I criteri espositivi riguardano le varie lavorazioni di fibre tessili ( seta, lana, cotone, lino) che hanno caratterizzato Leffe ed il territorio Bergamasco. Il museo espone una sezione riguardante la lavorazione della seta, con un torcitoio circolare della fine del 1700 dal diametro di m 4,5 proveniente dal filatoio di Leffe. Una sezione riguardante l’evoluzione dei telai, passando dal tipico telaio medievale, al telaio con la “navetta volante”, a due telai a mano con macchine jacquard di legno, per finire con un telaio meccanico a ratiera del 1900. Altre sezioni espongono strumenti di controllo e misure: dinamometri, torsiometri, bilance di precisione, aspatrici oltre a ruote filare ad aletta e ruote ad incannare. Di particolare interesse è la lavorazione della lana rappresentata da un torcitoio a ruota a 12 alette del 1750 (uno dei primi tentativi di industrializzazione della filatura della lana) e da un follone per panni lana, oltre a libri campionari con centinaia di campioni di tessuti del XIX° secolo. Nel percorso espositivo ci sono anche strumenti e macchinari per la lavorazione del lino e del cotone, con un caratteristico torcitoio giapponese del XIX° secolo. Di prossima inaugurazione sono libri e campionari di una tintoria dell’inizio del 1900 e una macchina circolare per il tombolo della fine del 1800 di fabbricazione inglese. Lungo il percorso sono esposti dei disegni per tessuti jacquard (messe in carta realizzati nel corso del XX° secolo.