La comunicazione nel settore enogastronomico e l’importanza economica del paesaggio vitivinicolo saranno i due temi chiave della Settimana Enologica di Montefalco che da numerosi anni rappresenta un osservatorio privilegiato delle maggiori tematiche che interessano il mondo del vino e dintorni Dal 20 al 23 settembre Montefalco, la patria del Sagrantino, uno dei territori vitivinicoli italiani di maggior prestigio, diventa, nell’ambito della Settimana Enologica, un vero e proprio osservatorio sui principali temi del settore enogastronomico e, più in generale, dell’economia dell’agroalimentare. Oltre alle tradizionali degustazioni del Sagrantino di Montefalco docg, da alcuni anni entrato a tutti gli effetti nell’olimpo dei grandi rossi d’Italia, vi saranno numerosi appuntamenti.

Quest’anno, in particolare, saranno i temi della comunicazione dell’enogastronomia e del paesaggio vitivinicolo a rappresentare le tematiche cardine della manifestazione. Si tratta di due temi strategici per il successo delle produzioni tipiche di qualità e dei territori del tipico italiani. Senza una comunicazione adeguata, infatti, capace di coinvolgere adeguatamente un pubblico sempre più vasto risulta difficile poter dare ulteriore slancio alle nostre aziende vitivinicole e, più in generale, all’enogastronomia del nostro Paese. Ma è altrettanto fondamentale la tutela e la salvaguardia dei paesaggi vitivinicoli, rurali, se si vuole finalmente sfruttare al meglio le reali potenzialità del turismo enogastronomico. Su questi due temi verranno organizzate due tavole rotonde durante le quali saranno presenti i maggiori esperti di comunicazione e marketing dell’agroalimentare e del paesaggio rurale.

Per la comunicazione del vino è tempo di rivoluzione Centinaia di testate sono nate in quest’ultimo decennio dedicate all’enogastronomia, ai territori del vino, alle regioni del gusto. Oggi siamo in una fase di transizione, sono in calo le vendite delle testate di settore, le guide enogastronomiche vedono diminuire di anno in anno la propria diffusione, lo stesso mezzo televisivo non sempre sembra in grado di dare la giusta valorizzazione alla qualità dell’agroalimentare italiano. E’ probabilmente arrivato il momento di rivedere i modelli di comunicazione proposti sia dalle istituzioni pubbliche che da quelle private, è altresì necessaria una sorta di “rivoluzione” anche nel linguaggio dell’enogastronomia al fine di aumentare la cultura attraverso una divulgazione più semplice, più diretta e declinata in relazione ai diversi target che si vogliono intercettare. Ma per arrivare a tutto ciò è fondamentale un’analisi approfondita dello scenario di comunicazione e informazione dell’enogastronomia italiana.

E a questo proposito, nell’ambito della Settimana Enologica di Montefalco, la nota cittadina umbra, una delle capitali italiane del vino di qualità, si propone come Osservatorio permanente della comunicazione e informazione dell’enogastronomia italiana. Attraverso la Master Class istituita nell’ambito dell’attività del Censis Servizi, la società che in collaborazione con l’Associazione Città del Vino realizza da cinque anni il Rapporto sul turismo del vino, verranno quest’anno prese in esame ed analizzate le seguenti tematiche: – la comunicazione dell’azienda vitivinicola; – la comunicazione dei territori del gusto; – il linguaggio del vino; – nuovi modelli di comunicazione dell’enogastronomia: il fenomeno dell’informazione online e i blog. Le prime analisi sui principali mezzi di comunicazione, sulle aziende leader nazionali nel settore enologico, verranno presentati venerdì 21 settembre nell’ambito di una tavola rotonda sul tema:”La comunicazione del vino e dei suoi territori: è tempo di rivoluzione”. Investire sul paesaggio viticolo conviene Il paesaggio rurale è uno degli elementi fondamentali per il successo di un territorio del tipico, sia per quanto riguarda la competitività delle imprese agricole ed agroalimentari, sia per quanto concerne il turismo. Allo stato attuale, però, risultano fondamentali analisi economiche approfondite sul valore della risorsa “paesaggio” al fine di aiutare anche le amministrazione pubbliche a pianificare politiche di sviluppo del territorio in sintonia con le opportunità attuali della “nuova agricoltura” e del comparto turistico in tutte le sue diverse tipologie.

A quest’ultimo riguardo è sempre più evidente che il successo del cosiddetto turismo enogastronomico passa, inevitabilmente, attraverso la tutela e la salvaguardia del paesaggio rurale. Impossibile poter ipotizzare fenomeni di turismo vincente in assenza di un paesaggio salvaguardato in tutte le sue peculiarità. Investire oggi nel paesaggio rurale è una scelta che consente, quindi, di poter esaltare tutte le potenzialità dei territori sui versanti delle produzioni tipiche di qualità e del turismo. E’ sempre più chiaro, pertanto, che investire nella tutela e salvaguardia del paesaggio consente di realizzare un vantaggioso indotto all’interno di un territorio nel suo complesso. La tutela del paesaggio, inoltre, è direttamente correlata anche alla qualità della vita. La sua tutela, quindi, consente una positiva ricaduta sul valore immobiliare e fondiario dei territori che hanno investito su di esso. Su questo tema di estrema importanza, sabato 22 settembre a Montefalco, presso, si svolgerà una tavola rotonda sul tema: “Investire nel paesaggio viticolo conviene”.