Fa piacere che in tempi in cui la globalizzazione e l’omologazione non risparmiano nemmeno il vino, nel più importante concorso internazionale, l’International Wine Challenge di Londra, un rosso elegante, assolutamente non esplosivo ma di grande personalità come il marchigiano Lacrima di Morro d’Alba Doc, si faccia notare per ben due volte, in mezzo ad altri 9000 vini.

È l’Orgiolo 2003 a conquistare l’oro e come a ribadire la non casualità del successo, il più giovane Rubico 2004 sale sul podio con l’argento. “È un grande risultato per il territorio – spiega Lorenzo Marotti Campi, che conduce l’azienda di famiglia – e conforta i produttori che hanno scelto la strada della valorizzazione delle tipicità di cui siamo ricchi, piuttosto che inseguire i mutevoli trend del mercato”.

Il Lacrima è infatti un vino di territorio, vero autoctono, molto antico, che ha corso il rischio di estinguersi e che tuttora non raggiunge i 200 ettari complessivi di superficie vitata nell’area di Morro d’Alba, piccolo borgo medievale tra Jesi e Senigallia, non lontano da Ancona. Dalla sua vinificazione in purezza di ottiene un vino delicato ed elegante, di un rosso rubino intenso e con un caratteristico profumo di viole, rose e sottobosco che lo rende unico e ben distinguibile nel panorama dei rossi.

Vino di nicchia, ha saputo conquistarsi un mercato sempre crescente di persone appassionate di cose rare e particolari, si sposa perfettamente con la cucina tradizionale marchigiana amplificando gli aromi dei piatti a base di carni arrosto ed anche di pesce. A Morro d’Alba, da oltre un secolo, la famiglia Marotti Campi conduce un’azienda di 120 ettari, di cui 54 vitati a Lacrima e Verdicchio. Si vinificano esclusivamente le uve di propria produzione, in una moderna cantina nata nel 1999. Nonostante la giovane storia nel mondo del vino, (prima del ’99 si vendevano le uve), l’azienda ha cercato di sperimentare nuovi modi di produrre ed interpretare il vitigno Lacrima.

Accanto al “Rubico”, vinificato solo in acciaio, fresco e delicato, con il tipico profumo di violette e rose, ha prodotto l’ “Orgiolo”, un Lacrima di maggiore concentrazione, che effettua un brevissimo affinamento in piccole botti di rovere e viene messo in commercio 18 mesi dopo rispetto alla versione più giovane. Ne risulta un vino più complesso con un intenso profumo di rosa e di spezie che sicuramente ha colpito i giudici del Wine Challenge, selezionati tra massimi esperti al mondo, una bella risposta a quei rossi tutti molto buoni ma anche molto uguali.

E per chi proprio non resiste alla tentazione di farsi commuovere dallo stupendo paesaggio naturale e dalle meraviglie che solo le Marche sono in grado di regalare, c’è un’ultima sorpresa. Immersa nel verde e nella quiete dei vigneti, non lontano dall’azienda vitivinicola Marotti Campi -una residenza dell’ottocento aperta al pubblico per visite e degustazioni- sorge la Country House “Vigna Sant’amico” con i suoi 10 confortevoli appartamenti. Un luogo ideale per abbandonarsi al relax, ma anche un’ottima base per partire alla scoperta dei fantastici vini e delle numerose amenità che la natura generosa ha destinato a questo angolo di paradiso.