Pizzo calabro

Pizzo è un borgo marinaro, arroccato su un promontorio al centro del Golfo di Sant’Eufemia. Il suo territorio comprende una costa frastagliata, contraddistinta da spiagge sabbiose in alcuni tratti e da alte scogliere in altri.

È il primo paese della Costa degli Dei che si incontra provenendo da nord. Pizzo oggi è una moderna cittadina, luogo di villeggiatura rinomato per le spiagge, caratterizzate da ampi arenili sabbiosi e da suggestive insenature ricche di scogli, per il suo mare limpido e per il pittoresco centro storico. Le origini di Pizzo risalgono ai tempi dell’antica Grecia. Si pensa sia stato fondato da Napeto che dona infatti il nome ai suoi abitanti: i napetini (o pizzitani). Divenne uno tra i luoghi di soggiorno di Cicerone, meta di riposo di S. Pietro in viaggio per Roma nonché posto di rifornimento per Ulisse, come riporta Plinio. Pizzo, come il resto della costa tirrenica della Calabria, subì incessanti attacchi provenienti dai saraceni che la costrinsero all’abbandono da parte dei suoi abitanti.

Cosa visitare?

Castello Murat: conserva ancora il suo aspetto originario. Il portone d’ingresso del castello è fornito di ponte levatoio e sul portale c’è una lapide a memoria di Gioacchino Murat, che qui venne fucilato nel 1815. Al suo interno è possibile visitare le varie stanze e le carceri cinquecentesche;

Centro storico: costituito da numerosi vicoletti da percorrere a piedi. Durante il cammino si osservano numerosi palazzi e monumenti in stile prevalentemente barocco. A rendere suggestivo il tutto sono i numerosi scorci sul mare azzurro.

La città di Pizzo calabro vanta anche una grande tradizione gastronomica. Tra i piatti più pregiati e ricercati vi è il tartufo di Pizzo. Il tartufo di Pizzo è un prodotto tipico della pasticceria calabrese; si tratta di un gelato alla nocciola che viene modellato, rigorosamente nel palmo della mano, a forma di semisfera con un cuore di cioccolato fondente fuso e ricoperto da un spolverata di cacao amaro in polvere e zucchero.

Di antica tradizione è la pesca del tonno che risale all’epoca romana e araba. Le tonnare iniziano a lavorare nel mese di maggio pescando il cosiddetto “tonno di corsa” cioè il pesce prima della riproduzione. Dopo il fermo dell’attività di un mese si riprende a pescare nei mesi di luglio e agosto con la pesca del “tonno di ritorno”, cioè dopo la riproduzione. Le tonnare lavorano tra i 500 e i 1000 metri dalla costa. Oggi la pesca al tonno si pratica perlopiù con strumenti sofisticati e imbarcazioni computerizzate. L’abbondanza dei tonni in questo tratto di mare e la vecchia tradizione della conservazione hanno portato alla nascita di un’industria specializzata nell’inscatolamento e nella vendita su larga scala del tonno.

Info: www.comune.pizzo.vv.it

Pizzo

Tropea

Tropea, conosciuta come la Perla del Tirreno, sorge su un terrazzo a circa 70 metri sul livello del mare ed è la località turistica calabrese più nota, con le sue mura, le sue torri, le sue porte, la sua spiaggia sabbiosa e uno stupendo centro storico d’impianto medievale.
La leggenda narra che Ercole, di ritorno dalla Spagna, si fermò sulla Costa degli Dei per fondare Tropea, che divenne uno dei Porti di Ercole. In realtà la storia di Tropea inizia in epoca romana quando, lungo la costa, si insediarono i primi villaggi.

Scoperta da illustri viaggiatori nei secoli scorsi, ha conosciuto una rilevante notorietà in tutto il mondo per le sue straordinarie bellezze naturali e architettoniche. Infatti, a Tropea si può unire la bellezza del mare con un itinerario culturale, artistico e paesaggistico, di grande interesse.
La parte antica della città è posta su un terrazzo a picco sul mare, dove di fronte sorge lo spettacolare isolotto che ospita la Chiesa di S.Maria dell’Isola, che rappresenta il simbolo della città ed è anche uno dei luoghi più fotografati dell’intera Calabria.

Le spiagge sottostanti la rupe sono bianchissime e contrastano in modo magico con un mare limpido e cristallino, con colori che vanno dal turchese all’azzurro intenso.

