Il Museo intende illustrare tutti gli aspetti riguardanti il trasferimento di grandi quantità di legname, fatto fluitare, prima liberamente e poi legato in zattere, dalle vallate della provincia di Belluno verso la pianura veneta e soprattutto verso Venezia, lungo quella che era allora la via maestra per il trasporto, il fiume Piave. Le vicende umane testimoniate riguardano un periodo che va dall’età romana all’avvento della società industriale, che ha spazzato via in poco tempo modi di vivere che erano durati per secoli senza sostanziali cambiamenti. Artefici di questo gigantesco trasferimento erano allora i cosiddetti “menadàs” e gli zattieri. Il museo è dislocato su tre piani: al piano seminterrato si possono visitare tre sale a tema sulla zattera nella preistoria, la zattera nella letteratura antica e la zattera nel medioevo; al pieno terra altre tre sale testimoniano la Coltivazione e taglio del bosco, i Sistemi di esbosco del legname e i sistemi di trasferimento al fiume (slitte, carri, risine, palorci, teleferiche); tra il piano terra e il primo piano si documenta la “Fluitazione” del legname e le opere utilizzate per controllarla fino alle grandi segherie (stue, cidoli, roste); infine al primo piano sono raccolte le testimonianze sui grandi impianti di segheria alla veneziana sul Piave, da Perarolo di Cadore a Longarone, e sul Cordevole e sulle zattere del Piave, sui materiali trasportati e loro provenienza, l’utilizzazione del legname e dei materiali trasportati con le zattere e infine sulla tradizione dello zatteraggio negli altri fiumi europei.