Cosa fare in zona

Santa Caterina dello Ionio, il comune dove si trova la struttura Torre Sant’Antonio, offre alcune attività autentiche.

L’Avamposto Agricolo Autonomo è una realtà agricola e sociale, impegnata sul territorio, nata grazie alla scelta di una giovane coppia e che organizza eventi per grandi e piccini.
Nel paese si trova anche lo studio del maestro Antonio Tropiano, scultore che trasforma il legno in arte e ha realizzato numerose mostre in tutta Italia, nonché alla stessa Torre S. Antonio di S. Caterina dello Ionio.

Santa Caterina dello Ionio è un paese ricco di storia: da visitare le chiese che raccontano le epoche e le tradizioni. Numerosi gli eventi che si susseguono durante tutto l’anno; il paese vive un momento di forte coinvolgimento durante la Pasqua. Molto attesa è la “cunfrunta“, la processione che culmina con l’incontro tra la Madonna con il Cristo risorto, accompagnata da numerose confraternite storiche.

Suggestivi borghi storici nei dintorni

A soli 4 km da Torre Sant’Antonio si trova uno tra i borghi tra i più belli d’Italia: Badolato. Il suggestivo borgo si affaccia sul mare, circondato dalla natura tra mare, collina, montagna e lago. Il lungomare si estende per tutta la lunghezza della costa ed è molto curato con oleandri che conferiscono alla marina un aspetto ancora più caratteristico.

A poca distanza in auto troviamo molti altri borghi storici come Stilo (20km), baluardo della Calabria bizantina e che custodisce il piccolo gioiello della Cattolica; Bivongi (24m) un pittoresco dedalo di stradine tra una miriade di scale e scalette, in un coacervo di muri e di archi; Squillace (38km) tra i 46 comuni italiani a vantare il marchio doc della ceramica, con la tecnica del graffito e il borgo di Gerace (58km) con la spettacolare “passeggiata delle Bombarde” e le sue piazze che si aprono irregolari, gli archi barocchi, i nobili palazzi con i loro portali e le decorazioni fastose.

Musei nella zona

I musei in Calabria hanno sempre una parte all’aperto dedicata alle esperienze e al contatto con la natura. Sono prevalentemente Parchi-musei: ve ne consigliamo cinque da non perdere.

Museo e Parco archeologico dell’Antica Kaulon (12 km)
Il Parco archeologico di Monasterace Marina, presso il promontorio di Punta Stilo, insiste sul sito del centro coloniale di Kaulon, fondato dagli achei crotoniati. Tra le antiche abitazioni è curiosa la “Casa del Drago” dall’immagine raffigurata sul mosaico pavimentale, oggi esposto nel museo.

Parco Museo MU.SA.BA (54 km)
L’ex monastero di Santa Barbara ospita il parco-museo di arte contemporanea Musaba realizzato dagli artisti Nik Spatari e Hiske Maas. La visita, immersi tra i colori, è una vera gioia per gli occhi e per il cuore.

Museo antiche ferriere borboniche (56 km)
Si tratta di un percorso informativo che conduce il il visitatore nell’area delle Reali Ferriere Borboniche di Mongiana.
Le applicazioni riguardanti i due percorsi informativi e le rispettive attrezzature sono dislocate all’interno dei locali della Fabbrica d’Armi e lungo il percorso che si snoda dalla stessa Fabbrica d’Armi e arriva alla Fonderia vera e propria, per proseguire poi fino agli Altiforni e ai resti della ferriera Robinson. Un piccolo museo da vivere come un tuffo nel passato.

Parco museo della seta a San Floro (58 km)
Unico nel suo genere, è ambientato nella bellissima cornice di Castello Caracciolo. Conserva costumi d’epoca, damaschi catanzaresi, paramenti sacri damascati e l’archeologia industriale tessile. Un’altra sezione del museo conserva manufatti in seta greggia contemporanei, distinti per lavorazione all’uncinetto e tessuti al telaio antico a 4 licci. Una terza sezione è dedicata al gelso, al baco da seta e alle fibre naturali. Un’area è poi riservata alle tinture naturali, con un ricco assortimento di campioni di seta colorati con papavero, cipolla di Tropea, radice di robbia, margherita di campo, iperico, mallo di noce ecc.
Di recente allestimento è la sezione relativa alla seta nel mondo con l’esposizione di tessuti e costumi tradizionali di Paesi che hanno uno stretto legame con la cultura serica, come Francia, Thailandia, India. Nell’ultima sezione è possibile vedere da vicino i telai, antichi e non, su cui tuttora i ragazzi della Cooperativa Nido di Seta tessono i preziosi manufatti. Un meraviglioso intreccio tra passato, presente e futuro.
Nel parco, con il gelseto, durante il dipanamento dei bozzoli, un magico momento: si può ammirare come più fili di seta unendosi tra loro, formano un unico filo lungo oltre 2 km.
Presente anche un ottimo servizio di ristorazione.

Villa romana di Casignana (77 km)
Nella Contrada Palazzi di Casignana si trova una delle più significative ville romane della Calabria e del meridione. Il complesso termale rispecchia la classica architettura romana. Di grande effetto sono i mosaici della “sala ottagonale” con motivi geometrici e pregiati marmi di rivestimento. Nella parte est delle terme si trova il mosaico con thiasos marino con le quattro Nereidi in groppa a un leocampo, un tigricampo, un bovecampo e un ippocampo, personificazioni dei mari conosciuti: il Mare Africum, il Mare Indicum, il Mar Nero. Un gioiello insolito, inaspettato e sorprendente, di grande bellezza.

Redazionale sponsorizzato