Con una media di due partite al giorno da seguire davanti alla televisione per un totale di 5760 minuti di trasmissione, ai quali si aggiungono probabili supplementari e sicuri lunghi dibattiti, gli italiani rischiano un aumento di peso fino a tre chili dovuti alla sedentarietà e al maggior consumo di bevande e “schifezze snack” provocato dalla tensione con cui si seguono le sfide.

E’ quanto stima la Coldiretti sulla base di una analisi del proprio ufficio qualità e sicurezza alimentare che ha evidenziato il rischio per gli appassionati di calcio di accumulare fino a circa 600 chilocalorie al giorno durante il periodo dei mondiali. Una situazione che – sottolinea la Coldiretti – rischia di far aumentare ulteriormente il numero di cittadini “impreparati” alla prova costume dell’estate considerato che ben quattro italiani su dieci (43 per cento) risultano sovrappeso o addirittura obesi (11 per cento), con una netta prevalenza degli uomini rispetto alle donne. L’inizio del campionato mondiale frena infatti i buoni propositi di quanti con l’arrivo della bella stagione normalmente si impegnano – continua la Coldiretti – con un aumento dell’esercizio fisico e con la dieta, per prepararsi alle vacanze in spiaggia. Secondo una recente indagine Coldiretti/Censis quasi 4 italiani su 10 (37 per cento) vorrebbero mangiare più sano ma non ci riescono con la quota che sale al 40,5% tra i 30-44enni.

E allora la Coldiretti , per aiutare le buone intenzioni, ha stilato un vademecum di consigli per seguire davanti allo schermo, con una dieta equilibrata che riduce le ansie e non fa ingrassare, l’imperdibile campionato del mondo in Sudafrica Contro la sedentarietà che fa calare il lavoro muscolare occorre – suggerisce la Coldiretti – cercare di evitare cibi eccessivamente calorici e preferire alimenti in grado di assicurare senso di sazietà e garantire un adeguato apporto idrico come la frutta e la verdura di stagione di cui sono state provate scientificamente anche le proprietà tranquillizzanti. Se il cocomero è il frutto più dissetante con il 95 per cento di acqua che svolge una buona azione diuretica, il melone è ricco di vitamine (A e C) e sali minerali (potassio, sodio, calcio e fosforo) e ha la proprietà di coadiuvare i processi digestivi con una limitata proprietà lassativa e un aroma che sembra avere effetti positivi sul sistema nervoso. Le pesche svolgono una funzione dissetante e non affaticano stomaco e fegato, le albicocche e le carote sono ricche di vitamina A, indispensabile per la salute degli occhi affaticati, in questo periodo, dallo sforzo televisivo. Le fragole oltre a essere note per le proprietà antiossidanti, sono ricche di vitamina C che aumentano le difese naturali dell’organismo contro le allergie e recenti studi attribuiscono a esse anche potere anticolesterolo.

L’insalata – continua la Coldiretti – conferisce volume e potere saziante con un apporto calorico estremamente limitato e assicura anche un certo contributo di vitamine, calcio, fosforo e potassio. Inoltre, è ricca di vitamina E che protegge il sangue e le altre sostanze del corpo dalle intossicazioni da smog ed è molto valida per i disturbi di cuore e della circolazione, mentre i pomodori oltre a essere gli ortaggi dietetici per eccellenza perché hanno solo 17 calorie per 100 grammi, regalano all’organismo un buon apporto di fibre, vitamine e sali minerali in particolare fosforo, calcio e magnesio. Infine, le ciliegie nutrono in modo ottimale durante l’estate perché contengono molti sali minerali come potassio, calcio e ferro e inoltre sono dietetiche perché forniscono un medio apporto di zuccheri e proteine e hanno solo 38 calorie per ogni 100 grammi di prodotto. E per acquisti consapevoli la Coldiretti consiglia di verificare l’origine in etichetta; di prediligere le varietà di stagione, in serra e in pieno campo, che sono quelle che presentano le migliori caratteristiche qualitative e il prezzo più conveniente; di preferire le produzioni e le varietà locali che, non essendo soggette a lunghi tempi di trasporto, garantiscono maggiore freschezza; di privilegiare gli acquisti diretti dagli agricoltori, nei mercati e nei punti vendita specializzati dove è più facile individuare l’origine e la genuinità dei prodotti; di scegliere i frutti con il giusto grado di maturazione e, infine, di optare per acquisti ridotti e ripetuti nel tempo a garanzia di un’elevata freschezza