Il museo è stato creato nel 1998 da Vincenzo Mulè e propone la raccolta di attrezzi agro-pastorali assemblati concettualmente appartenenti alla famiglia Mulè (NTURRI di Caltabellotta): la stalla, la zappatura, l’aratura e la semina, la mietitura, l’aia e il raccolto, il grano, la farina e il pane, il focolare e la mensa, l’acqua, l’olio, il vino, il trasporto, la mungitura, il caseificio del pastore. È ospitato in una parte del complesso delle Grandi Grotte Sicane. All’inizio le grotte furono probabilmente la reggia di montagna del re-pastore Cocalo durante la transumanza stagionale del bestiame; in seguito sono stati usati dagli schiavi ribelli della II Guerra Servile e da comunità religiose in epoca cristiana. Negli ultimi tempi erano adibite a stalle per gli animali oltre che a nascondiglio per banditi e ricercati.