Non si sà se Ötzi, la famosa mummia dell’Uomo venuto dal ghiaccio, era un pastore ed aveva delle pecore che si muovevano tra la Val Senales e la Ötztal in Austria. Sicuramente 5300 anni fa non esistevano i confini come li conosciamo oggi, ma solo passaggi tra una vallata e l’altra. Da secoli in Val Senales si ripete la tradizionale transumanza delle pecore. A settembre il grande rientro dopo tre mesi passati sui pascoli di oltre confine. Ed é come un tuffo nel passato, in un mondo fatto di riti e tradizioni, di antichi sapori e consuetudini che qui sono ancora vive.

Momenti intensi, quando da lontano si sente il tintinnìo delle campanelle, il belare sempre più forte delle pecore e poi dalla montagna si vede scendere in fila indiana lungo i sentieri stretti una interminabile colonna di pecore, accompagnate dai pastori e dai loro aiutanti. Alla fine del “corteo” di pecore arrivano sempre le mamme-pecore con i loro agnellini, alcuni appena nati che vengono portati dai pastori…
Il 12 settembre quasi 2000 pecore arrivano a Masocorto passando per il Giogo Alto vicino al Rifugio Bella Vista. Un momento di grande festa per le pecore e per i pastori.
Il 18 settembre é la volta della transumanza a Vernago attraverso il Giogo Basso, accanto al Rifugio Siminlaun, poco lontano dal luogo del ritrovamento di Ötzi.
In Val Senales sta partendo anche un progetto di recupero della lana delle pecore locali. Da analisi fatte sulle fibre della lana risulta che queste abbiano delle proprietà speciali, proprio in virtù del periodo di permanenza ad alta quota.
Per informazioni più dettagliate sul programma e sulle offerte speciali per assistere da vicino alla transumanza e per gustare le specialità tipiche: www.valsenales.com

Pecore in primo piano e protagoniste anche a Trafoi con il rientro dall’Alpe di Tarces il 12 settembre e il 18 settembre a Stelvio. Qui avviene anche la tradizionale tosatura delle pecore. (www.ortlergebiet.it)

Dal 18 settembre al 3 ottobre la Val d’Ultimo nel comprensorio di Merano e dintorni dedica una vera e proprio kermesse alla pecora con le “Settimane dell’agnello”. Durante le settimane si possono seguire delle visite per capire l’importanza della pecora per l’economia locale, l’utilità di questo animale, il lavoro e le mansioni dei pecorai e dei pastori, la lavorazione della lana, ma anche gustare la prelibatezza della carne. Molto importante é il mercato di Pracupola, dove trovare tutto quello che la pecora offre: lana, feltro, lana cotta, sapone ecc.
Il programma dettagliato con indicazione dei ristoranti e delle offerte alberghiere su: www.ultental-deutschnonsberg.info

La lana delle pecore della Val d’Ultimo arriva nel centro benessere delle Terme di Merano, dove si possono fare i “bagni di lana”. In pratica il trattamento consiste nell’essere avvolti da un vello di lana (lavata solo una volta). Il calore del corpo fa sì che la lanolina contenuta nella lana possa agire attraverso i pori della cute con un effetto tranquillizzante, lenitivo e termoregolatore. Un bagno nella lana di pecora della val d’Ultimo stimola la microcircolazione, rafforza il sistema immunitario, agisce contro disturbi reumatici, infiammazioni articolari, artrosi armonizzando le funzioni corporali. (www.termemerano.it)
Bagni con lana della Val Sarentino e bagni con latte di pecora direttamente dal maso vengono proposti a Collalbo al Renon al Maso Weidacherhof (www.weidacherhof.com)

Come parlare di pecore senza pensare al Loden. Il Museo del Loden a Vandoies compie 10 anni. Un’occasione in più per scoprire tutto sulla storia del loden, su come si produce il loden e come si lavora, praticamente dalla pecora al capotto! (www.oberrauch-zitt.com)