Inserito nella splendida cornice della Villa Comunale, con accesso dal settecentesco Teatrino, opera del siracusano Natale Bonaiuto (1792), il museo, dopo alterne vicende, fu aperto al pubblico il 18 Luglio 1965 e oggi, assieme a quello di Faenza, è il principale museo italiano dedicato alla ceramica. In quattro grandi sale sono esposti materiali ceramici di varie epoche, dall’età preistorica fino agli inizi del Novecento, che comprendono non soltanto produzioni delle officine caltagironesi, ma anche di altre località dell’isola. Nella sezione dedicata al Mondo Antico, sono raccolti manufatti prodotti nell’ambito delle culture preistoriche e protostoriche del territorio di Caltagirone e di altre località siciliane. Nella sezione medievale sono ben documentate le ceramiche di Siracusa, attribuibili al X-XI secolo rinvenute all’inizio del secolo nell’isola di Ortigia, nell’area del Tempio di Apollo. Le ceramiche di produzione palermitana, sono rappresentate nella maggior parte dei casi da brocche ed anfore. Nella sezione Postmedievale o Moderna sono esposte produzioni ceramiche risalenti al XVI secolo e provenienti da Caltagirone, recuperate nell’abitato o in scarichi di fornace trovati nella chiesa di S. Agata.