|
Giuseppe Ungaretti a fine agosto del 1916 consegna sul Carso, in zona di combattimento, al giovane tenente Ettore Serra quello che considera il suo “tascapane spirituale”, il quale contiene le poesie scritte nei mesi della guerra su foglietti, cartoline, margini di vecchi giornali, spazi vuoti di lettere ricevute. L’intento del fante poeta è di affidare al tenente, che ha conosciuto nella primavera del 1916 a Versa e con il quale ha subito stretto una profonda amicizia, le poesie scritte nei mesi precedenti al fronte sul San Michele e sul Carso di Sagrado o nelle pause di recupero nei paesi vicini di Versa e Mariano, affinché non vadano perdute nell’eventualità della sua morte. |