Oltre a salvare le due femmine, questa operazione ha consentito di ricostituire un gruppo sociale all´interno della Casa delle Giraffe del Bioparco, abitata da Rocco, un maschio alto cinque metri con una triste storia di maltrattamento alle spalle, rimasto di recente unico inquilino.

È importante sottolineare che la giraffa è una specie altamente sociale ed è fondamentale per il suo benessere vivere a contatto con altri individui, anche se al Bioparco non sono previste riproduzioni. Dopo due mesi dal suo arrivo al Bioparco, la giraffa madre ha manifestato i sintomi di un parto imminente, che è avvenuto lo scorso 13 agosto alle ore 17. 05, in meno di un´ora. Il peso alla nascita della giraffina (femmina) era di 70 kg e l´altezza di m 1. 70. Questo è successo perché nella giraffa il periodo di gestazione è di 15 mesi e fino agli ultimissimi giorni precedenti il parto non è possibile constatare con certezza la gravidanza infatti, grazie ad un sistema anti-predatorio tipico di tutti gli animali che popolano la Savana, l´addome della futura madre non presenta il classico rigonfiamento.

Un altro fattore che non ha permesso di diagnosticare la gravidanza è l´alto rischio che si corre sottoponendo questo tipo di animali ad analisi come l´ecografia, che si effettuano sotto anestesia generale, con un´altissima percentuale di mortalità. “Adesso abbiamo il dovere di dare il futuro migliore alla neonata –sottolinea il Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Giovanni Arnone– dunque abbiamo deciso che, appena possibile, la cucciola sarà trasferita in una riserva africana. Nel frattempo inviteremo tutte le scuole romane a partecipare a un concorso letterario avente per oggetto lo svolgimento di un tema dal titolo (in sintesi): ´Quali sono i modi migliori per amare e rispettare la Natura?´. Verrà inoltre richiesto ai ragazzi di indicarci i nomi delle tre giraffe femmine, che ancora non ce l´hanno. I temi saranno valutati da una giuria e gli autori dei sei lavori migliori (3 bambine e 3 bambini) accompagneranno la cucciola nel suo viaggio in Africa”. La Consigliera delegata del Comune di Roma per i Diritti degli Animali, Monica Cirinnà, precisa che “per ogni specie ospite del Bioparco il Comitato scientifico da me presieduto ha dato chiare indicazioni sulla prevenzione delle riproduzioni, perché non è eticamente e moralmente sostenibile far nascere animali in cattività quando per i nuovi nati non vi è alcuna possibilità di reinserimento in natura. Meglio, comunque, che la giovane giraffa sia nata da noi tra cure e attenzioni, piuttosto che nello zoo dov´era reclusa sua madre, ma la considero un´ospite temporanea –conclude Cirinnà– visti gli spazi troppi esigui del nostro recinto che già ospita tre esemplari adulti, e visto l´impegno della Fondazione Bioparco a trasferirla in un parco del continente africano”.