Il museo della Chiesa del Collegio di Santa Maria La Nuova (detta la Donna Nuova) è annesso ad una delle più antiche chiese della città di Castrogiovanni, oggi Enna. La costruzione del suo primo nucleo risale presumibilmente all’inizio del XII secolo su un sito di culto romano. Il luogo dove sorge l’attuale chiesa fu convertito in una “posta per cavalli” dai monaci dell’Ordine dei “Poveri Cavalieri del Tempio di Salomone”: i Templari. Nell’epoca in cui le strade della Terrasanta erano infestate da predoni,Ugo de Pyans, insieme al suo compagno d’armi Goffredo di Saint-Omer e ad altri cavalieri, fondarono nel 1119 un ordine miltare-religioso; con l’incarico di assicurare l’incolumità dei numerosi pellegrini che si recavano al Santo Sepolcro. Così descriveva i Templari un anonimo pellegrino che visitò Gerusalemme poco dopo il 1187: “I Templari sono soldati eccellenti,vestono bianche clamidi su cui spicca una croce rossa. Il loro primo attacco è il più terribile, sono i primi a lanciare la carica e gli ultimi a ritirarsi; quando si recano in battaglia avanzano in silenzio, tenendo alto dinanzi a loro uno stendardo di due colori detto “baussant”. I Templari vivono sottoposti a una stretta regola religiosa, obbedendo con umiltà, privi di proprietà personali, cibandosi frugalmente, vestendo senza alcuna ricercatezza e dimorando all’interno di tende.” L’ordine aveva possedimenti a Caltagirone, Gangi e Palermo; la città Erea costituiva il punto di riferimento lungo la strada. Quando i “sergenti fattori” dell’ordine monastico furono bruciati come eretici, il sito fu adibito ad altre funzioni. Divenne sede del Collegio, al quale appartenevano i cosiddetti “viddrani ricchi”, nel 1307. Alla vecchia Cappella si aggiunse la chiesa nuova, che fu ultimata nel 1660. Prima del 1500 vi era una chiesiola che godeva di un legato per messa quotidiana. Grazie a molte elargizioni si provvide all’allargamento della Vecchia Cappella, opera che continuò sino al 1660, data del definitivo assetto della Chiesa. Nel corso dei secoli, il sito si è arricchito di opere d’arte non tutte giunte sino ai nostri giorni. Vi hanno lavorato grandi artisti come Lo Zoppo di Gangi al secolo Giuseppe Salerno, Giovan Battista Li Volsi da Nicosia, Frà Umile da Petralia, Giuseppe Sberna e tanti altri. Nel 12 luglio 1943 la Chiesa fu colpita dai bombardamenti alleati che causarono il crollo del tetto e la perdita di molte opere d’arte. Nel 1952 è stata riaperta al culto dopo i restauri e costituisce la sede del venerabile e devoto Collegio di Santa Maria la Nuova. Il Collegio possedeva un’altra Chiesa, votata all’Immacolata Concezione detta l’ Immacolatella o la Chiesiola (demolita negli anni ’60). Inoltre amministrava la Compagnia dell’Immacolata Concezione poi divenuta autonoma.