Dal porto si possono raggiungere Capo Vaticano, Parghelia, Ricadi, Briatico e Zambrone, tappe obbligate per un itinerario dove protagonista è il mare trasparente, incorniciato da bianchi arenili da cui si godono panorami stupendi.

Cosa visitare?

Santuario di Santa Maria dell’Isola: sorge su un bellissimo isolotto che è riconosciuto come simbolo di Tropea. Immersa nella tipica vegetazione mediterranea, accompagnata da aiuole e panchine dove ristorarsi e godere di una vista spettacolare, si erge maestosa questa basilica voluta dai Benedettini. Sullo sfondo si intravedono le Isole Eolie con Stromboli e Vulcano, e la Sicilia con l’Etna e la distesa del mare Tirreno di fronte.

Centro storico: è a picco sul mare e vi si accede mediante una famosa scalinata. Qui oltre a godersi il panorama dalla famosa balconata-terrazzo, il largo Migliarese, si possono ammirare, passeggiando tra i vicoli, monumenti, negozietti d’artigianato e souvenir, ottimi punti di ristorazione e molto altro.

•  La cattedrale, fondata in epoca normanna e più volte rimaneggiata per rimediare ai danni sismici, presenta due portali gotici di grande fascino e alcune interessanti opere custodite al suo interno. Diverse le leggende in Calabria che ruotano attorno all’edificio, come quella relativa a due bombe inesplose presenti all’ingresso e che testimonierebbero la protezione concessa dalla Vergine a Tropea.

La città di Tropea è famosa in tutta Italia per la mitica “cipolla di Tropea”. Nel centro storico è possibile degustare e acquistare questo prodotto che da anni viene proposto in molteplici varianti. Già nota al tempo di Plinio il Vecchio,  ha costruito la sua reputazione in giro per l’Italia e il mondo grazie al suo gusto dolce, caratteristica tra le circa 50 specie esistenti di cipolla. Questa caratteristica è favorita dal microclima della zona, mite e senza sbalzi di temperatura d’inverno, grazie alla vicinanza del mare, e dalla particolare fertilità dei terreni. Oltre al suo gusto dolce è anche facilmente digeribile. Un’altra caratteristica della cipolla è il suo colore rosso intenso.
In Luglio a Tropea si svolge la Sagra del pesce azzurro e della cipolla rossa di Tropea, che rende omaggio alla cucina tradizionale del luogo e ai suoi prodotti principali e richiama un grandissimo numero di visitatori. Nel corso della manifestazione è possibile degustare numerose pietanze a base di cipolla rossa e di pesce azzurro. La sagra prevede anche l’allestimento di stand nei quali le aziende locali espongono le loro specialità, ottenute con metodi artigianali e rifacendosi alle antiche ricette della tradizione contadina.

Tropea

Le spiagge di Tropea

Il mare a Tropea è unanimemente considerato tra i più belli d’Italia. Il merito è della sabbia candida e spessa, responsabile di acque limpide e dai colori intensi.
Le spiagge di Tropea si raggiungono attraverso tre strade e quattro scalinate che partono dal Duomo di Tropea, da Largo Galluppi, da Rione Borgo e dal Convento. La spiaggia del Cannone è la spiaggia meno frequentata della zona, una piccola oasi nascosta tra il porto turistico e lo scoglio di San Leonardo sconosciuta al grande pubblico e ideale per le giornate di mare in completo relax.

La spiaggia della Rotonda è considerata la spiaggia più bella di Tropea, pertanto risulta essere una delle più affollate. La zona vicino agli scogli, dotata di fondali più profondi, è un vero paradiso per gli amanti dello snorkeling. La spiaggia ‘A Linguata, come suggerisce la parola, è una lunga striscia di sabbia bianca che offre stabilimenti balneari e spiagge libere, particolarmente adatta a chi va al mare con i bambini.

La grotta del Palombaro si raggiunge solo via mare e la sua spiaggetta è piccola e intima, al riparo di un’ampia grotta. Spiaggia Passo Cavalieri è quella dalle caratteristiche più selvagge, essendo posizionata al riparo della rupe tufacea da cui si affacciano alberi e vegetazione mediterranea.
Due rientranze circolari nella roccia che ricordano la forma di un occhiale danno il nome alla zona delle grotte di Tropea, popolata da piccole baie e calette che rompono la monotonia della scogliera. La Grotta Azzurra è così chiamata perché i raggi di luce che entrano all’interno creano spettacolari giochi di luce e colorano l’acqua di un intenso azzurro.

Tropea