Nel cuore del Salento, nel territorio appartenente a comuni come Calimera, Carpignano Salentino, Martano, Martignano, Soleto… esiste un’oasi linguistica e culturale tra le più importanti e interessanti d’Italia: la Grecia salentina.

Magna Grecia, si sa, era come gli antichi chiamavano il Sud d’Italia, in quanto se non fisicamente, culturalmente sí rientrava nella sfera della civiltà ellenica. Tutti abbiamo nella mente le immagini dei templi di Paestum in Campania, la Valle dei Templi di Agrigento, sappiamo che città come Napoli, Siracusa, Taranto e moltissime altre furono fondate da coloni greci.
La cultura ellenica e la sua lingua però continuarono ad avere un ruolo molto importante anche nell’Alto Medioevo, quando si ebbe una seconda colonizzazione, questa volta bizantina (che si spartiva con i Longobardi il dominio dell’Italia Meridionale).

Questa predominanza soprattutto culturale fece sí che l’ellenismo e la ‘grecità’ diventassero l’elemento caratterizzante di alcune zone, tra cui – appunto – la Grecia salentina, un territorio che dal 1990 è riconosciuto anche dal punto di vista istituzionale dallo Stato italiano e dall’Unione Europea e che vede uniti in consorzio (il cuo scopo è difendere l’identità culturale della zona) nove comuni salentini.Una realtà culturale sull’orlo dell’estinzione nonostante tutti gli sforzi, dal momento che il griko (così si chiama la variante del greco salentino) lo parlano ormai solamente i membri più anziani della popolazione.

Ma questa non è la unica ragione per cui secondo noi è necessario visitare la Grecia salentina se decidiamo di passare le nostre vacanze in Puglia. Perché Grecia salentina non è solo lingua, ma anche musica, gastronomia ed artigianato.
Musica è sinonimo di La notte della Taranta: il principale evento musicale dell’estate nella Grecia salentina, che dal 7 al 21 di agosto porterà nelle piazze quasi cinquanta fra gruppi ed artisti singoli chiamati a dare vita alla rassegna che, anche quest’anno, ospita alcuni dei nomi più rappresentativi della scena della pizzica salentina e numerosi progetti speciali frutto delle collaborazioni sempre più frequenti tra artisti salentini dediti alla riproposta della tradizione e musicisti di altra estrazione geografica e culturale, come da sempre nello spirito del festival.
La gastronomia grika, invece, è sinonimo di mille e mille ricette a partire da un numero di ingredienti limitato: il cecamariti, la cialateddha, le orecchiette con le rape però con la variante della presenza delle alici, la mandorlata con grano e tarallucci glassati…