Il Sudafrica, al centro dell’attenzione mondiale per i mondiali FIFA 2010 è uno dei paesi emergenti per la produzione vinicola di qualità.

Tutta l’attenzione mondiale in questi giorni è rivolta ai Campionati mondiali di calcio FIFA 2010 del Sudafrica. Miliardi di persone seguono le partite in tutto il mondo tifando per la propria squadra del cuore.

Questo è proprio un buon momento per parlare di come il vino sudafricano stia acquistando importanza a livello mondiale. Il Sudafrica, infatti, è la regione vinicola più produttiva dell’intero continente africano, sia dal punto di vista della produzione stessa sia per la qualità. Prima del 1990, a causa dell’apartheid, si sapeva pochissimo di questa fiorente industria vinicola. I vincoli imposti dal governo impedivano a questa fiorente attività produttiva di uscire dai propri confini territoriali.

Con la liberazione di Nelson Mandela e la sua successiva elezione nel 1994 venne segnata la fine dell’aparthied, permettendo alla comunità mondiale di conoscere i prodotti del Sudafrica. Grazie a ciò, uno dei primi sviluppi fu un netto aumento dell’esportazione di vino. Di conseguenza i principali produttori di vino sudafricano, per competere a livello mondiale, iniziarono a lavorare per migliorare la qualità dei loro vini.

Per fare ciò, decisero di muoversi in controtendenza con quello che era il metodo tradizionale di coltivazione. Mentre nel Sudafrica si produceva attraverso grandi coltivazioni intensive, nacque un movimento che si concentrò sulla riduzione della produttività e quindi sui vini di qualità superiore. Le tre principali zone produttrici di vino si trovano nei pressi di Capetown e sono conosciute come Northen Cape, Eastern Cape e Western Cape. Tra queste, il Western Cape ospita le due aree vinicole più importanti, Paarl e Stellenbosch.

Inizialmente il Sudafrica era famoso per i vini Porto e per lo Sherry. Gli intenditori di vino, da tempo, considerano lo Sherry sudafricano al pari dei migliori Sherry spagnoli. Sono tenunti in grande considerazione anche il Tawny e il Ruby (porto di produzione sudafricana). Pur godendo di una grande popolarità, lo sherry e il porto rappresentano solo un piccolo segmento della produzione vinicola mondiale. La maggior parte delle vendite sono ad appannaggio del vino bianco e rosso.

Storicamente, in Sudafrica, hanno dominato i vini bianchi da tavola. La loro caratteristica data dalla spiccata acidità e dall’intenso sapore di frutta tropicale (dovuto al clima caldo umido della regione) spesso li rende molto versatili e utili alla miscelazione con altri bianchi.

Per quanto riguarda i rossi si producono varietà senza eguali in tutto il mondo. Anche se non pienamente apprezzati dal vasto pubblico di amanti del vino, il rosso, in sud africa, è molto apprezzato per i barbecue.