Come forse saprete il Bitto è un formaggio che si produce solo in alpeggio. Quello storico viene prodotto nelle Valli del Bitto e in alcuni alpeggi delle limitrofe Val Brembana (Bergano) e Valvarrone (Lecco) utilizzando anche latte di capra Orobica di Valgerola (a rischio di estinzione).

Il Bitto Dop, per una discutibile decisione di 13 anni fa, si può produrre invece in tutta la provincia di Sondrio anche dove non vi era alcuna tradizione e senza una goccia di latte di capra (come era prassi consolidata). Negli ultimi anni il Bitto sta subendo per di più discutibili operazioni di “modernizzazione”. Il Consorzio di “tutela” (tutela di cosa?) ha legittimato l’uso dei mangimi e dei fermenti selezionati nel latte. Contro tutto ciò si è sviluppata la “resistenza umana e casearia” di un gruppo di casari delle Valli del Bitto riuniti nella Associazione Produttori Valli del Bitto sostenuta da Slow Food (Il Bitto “Valli del Bitto è un Presidio).

Siamo però arrivati ora ad una situazione paradossale per la quale chi produce Bitto nel modo tradizionale e nell’area di produzione originale non può – per la legge sulle denominazioni di origine (DOP) – chiamarlo più “Bitto”. Questo danneggia notevolmente i produttori che vogliono continuare a produrre in modo “costante nel tempo” e che sono dovuti uscire da un Consorzio all’interno del quale il loro prodotto era confuso con qualcosa che è diventato sempre più diverso dal prodotto che si è conquistato nei secoli una grande rinomanza. Per chiedere alla Regione Lombardia di trovare una soluzione è stata lanciata il 3 novembre una petizione popolare on line “pro Bitto storico” ripresa sul sito Slow Food valli orobiche e da numerosi siti e blog) è arrivata a 560 firme ma ci dovete dare una mano ad aumentare le adesioni al fine di esercitare una pressione efficace sulla Regione. La petizione stata promossa da un sito indipendente ( www.ruralpini.it = rete ruralpina alla quale aderisce anche l’Associazione Produttori Valli del Bitto www.formaggiobitto.com ). La petizione si trova a: www.firmiamo.it/probittostorico

Autore della petizione e del messaggio: Prof. Michele Corti – Università di Milano – vice-presidente Associazione amici degli alpeggi e della montagna – www.ruralpini.it