“No” al gelato biotech. La Cia-Confederazione italiana agricoltori esprime la sua netta e ferma contrarietà ad un prodotto largamente diffuso, soprattutto tra i bambini, che venga confezionato con la proteina Ogm estratta dal merluzzo artico. Per questo motivo sollecita l’Autorità europea per la sicurezza alimentare di Parma ad intervenire prontamente contro l’iniziativa della multinazionale che oggi controlla più del 40 per cento del mercato dei gelati nel nostro Paese e che vuole introdurre un alimento con sostanza geneticamente modificata di cui non si conosce il rischio.

Non solo. La Cia chiede anche che su problemi del genere ci sia massima chiarezza e trasparenza, anche perché la multinazionale in questione può vendere il suo gelato biotech senza alcuna indicazione in etichetta. E ciò sarebbe molto grave. A farne le spese sarebbe l’ignaro consumatore che si troverebbe a comprare un prodotto senza conoscere i suoi contenuti e per di più con la sgradevole sorpresa di mangiare Ogm.

La Cia, davanti a questo ennesimo caso relativo ai prodotti geneticamente modificati, ribadisce che al problema degli Ogm vanno posti punti fermi e irrinunciabili: sicurezza alimentare e principio di precauzione; tutela dei consumatori e dei produttori agricoli; salvaguardia e valorizzazione dell’agricoltura italiana diversificata e saldamente legata alla storia, alla cultura, alle tradizioni delle nostre variegate realtà rurali; qualità e difesa delle nostre sementi e colture produttive; certezze per gli agricoltori.
Per la Cia, una cosa, comunque, è certa: al nostro mondo agricolo gli Ogm non servono.

Le ultime vicende -afferma la Cia- hanno rafforzato la nostra posizione e le nostre convinzioni rispetto al problema Ogm. Noi intendiamo puntare sempre più sulla qualità e la tipicità della nostra agricoltura, forte perché attinge la sua linfa vitale da un patrimonio di esperienze e di sapienze antiche che ha permesso ai prodotti delle nostre campagne di diventare simbolo del “made in Italy” a livello internazionale.
Quindi, la Cia è fermamente convinta che di fronte a situazioni del genere la presenza di un’’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare sarebbe stata determinante. Ecco, dunque, l’esigenza di una sua costituzione in tempi rapidi. Essa deve rappresentare un chiaro punto di riferimento per contrastare le emergenze e qualsiasi tipo di truffa e di sofisticazione a tavola, con il pieno rispetto della tracciabilità dei prodotti.

Fonte: www.cia.it