Preparazione del tempura:

  • 700 g di gamberetti
  • 800 g di filetti di sogliola
  • 1 coda d’aragosta
  • 2 carote medie
  • ½ melanzana media
  • 220 g di fagioline verdi

Per la minestra tensuya:

  • 1 tazza di dashi 2
  • 1/3 di tazza di mirin
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 1/3 di tazza di salsa di soia

Per servire:

  • olio abbondante per friggere
  • daikon
  • rafano appena grattugiato
    zenzero appena grattugiato,
    succo di limone.

Tempura
Lavate, scolate e sgusciate i gamberetti badando a lasciare la coda intatta. Praticate un’incisione nel senso della lunghezza, eliminate la vena e fate un altro piccolo taglio nella parte inferiore, vicino all’estremità, per evitare che i gamberetti s’arriccino troppo durante la cottura. Lavate i filetti di sogliola e tagliateli in quadrati di 6 cm circa di lato; tagliate a pezzetti la coda di aragosta. Asciugate tutto con cura. Raschiate e lavate le carote, tagliatele a fettine lunghe 7 cm circa; lavate e pelate la melanzana, tagliatela a fette spesse ½ cm, e ogni fetta in quarti; nettate i fagiolini eliminando le estremità e, se c’è, il filo, e tagliateli in tronchetti di 7 cm circa.

Prendete 1 e ½ tazza di farina, 1 uovo, 1 tazza d’acqua.
Setacciate la farina. In una tazza battete insieme l’uovo e l’acqua, poi gradualmente unitevi la farina, mescolando molto delicatamente con una forchetta. Non usate assolutamente un mixer elettrico, e badate a non mescolare troppo.

Minestra tensuya
Riunite tutti gli ingredienti in una casseruola, portate a bollore mescolando, togliete dal fuoco e conservate coperto fino al momento dell’uso.

Per servire
Versate 6-7 centimetri d’olio in una padella a bordi alti e scaldatelo a 180° scarsi. Mentre l’olio si sta scaldando versate la salsa in ciotole individuali e distribuitele nei posti riservati ai commensali; mettetevi accanto piattini di daikon, rafano e zenzero. Mettete una piccola brocca di succo di limone in un punto dove tutti la possono raggiungere facilmente. Quando l’olio è pronto, cominciate a friggere; prendete i gamberetti per l’estremità, tuffateli nella pastella poi nell’olio, friggeteli finché sono leggermente dorati da ogni parte, sgocciolateli e immediatamente serviteli; procedete nello stesso modo per gli altri ingredienti, con la sola differenza che per immergerli nella pastella dovrete usare un cucchiaio. Continuate così, sempre servendo ogni cosa non appena dorata e sgocciolata, fino ad esaurimento degli ingredienti; ogni commensale provvederà da sé a condire quel che gli viene servito.