a riguardo, segnaliamo il pensiero di Mario Giovagnorio, amante di viticoltura e piccolo produttore di vino, che aggiunge:

“Sono d’accordo, che non c’è, naturalmente nessuna magia, ma la vera ragione per cui si imbottiglia o si “svina” come si dice in gergo contadino, in alcuni periodi dell’anno, secondo la mia esperienza sul campo è questa. Nei periodi di fasi lunari che provocano le alte maree, le sostanze non liquide in sospensione, in qualsiasi recipiente, fanno fatica a depositarsi sul fondo, proprio per l’attrazione magnetica che esercita la luna sul mare e su altri corpi compreso il mosto e il vino, di conseguenza, estraendo liquido in questi periodi, si ottiene liquido non puro e non chiaro con contenuto misto. Credo che questa sia l’unica vera ragione per la quale si è tramandata nella tradizione popolare l’idea dell’influenza lunare.”