• 400 g di farina bianca
  • 30 g di strutto
  • un pizzico di bicarbonato

La piadina è una classica specialità romagnola, una specie di pane privo del lievito.

Anticamente le piadine venivano cotte sul “testo”, una pietra posta sulle braci. Oggi abitualmente si usa una padella di ferro antiaderente. Si prepara un impasto di farina, strutto, sale, al quale si aggiunge un pizzico di bicarbonato e acqua quanto basta.

Disponete la farina a fontana sopra la spianatoia e versate lo strutto, il sale e circa un bicchiere di acqua tiepida, quanto basta comunque per dare all’impasto la giusta consistenza. Lavorate gli ingredienti, sino a ottenere un composto liscio e omogeneo, lasciatelo lievitare per trenta minuti.

Stendetelo con un mattarello, in modo che risulti sufficientemente sottile: lo spessore dovrebbe essere di due millimetri circa. Ricavatene dei dischi di 15 cm di diametro. Cuoceteli uno per volta sulla piastra di ferro, per 3 minuti da una parte e 3 minuti dall’altra. Servite le piadine calde, farcite di prosciutto crudo.

Si mangiano farcite di prosciutto o salame, oppure verdure cotte. la classica è crescione o squacquerone, con prosciutto crudo. Una variante è costituita dalla piadina farcita con formaggio e rucola. nella versione dolce, si sposa con la farcitura con Nutella.

E’ perfetto l’abbinamento con del buon vino rosso Sangiovese o un Lambrusco amabile.